Domenica 21 dicembre è stata una giornata di gioia a Genova per la famiglia orionina con la visita di Padre Tarcisio Vieira, tra celebrazione liturgica, notizie dalle missioni e lo spettacolo degli ospiti del Piccolo Cottolengo.
Anche quest’anno, infatti, nel solco di una tradizione cara che risale ai tempi di Don Orione e fortemente voluta dai suoi successori, la grande famiglia del Piccolo Cottolengo genovese ha vissuto una giornata di intensa emozione. La domenica che precede il Natale ha visto infatti il ritorno al Paverano del Direttore Generale, Padre Tarcisio Vieira, per il tradizionale scambio degli auguri.
Una visita che non è mai solo formale, ma che rappresenta il cuore pulsante della comunità: ospiti, familiari, volontari, dipendenti e amici si sono stretti attorno al Direttore Generale per una giornata scandita dalla preghiera, dalla convivialità e dall'aggiornamento sulla vita della Congregazione.
La giornata si è aperta nella chiesa del Paverano, gremita per l'occasione, con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Padre Tarcisio che è stato accolto dal Direttore, Don Dorino Zordan. La liturgia, animata festosamente dal "Piccolo Coro Don Orione" – formato da ospiti e operatori uniti nel canto – ha visto la concelebrazione dei confratelli della comunità genovese. Nell’omelia, Padre Tarcisio ha richiamato i presenti al vero spirito del Natale, invitando tutti a "sognare grande" come San Giuseppe, proprio come è accaduto con San Luigi Orione che ha saputo sognare e tradurre in concretezza di vita e di carità i suoi sogni.
Dopo la Messa, il momento centrale della mattinata è stato l'incontro di aggiornamento rivolto agli amici di Don Orione. Il Direttore Generale ha aperto una "finestra sul mondo orionino", condividendo le notizie più recenti sulla vita della Congregazione. È stato un viaggio virtuale attraverso i continenti – dalle missioni in Africa alle realtà in Sud America, passando velocemente per il continente asiatico – raccontando come il carisma del Fondatore continui a fiorire. Padre Tarcisio ha condiviso la gioia di vedere all'opera una carità che cambia la mentalità e la visione della persona umana: storie di bambini riabilitati che tornano a camminare e a guardare il mondo a testa alta, e di nuove vocazioni che arricchiscono la famiglia religiosa. Un momento che ha confermato come il Paverano sia parte di un respiro globale di solidarietà e che, per l’apertura di una nuova missione, verrà chiamato prossimamente alla collaborazione e a un gemellaggio di carità.
La festa è proseguita con il pranzo conviviale, momento prezioso per rafforzare i legami tra religiosi, laici e assistiti, seduti alla stessa tavola come in una grande famiglia. A coronamento della giornata, il teatro del Paverano ha ospitato l'attesissimo spettacolo natalizio. Protagonisti assoluti sono stati gli assistiti del Cottolengo che, dopo settimane di prove durante l'Avvento, sono saliti sul palco insieme agli operatori e alle Suore Orionine del Madagascar. La recita non è stata solo un momento di intrattenimento, ma la testimonianza tangibile della "gioia natalizia" che al Piccolo Cottolengo si esprime, prima di tutto, in accoglienza e valorizzazione di ogni vita.


Galleria fotografica