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2 Settembre 2025

Il ritorno promesso: Don Orione e il suo cuore in Argentina da 25 anni

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Il 29 agosto scorso la Provincia argentina “Nostra Signora della Guardia” ha commemorato il 25° anniversario dell’arrivo a Claypole della reliquia del cuore di Don Orione, da allora custodita nel santuario dedicato al Fondatore. "In Argentina ho trovato la mia seconda patria per sempre e, se Dio vuole, vi tornerò, vivo o morto, perché desidero che le mie ceneri riposino nel Piccolo Cottolengo Argentino di Claypole. Conto di partire da qui verso la fine di luglio, ma lascio il mio cuore in Argentina, dove spero di tornare presto", aveva detto Don Orione in Argentina nel 1937 poco prima del suo rientro in Italia.

Il suo desiderio si è avverato il 29 agosto 2000, con l'arrivo definitivo del suo cuore nel Cottolengo di Claypole, il luogo in cui aveva coltivato il sogno di un mondo accogliente per tutti. Un posto speciale è stato predisposto all'interno della cappella, dove è custodito il reliquiario con il suo cuore incorrotto. Da allora, è diventato un centro di preghiera e pellegrinaggio, dove migliaia di fedeli vengono ogni giorno dell'anno per riporre le loro speranze, richieste e ringraziamenti, o semplicemente per visitare e sentire la presenza del santo fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza.

Perché il Cuore in Argentina?

La reliquia del Cuore di Don Orione aveva già visitato l’Argentina nel 1984. L'anno successivo a quella visita, i vescovi argentini chiesero al Superiore Generale dei Figli della Divina Provvidenza e al suo Consiglio di concedere loro la grazia di custodire permanentemente il cuore dell'allora Beato in Argentina.

Alcune delle motivazioni di questa richiesta furono:

  • La forte devozione a Don Orione e al suo impegno nella società argentina.
  • La lettera autografa del 29 maggio 1937, in cui Don Orione dichiara che, morto o vivo, tornerà in Argentina e in cui si firma "Don Orione Argentino".
  • Il discorso radiofonico di addio dall'Argentina, del 30 luglio 1937, in cui Don Orione esprime il desiderio che le sue ceneri siano deposte nel Piccolo Cottolengo Argentino di Claypole.
  • La sua preghiera per l'Argentina, che definì la sua "seconda patria".

Nel corso dell’XI Capitolo Generale dei Figli della Divina Provvidenza, tenutosi a Roma nel 1998, su espressa richiesta dei religiosi argentini, la richiesta dei vescovi fu riesaminata e infine approvata.

29 agosto 2000

Il 29 agosto del 2000, festa della Madonna della Guardia nonché patrona della Provincia argentina, la Famiglia Orionina in Argentina visse un momento storico: il ricongiungimento definitivo con la reliquia del cuore di Don Orione. Sotto un cielo azzurro e un caldo sole invernale, centinaia di persone si radunarono al Piccolo Cottolengo di Claypole per partecipare a una celebrazione profondamente spirituale.

Una giornata di emozione e incontro

Nella festa della Madonna della Guardia, devozione mariana particolarmente venerata da Don Orione, giovani, famiglie e religiosi provenienti da tutto il Paese si mescolarono ai volti gioiosi degli abitanti del Cottolengo, che accolsero i pellegrini con affetto spontaneo. Nel frattempo, a Ezeiza, la reliquia arrivò dall'Italia, portata dai giovani che avevano partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Roma. Entrando nella sala di ricevimento, il cuore di Don Orione generò un silenzio riverente e una pace profonda. La sua presenza si percepiva.

“Vivo o morto, tornerò”

Da diverse province e Paesi limitrofi, le persone condivisero mate, canti e abbracci. Alle 13.00, tra fragorosi scoppi e applausi, la teca giunse al Cottolengo. "Viva Don Orione!" risuonò dagli altoparlanti. La folla l’accompagnò nel suo viaggio, salutando, pregando e commuovendosi. La teca si fermò davanti ai presenti, che la accolsero con commossa felicità. Poi, tutti insieme pregarono "Ave Maria, e avanti!", il motto con cui Don Orione incoraggiava le persone a fare del bene.

