Il Liceo San Luigi Orione di Antsofinondry, nel distretto parrocchiale di Namehana, in Madagascar, è cresciuto da una piccola realtà a un centro educativo d’eccellenza, mantenendo saldi i valori cristiani e l’impegno verso i giovani più fragili. Oggi guarda al futuro con progetti ambiziosi, come l’ampliamento dell’aula informatica, per continuare a formare giovani capaci e solidali, nel nome di Don Orione: “Non si semina mai invano Gesù nel cuore dei giovani”.
Il percorso del Liceo è iniziato nel 2002 con soli 18 studenti e sette giovani insegnanti. La preside Madame Rondro, presente fin dall’inizio, e il prefetto Monsieur Njaka raccontano con emozione la nascita e l’evoluzione dell’istituto, che ha avuto come base il motto benedettino ripreso da Don Orione: “Ora et Labora”, cioè “Prega e Lavora”. «I primi studenti, insieme alle loro famiglie – ricorda il prefetto -, hanno persino contribuito fisicamente alla costruzione della scuola, portando mattoni durante le pause».
La crescita del liceo è stata costante e alimentata dalla forte richiesta di iscrizioni, tanto da rendere necessario un ampliamento già dopo l’inaugurazione ufficiale nel 2003. In una zona dove esisteva solo un altro liceo privato, il San Luigi Orione è diventato un punto di riferimento, soprattutto per chi proveniva da altre scuole orionine. Oggi è riconosciuto come il miglior liceo della zona nord della capitale e ha formato studenti di eccellenza a livello nazionale.
Tuttavia, i riconoscimenti non sono il fine ultimo dell’istituto, anche se «fanno piacere perché sappiamo quanto lavoro, tempo, passione ci sono dietro a questi risultati – affermano la preside e il prefetto -. Per noi l’importante è seminare, seminare, seminare, in ogni direzione: la cultura, lo studio, la formazione e l’educazione dei ragazzi, senza dimenticare però che siamo un’Opera di don Orione. Questo significa che la nostra attenzione, così come ci ha insegnato Don Luigi Piotto, figura centrale nella storia del liceo, scomparso nel 2020, che ci ha formati e guidati nel corso degli anni, deve essere rivolta verso i giovani, specie quelli maggiormente in difficoltà, i più poveri».
Il liceo si distingue per il forte legame con la parrocchia locale e per le attività di volontariato che coinvolgono gli studenti: laboratori artistici e musicali, assistenza ai ragazzi disabili della vicina Maison de Charité Padre Pio, e «nelle scuole situate nei distretti più lontani aggiunge la preside Rondro -. Partecipano attivamente alla costruzione o ristrutturazione delle aule, alla pittura dei muri, al trasporto del terreno, e ogni volta che si recano in queste scuole, portano con sé dei doni per i piccoli alunni. Questo spirito di servizio è parte integrante della formazione offerta».
Negli ultimi anni, l’istituto ha ampliato la propria struttura con la Maison de Culture “Casa Don Luigi Piotto”, che ospita aule moderne per lingue, informatica, una biblioteca e una sala conferenze. Il sogno attuale è dotare l’aula di informatica di 30 nuovi computer, per offrire alle giovani competenze spendibili nel mondo del lavoro e contrastare l’emigrazione giovanile.
Il 19 luglio si è celebrata la chiusura dell’anno scolastico 2024-2025 con una cerimonia nella chiesa di Namehana. L’evento ha incluso un bilancio delle attività svolte, un momento di preghiera per una studentessa scomparsa, la consegna del fanion (gagliardetto) alla nuova promozione “atrika” (“pronti ad affrontare le difficoltà”), e una benedizione collettiva agli studenti in vista degli esami. È stato anche un momento di riflessione sulla motivazione degli studenti, in calo rispetto all’anno precedente, e di passaggio simbolico tra generazioni, con la consegna delle bandiere e della chiave del liceo.


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