Data del decesso: 4 Giugno 1991
Luogo del decesso: Bergamo
Luogo di sepoltura:
Sac. CRAPELLI Giovanni, da Ponte di Legno (Brescia), morto a Bergamo nel 1991, a 81 anni di età, 56 di Professione e 51 di Sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", Maggio - Agosto 1991
Sac. Giovanni Crapelli
da Ponte di Legno (Brescia), passato al Signore nel Centro Don Orione di Redona (Bergamo), il 4 giugno 1991, a 80 anni di età, 57 di professione religiosa e 51 di sacerdozio. Riposa a Ponte di Legno (BS).
Aveva appena celebrato il suo 50° di sacerdote, goduto nella pace dello spirito, in effusioni di infinita gratitudine al Signore e alla amata Congregazione, nella quale era stato accolto a Tortona dal venerabile Don Sterpi il 20 ottobre 1931. Proveniva dal seminario di Brescia, vestendovi il sacro abito il 21 giugno 1927 e compiendovi regolarmente gli studi sino al liceo, che completò in Congregazione a San Bernardino.
Era nato il 28 novembre 1909 ed aveva già compiuto il servizio militare. A Villa Moffa fece il suo noviziato (1933-34) con i primi voti pronunciati nella festa dell'Assunta del 1934. Al suo tirocinio, quale assistente dei giovani nell'Istituto di Borgonovo Val Tidone (1934-36), fece seguito la teologia frequentata nel seminario di Tortona. Fu ordinato sacerdote il 2 giugno 1940 per il ministero di Mons. Melchiori, Vescovo di Tortona.
Venne impiegato dai superiori soprattutto nel campo giovanile, quale capo assistente nell'Istituto Manin di Venezia (1940-44), addetto alla Tipografia San Giuseppe nella Casa Madre (1944-45), direttore a Villa Solari di Genova (1945-46), incaricato della Chiesa di San Pietro presso il Seminario S. Antonio di Voghera (1946-47), Direttore con mansioni varie nella Colonia S. Innocenzo di Tortona (1947-1959). Passato poi al Piccolo Cottolengo di S. Maria La Longa (Udine), nel 1973 lo troviamo all'Istituto Soranzo di Campocroce di Mirano e nel 1975 all'Istituto Don Orione di Chirignago (Venezia), dove dedicò gli ultimi suoi anni all'assistenza dei giovani handicappati e bisognosi. Austero e apparentemente sostenuto, Don Crapelli era in realtà affezionato e sincero, esplicando i suoi doveri con viva sollecitudine verso i ragazzi bisognosi, donandosi al bene della comunità con sacrificio e dedizione, anche in lavori manuali e di rinuncia, lieto di donarsi, per quanto gli era concesso, a vantaggio dei piccoli, e negli umili servizi della sua famiglia religiosa. Esprimeva con aperta gratitudine al Signore la gioia di aver conosciuto e di essere stato amato dal Padre Fondatore, dal venerabile Don Sterpi, da Don Pensa e dai più anziani e venerati primi Figli dell'Opera.