Celebrazione Eucaristica

La Messa di benvenuto fu celebrata presso il Centro Sportivo San Ignacio alla presenza di circa 10.000 persone. La liturgia rifletteva lo spirito dell'Opera: María Fe, una suora Sacramentina non vedente, lesse in Braille il brano di Isaia sulla guarigione dei cuori feriti. Il Vangelo di Matteo ricordava l'impegno di chi soffre. Mons. Desiderio Collino sottolineò che, tra le contraddizioni del secolo, Don Orione ancora oggi rappresenta la santità come risposta, parafrasando le sue parole: "Solo la carità salverà il mondo".

Al termine della celebrazione, p. Adolfo Uriona, allora Superiore Provinciale dell'Opera Don Orione in Argentina, ricordò le parole di Don Orione, che furono il motto di questo ritorno: «Mentre saliva i gradini della nave che lo riportava in Italia, disse: 'Tornerò vivo o morto'. Oggi è avvenuto un miracolo, perché è ritornato in due modi: nella reliquia del suo cuore, materialmente morto, ma più vivo che mai nei suoi religiosi e laici, e specialmente nei giovani e nei poveri del Cottolengo». Indicando con la mano la teca posta sull'altare, p. Uriona concluse: «Don Orione è presente. Rendiamolo vivo in tutte le nostre comunità».

"Don Orione batte, canta e cammina". Le celebrazioni del 29 e 30 agosto 2025

Il 29 e 30 agosto, a Claypole si sono vissute due giornate profondamente significative, nell'ambito delle celebrazioni per il 25° anniversario dell'arrivo definitivo della reliquia del Cuore di San Luigi Orione nella nostra patria.

Giovedì 29, la Santa Messa è stata celebrata presso il Santuario di San Luigi Orione, presieduta da Mons. José María Arancedo, Arcivescovo emerito di Santa Fe de la Vera Cruz, insieme a Mons. Ricardo Faifer, Vescovo emerito di Goya, al rettore del Santuario, Padre Héctor Pazos, e ai religiosi delle comunità orionine di Claypole. È stato un incontro eucaristico ricco di emozione, gratitudine e memoria viva. La comunità ha ringraziato in modo particolare i volontari che hanno custodito la reliquia, il coro che l'ha accompagnata con la sua musica e tutti i presenti che hanno condiviso questa giornata speciale per la famiglia orionina.

Venerdì 30, all'insegna del motto "Don Orione batte, canta e cammina", si è tenuto un Incontro Giovanile e una “Cantata”, che hanno riunito oltre 700 giovani, tra cui delegazioni provenienti da Paraguay, Cile e Uruguay. La giornata è iniziata presto con momenti di intrattenimento e laboratori tematici: Evangelizzazione Digitale, Pianificazione e Catechesi, Leadership, Tempo Libero e Giochi, e Progetti di Vita. I partecipanti, divisi per età tra la scuola elementare e quella secondaria del Collegio San Pio, hanno poi condiviso un percorso carismatico attraverso diversi spazi del Cottolengo.

Il pomeriggio si è concluso con l'adorazione eucaristica, le confessioni e la celebrazione della Messa presieduta da Padre Eldo Musso, Direttore Provinciale di “Nostra Signora della Guardia” (Argentina, Paraguay e Uruguay). Dopo una merenda, la “Cantata Orionina” è stata celebrata con grande partecipazione e spirito festoso. Per tutta la giornata, religiosi, direttori e rappresentanti legali hanno accompagnato i giovani, camminando con loro, riconciliandosi e celebrando.

Entrambe le giornate sono state una vera benedizione, colme di profonda gioia, sia per chi vi ha partecipato sia per chi ha lavorato nell'organizzazione. Al di là della stanchezza, l'esperienza è stata comunitaria, a conferma che Don Orione continua a pulsare in ogni gesto, a cantare con ogni cuore e a camminare al ritmo dei più deboli. (www.donorione.org.ar)

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