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27 Giugno 2025

Foggia: Quando il cuore di Federico II batteva per l'Incoronata

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Il passato non si può cambiare, ma studiare i documenti che ci sono stati tramandati permette di rinnovare e arricchire la conoscenza della storia. È così che il tempo trascorso, anche quello più remoto, può apparirci più vicino, quasi familiare.
Per questo, valorizzare e divulgare gli antichi documenti può condurre a scoperte sorprendenti, come quella che è stata ufficialmente presentata sabato 21 giugno al Santuario dell’Incoronata, e che ha avuto per protagonista un personaggio d’eccezione: Federico II.
Appassionato di caccia, l’imperatore svevo amava profondamente l’Incoronata e il suo bosco, tanto da farvi costruire una domus, dove si ritirava dalla reggia foggiana ogni volta che gli impegni imperiali lo permettevano. Il territorio, ricchissimo di selvaggina, era un vero eldorado per il Puer Apuliae e per la sua corte.
Nel suo volume Federico II – L’urbe di Foggia sia regale e inclita sede imperiale, Giuseppe De Troia documenta diversi soggiorni a Coronata (allora la zona si chiama così): alla fine di aprile del 1240, a gennaio del 1242. Nell’inverno del 1252 e a gennaio del 1259, dopo la morte di Federico, il castello di caccia tornerà ad animarsi, a testimonianza dell’attenzione che la corte imperiale aveva verso Incoronata.
È il caso di dire che i diversi soggiorni sono documentati dall’attività amministrativa dell’imperatore che dalla domus di Coronata mandava lettere e emetteva regesti. Naturalmente ciò non esclude che l’imperatore vi si sia trattenuto anche in altre occasioni.
Ma veniamo al punto. Spulciando la copiosa documentazione dei soggiorni presso la Domus Coronata sono venuti fuori alcuni Regesti del Quaternum Federicianum che hanno una straordinaria importanza storica, in quanto sono i primi documenti laici che attestino l’esistenza dei festeggiamenti popolari in onore della Madonna dell’Incoronata.
Ad accorgersene, con grande sorpresa, è stato don Gaetano Ceravolo, vicerettore del Santuario dell’Incoronata, sulla scorta delle date in cui vennero emanati i Decreti: il 28, il 29 e il 30 aprile del 1240, corrispondenti all’ultimo sabato di aprile, che storicamente coincide con la celebrazione dell’Apparizione, e ai due giorni successivi, in cui veniva aperta la famosa Fiera del bestiame. «Una conferma ‘implicita’ – sottolinea don Gaetano – che i Festeggiamenti dell’Apparizione e la grande Fiera si svolgevano fin da allora.»

Lo scorso 21 giugno sono state donate al Santuario dell’Incoronata da parte del Questore di Foggia, Dott. Alfredo D’Agostino, le riproduzioni di questi Regesti, che come si è già detto costituiscono, ad oggi, il ‘più antico documento laico’ che avvalori da data della Festa.
Le artistiche riproduzioni sono state realizzate dallo Scriptorium Foroiuliense – Scuola Italiana Amanuensi, fondazione culturale che si prefigge di riscoprire e insegnare l’antica arte della Calligrafia, e saranno esposte presso la Cappella dell’Apparizione, nella Cripta del Santuario.
L’evento, che si è svolto nell’Auditorium Don Orione, è stato promosso dalla Basilica Santuario Madre di Dio Incoronata, dall’Aics (Associazione Italiana Cultura e Sport), dall’associazione Ipogei di Foggia, dal blog Lettere Meridiane e dallo Scriptorium Foroiuliense.
Sono intervenuti: Don Leonardo Verrilli, Rettore del Santuario Incoronata, il Questore D’Agostino, Don Gaetano Ceravolo,  Alessandro De Troia, ricercatore e Responsabile Rievocazioni storiche Aics, Franca Palese, Presidente Provinciale Confguide e Responsabile dell’ Associazione Ipogei, Roberto Giurano, Presidente della Fondazione Scriptorium Foroiuliense. (Fonte: www.letteremeridiane.org)

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