Data del decesso: 31 Ottobre 1954
Luogo del decesso: Tocantinópolis (Brasile)
Luogo di sepoltura: Tocantinópolis (Brasile)
Sac. BETTIOL Luigi, da Quinto (Treviso), morto a Tocantinopolis (Brasile) nel 1954, a 30 anni di età, 13 di Professione e 4 di Sacerdozio.
Da Atti e comunicazioni della Curia Generale:
Sac. Luigi BETTIOL, da Quinto (Treviso), morto a Tocantinopolis (Brasile) nel 1954, a 30 anni di età, 13 di professione e 4 di Sacerdozio.
È passato al Signore a poco più di trent'anni di vita, essendo nato a Quinto di Treviso il 10 Agosto 1924.
Venne da noi appena dodicenne, professò la prima volta il 15 Agosto 1941. dopo un anno di esemplare Noviziato. Frequentò i corsi liceali presso il nostro Istituto Filsofico di Villa Moffa (Bra-Bandito), emergendo sempre fra i migliori in pietà e straordinaria applicazione allo studio: con quanta cura cercava di evitare sin le minime imperfezioni nelle versioni latine! . Non era stato dotato da natura di molta espansione; tuttavia lodevolmente si sforzava - era palesa - di essere gioviale e cordiale con i compagni, accettando e cercando di ricambiare amabilmente gli scherzi propri dell'allegria studentesca.
Fece il triennio del tirocinio in Albania, a Scutari, proprio nel periodo più cruciale; della guerra e della successiva guerriglia partigiana. Rientrato in Italia, dopo aver sofferto le angherie comuniste dei nuovi reggitori d'Albania, passò al Teologico di Tortona per l'ultima preparazione al sacerdozio, al quale fu promosso il 29 Giugno 1950.
Fu, subito dopo, addetto all'assistenza ed all'insegnamento dei probandi adulti accolti nella Casa Madre di Tortona, compito ch'egli assolse con competenza e scrupolosità, dando a tutti un buon esempio, che difficilmente verrà dimenticato: quanta pazienza e compressione, quale edificante e spontanea pietà.
Con l'apertura della Missione nel Goyas si sentì nuovamente spinto a lasciare, per amore delle anime, la Patria ed il 30 Giugno 1953 salpava a Genova, per accorrere dal caro Don Alice, ch'era già stato suo Superiore in Albania.
E da un'accorata lettera di Don Alice, scritta al Rev.mo Direttore Generale Don Carlo Pensa, il 3 Nov. Vigilia della festa, di S. Carlo, apprendiamo la santa morte di Don Luigi Bettiol.
Rev.mo Padre.
Nella vigilia del Suo onomastico, mentre da tutte le Case della Congregazione Le pervengono i filiali auguri dei Religiosi, degli alunni e dei ricoverati anche noi della Missione del Goias vorremmo farLe giungere solamente voci di giubilo e di riconoscenza.
Purtroppo invece debbo annunciarLe un'altra grave prova cui piacque al Signore sottoporre nuovamente la nostra Missione.
Padre Luigi Bettiol è morto in seguito a malattia durata meno di due giorni. È morto di setticemia, dice il medico.
Povero caro Confratello! E che scossa in tutti noi, in me particolarmente che non ebbi il conforto di assisterlo nei suoi ultimi istanti, ne di celebrargli le ultime esequie.
Tre giorni prima della sua morte io ero in partenza per Babaculandia, e mai avrei pensato che Padre Bettiol al mio ritorno non l'avrei più trovato.
Egli voleva accompagnarmi fino al fiume, dove mi attendeva il battello, Io lo dispensai perché il sole era molto caldo e l'ora della partenza assai incerta. Egli restò in casa e mi salutò con grande trasporto; presagiva qualche cosa?
Il giorno dopo - venerdì 29 ottobre - verso le quattro del mattino si sentì assai male; aveva febbre altissima e dolori acuti in tutto il corpo. Chiamò Padre Breviglieri, e fu subito assistito amorosamente. Alle 7 ricevette la Santa Comunione; nessuno però pensava ad un caso mortale.
Verso le 8 giunse il medico, il quale rimase alquanto sconcertato fino verso le 9, quando i sintomi del male si definirono nettamente, e lo stato del malato si fece rapidamente allarmante. A nulla giovarono tutte le cure prodigategli. Verso le 10 entrò in stato comatoso e vi rimase fino all'ora di sua morte, che avvenne domenica mattina 31 Ottobre, festa di Cristo Re, poco prima delle ore quattro.
Aveva ricevuto il conforto dell'Estrema Unzione, gli erano intorno lutti i Confratelli. Spirò, senza aver ripreso la conoscenza. Aveva compiuto i 30 anni il 10 di agosto.
Povero caro confratello! Ma quante, grazie e benedizioni attirerà sulla Chiesa, sulla Congregazione e sulla Missione la sua santa morte!
Ora egli riposa nel piccolo cimitero vicino al fiume, accanto agli altri nostri cari Defunti, e proprio ai piedi dell'indimenticabile Don Adobati. Il popolo lo pianse e gli testimoniò la stima partecipando in massa al suo funerale.
Da un'altra lettera, scritta da Don Vittorio Brusaterra, apprendiamo che Don Bettiol potè celebrare l'ultima S. Messa il giorno 26 ottobre e un vivo elogio del Defunto, così definito : «buono, attivo, zelante della causa di Dio e delle anime ».
La famiglia di Don Bettiol aveva dato un altro suo figlio al Signore ed alla Congregazione, il Ch. Angelo Bettiol, fratello di Don Luigi, morto improvvisamente a: Villa Moffa il 21 Gennaio 1953, a 18 anni di età e 5 mesi di professione ed ha tuttora un'altro figliuolo, nostro probando a Buccinigo
A questa famiglia cristiana, tanto provata nei suoi affetti più cari e santi, la gratitudine, la preghiera ed il ricordo imperituri di tutti i Figli di Don Orione.
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