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19 Luglio 2025

“Messaggi di Don Orione”, la rivista sul grande patrimonio spirituale e storico di San Luigi Orione

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È uscito nei giorni scorsi il n. 173 di Messaggi di Don Orione, quaderni di storia e spiritualità, la rivista sul grande patrimonio spirituale e storico di Don Orione che la Congregazione pubblica da oltre cinquant’anni.

In questo nuovo numero si parla de “La genialità caritativa e inclusiva di Don Orione. Tra profezia, visione e fedeltà al Vangelo degli ultimi” espressa attraverso gli articoli di don P. Clerici e di don F.H. Fornerod.

Nel primo articolo - San Luigi Orione: una geniale espressione della carità cristiana - don P. Clerici analizza le varie sfaccettature della genialità di Don Luigi Orione, figura straordinaria della Chiesa, riconosciuto come un “genio della carità cristiana”. Papa Giovanni Paolo II lo ha descritto così proprio per la sua capacità di unire una profonda spiritualità con un'azione instancabile e concreta. La carità, per Don Orione, non era solo un sentimento, ma la forza che guidava ogni sua scelta, ogni sua opera: una carità vissuta in modo radicale, capace di risvegliare l’amore per Dio e per il prossimo. La sua genialità non si esprimeva solo nel fare del bene, ma nel cogliere il profondo significato delle persone e della realtà. Riusciva a vedere Cristo in ogni individuo, specialmente nei più fragili e marginalizzati. Questa visione lo portava a creare relazioni e opere che mettevano al centro la dignità umana e la gloria di Dio.

Accanto a questa genialità della carità, emerge in Don Orione anche un genio dell’inclusione, inteso come quell’insieme di doti, attitudini e sensibilità che compongono una visione spirituale originale e concreta. È proprio questo il tema che introduce il secondo studio - La carità di Cristo è inesauribile e non chiude la porta a nessuno - di questo numero di Messaggi, in cui don F.H. Fornerod mette in evidenza come Don Orione fu un vero precursore dell’inclusione ecclesiale. In tempi in cui molte persone – come disabili o minoranze etniche – venivano escluse dalla vita religiosa attiva, lui sognava una Chiesa aperta a tutti. Collaborò con figure come Madre Teresa Grillo Michel per abbattere barriere che escludevano le persone nere dalla vita consacrata e sacerdotale, riconoscendo in esse un potenziale autentico per l’evangelizzazione, e fondò comunità religiose accessibili anche a ciechi e ipovedenti. Per lui, i disabili non erano destinatari di assistenza, ma membri a pieno titolo del corpo ecclesiale. Li considerava “Gesù Cristo”, e così li serviva. Ancora oggi il suo messaggio è attualissimo. Parlare di inclusione ecclesiale significa riconoscere il valore vocazionale di ogni persona, anche di chi vive con una disabilità. Don Orione ha anticipato un modello di Chiesa più giusto e accogliente, dove non ci sono gerarchie di dignità, ma spazio per tutti.

La rivista Messaggi di Don Orione , dal n. 151 ad oggi, è consultabile online e scaricabile cliccando QUI