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9 Gennaio 2025

Genova: Nuove stelle risplendono nella "Costellazione della carità orionina" genovese

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In occasione del recente Natale, il direttore generale della congregazione orionina, P. Tarcisio Vieira, ha confermato la tradizione di San Luigi Orione di festeggiarlo con la famiglia religiosa genovese e con i suoi ospiti, collaboratori e amici. La giornata era importante perchè celebrata nell'ambito del 100° dalla fondazione del Piccolo Cottolengo genovese, e col percorso finale del pellegrinaggio sulla "Via della carità" (la visita alle varie istituzioni della "Costellazione della carità" genovese), P. Tarcisio ha conosciuto le varie attività del complesso del Paverano e ne ha benedette e inaugurate alcune nuove.

Nella chiesa medioevale di S. Giovanni, durante la celebrazione eucaristica, egli ha notato che: "Certi eventi lasciano senza parole e altri ci fanno tornare le parole". Così accadde anche a Zaccaria, che rimase muto all'annuncio che la moglie era rimasta incinta e che riacquistò la voce alla nascita del figlio Giovanni. Egli ha aggiunto che anche il 100° del "Don Orione" e il 30° del centro ambulatoriale e polifunzionale “Von Pauer” lasciano senza parole. Quest' ultima opera è stata possibile grazie alla donazione di Karl Von Pauer, un principe che viaggiava e viveva poveramente, in incognito, e che ottenne ospitalità presso l'istituto Paverano. Volle che la sua eredità fosse destinata a soccorrere ed educare i ragazzi e i poveri senza distinzioni, come facevano i Salesiani e gli Orionini. Pareva che facesse suo il motto di Don Orione: "La nostra Carità non serra porte". La sua ospitalità non considerava le differenze: bastava un bisogno, un dolore. All'epoca dei lavori e dell'inaugurazione del “Von Pauer”, con S.E. Mons Canestri, arcivescovo di Genova, era direttore Don Fulvio Ferrari. Don Vieira ha detto che occorre fissare gli occhi su Gesù e che il tema del Giubileo 2025 ha come tema la speranza, una virtù, dono di Dio, che richiede quotidiano coinvolgimento e azione da parte di tutti, come pellegrini costruttori di bene e di opere caritative. Per avere speranza di una vita migliore e carità, occorre fissare gli occhi su Gesù, come Maria. Il Papa dice: "Non lasciamoci rubare la speranza”.

Il direttore dell'Istituto, Don Dorino Zordan, al termine della celebrazione, ha ringraziato tutti per la partecipazione e ha annunciato la partenza del pellegrinaggio dal sagrato della Chiesa. I partecipanti hanno visitato il centro: “Von Pauer", poi il "Quagliuzzi", laboratorio di riqualificazione di oggetti "vintage", gestito da giovani del centro diurno "Boggiano Pico". In quest'ultimo ci sono anche ambulatori per diverse cure riabilitative, come quelle per le persone autistiche, effettuate dal famoso robot ICUB. Il superiore generale ha inaugurato e benedetto anche la "Casa S. Giuseppe e la sede del "Dopo di noi", una piccola comunità alloggio per ospiti parzialmente autosufficienti.

P. Tarcisio ha concluso: "Ringraziamo il Signore e chiediamo che benedica ogni iniziativa di carità". Poi il Direttore Don Dorino ha ringraziato e ha invitato tutti al rinfresco nel salone S. Lorenzo. Così la Famiglia orionina di Genova e Bogliasco ha festeggiato il recente Natale col proposito di vivere il Giubileo nel segno della speranza e della Carità, secondo il carisma di San Luigi Orione.

 

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