La sera dello scorso 8 marzo, nella parrocchia Mater Dei di Roma - Monte Mario , si è celebrata la solenne professione perpetua di tre giovani chierici: Dheeraaj CHINNABATHINI (India), Jean Felix TAHINJANAHARY (Madagascar) e Sebastián A. VEGA S. (Cile).
Alla celebrazione hanno partecipato molti membri della famiglia carismatica, che si sono uniti in preghiera per sostenere i nostri confratelli.
La Santa Messa è stata presieduta dal Direttore generale p. Tarcisio Vieira, ed è stata concelebrata da sacerdoti orionini presenti. Durante l’omelia, p. Tarcisio ha parlato dell’importanza dei santi voti, ricordando le parole del Fondatore, pronunciate il 10 dicembre 1939, ed ha esortato i nuovi professi perpetui a prestare attenzione a tre tentazioni che potrebbero allontanarli dalla loro consacrazione al Signore: 1 - La tentazione di preferire i beni materiali a quelli spirituali. In un mondo che spesso giudica il successo in base ai beni materiali, la vita consacrata richiede un distacco dalle ricchezze e dai comfort. Questa tentazione può portare a cercare la sicurezza economica e la gratificazione immediata, invece di concentrarsi sulla preghiera, la carità e la vita comunitaria. 2 - Il desiderio di potere e controllo. Anche dentro la Chiesa, a volte può nascere il desiderio di potere. Questa tentazione porta a cercare ruoli di autorità per soddisfare il proprio ego, piuttosto che servire gli altri con umiltà. La vita consacrata, invece, è un cammino di servizio e responsabilità. 3 - La tentazione della superbia. La superbia può farci sentire superiori agli altri e spingerci a giudicare e disprezzare chi è diverso. La vita consacrata, invece, richiede umiltà e accoglienza della diversità, riconoscendo che siamo tutti uguali agli occhi di Dio.
La professione perpetua non è un traguardo, ma un nuovo inizio. È un “Sì” definitivo alla vita consacrata, un impegno a seguire Cristo con cuore puro e deciso. Questo “Sì” diventa una luce che guida il cammino, una bussola per le scelte e una forza nei momenti difficili.
I voti di povertà, castità e obbedienza, insieme al quarto voto di speciale fedeltà al Santo Padre, sono i pilastri di questa consacrazione. Questi voti esortano ad amare di più, ad essere più liberi e a seguire Cristo in modo più autentico. Essa è un dono per la Chiesa e per il mondo. È una testimonianza di speranza e un segno che il Regno di Dio è già presente tra noi.
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