Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

News

2 Ottobre 2024

Celebrati a Dublino i 50 anni della presenza orionina in Irlanda

Alla presenza del consigliere generale P. Fernando Fornerod e del superiore delegato P. Martin Mroz, sono stati ricordati a Dublino i 50 anni di presenza orionina in Irlanda.

image

Sono stati celebrati nei giorni scorsi i 50 anni della presenza della Piccola Opera della Divina Provvidenza a Dublino, in Irlanda. Per l’occasione, è stata celebrata una Santa Messa presieduta da don Fernando Fornerod, consigliere generale presente sul posto in rappresentanza di tutto il Consiglio generale, e alla quale hanno partecipato tantissime persone: membri della comunità locale, gli ospiti del Sarsfield House Family hub per famiglie senzatetto con bambini, gli anziani che risiedono nel comprensorio “Fr. Bidone Court” insieme alla Manager Evelyn Leonard e ai fiduciari Sheila Howes e Vincent Jackson, agli operatori, ai volontari e agli amici della famiglia orionina. Erano presenti anche padre Martin Mroz, superiore della delegazione “Mother of the Church” che comprende Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti e Giordania, e padre P. Henrik Halman, per la comunità di Hampton Wick. Al termine della celebrazione c’è stata anche una processione per la benedizione del giardino dedicato alla memoria dei sacerdoti orionini P. John Perrotta e P. Michael Moss, offerto dalla comunità locale come gesto concreto per ricordare il loro apostolato e l’affetto nei confronti di questa terra.

Don Fernando Fornerod nell’omelia ha accennato al forte legame tra don Orione e l’Irlanda, ricordando che il giovane Orione, ancora seminarista, «andava a chiedere il dono della fortezza a San Colombano, il grande monaco irlandese sepolto nella città di Bobbio, nel nord Italia. I suoi desideri di santità lo misero in contatto con la fede e la carità di tanti grandi uomini e donne che hanno fatto dell’Irlanda l’isola dei santi e delle sante. Il seme della carità orionina dovette aspettare il tempo propizio per essere gettato in questa terra. E il momento della Provvidenza arrivò».

Infatti, fu l’arcivescovo di Dublino Charles McQuaid a chiamare i figli spirituali di Don Orione affinché lo aiutassero a far sì che le persone più giovani, vulnerabili e senza famiglia, avessero una casa che le accogliesse. Il 27 settembre 1972 Mons. Dermont Rayn, benedì la pietra fondamentale della prima casa orionina in Irlanda che sorge sulle alture alla periferia di Dublino. Due anni dopo, Sarsfield House veniva inaugurata aprendo le sue porte. In quell’occasione, intervennero l’allora Presidente della Repubblica Sig. O’Dalaigh, Mons. Dermot Ryan, le autorità della nunziatura apostolica, dell’ambasciata italiana e dell’amministrazione comunale di Dublino. Ci furono anche numerosi amici e benefattori nonché don Giuseppe Masiero, allora Superiore della Delegazione Regionale “Our Lady of Westminster”. La prima comunità religiosa era composta da don Vittorio Muzzin, Don Giuseppe Vallauri affiancati, in quegli inizi, da tre studenti di teologia: Roy, Robert and Christopher.

«La parola di Dio proclamata in questa celebrazione – ha affermato don Fornerod nel corso dell’omelia – ci aiuta a rendere grazie al Signore per questi anni passati, ma fondamentalmente ci offre la possibilità di rinnovare le nostre forze per costruire il futuro. Il Signore non ci vuole scoraggiati e tristi o malinconici. Lui ci aiuta a superare le difficoltà che troviamo nelle nostre esistenze, perché lui ci offre la sua amicizia, il suo amore, la sua vita. Ed è ciò che nel vangelo abbiamo proclamato: Gesù che è venuto per dare la sua vita».

«Attraverso il percorso di tutti questi anni, le persone che hanno abitato e lavorato a Sarsfield House – ha aggiunto il Consigliere generale -, hanno manifestato il loro amore definitivo per Gesù, per la Chiesa e per la Patria quando hanno donato la vita per i più fragili e i più vulnerabili. Sappiamo che tutti noi che facciamo parte della grande famiglia orionina, ci prepariamo a vivere lo spirito della carità cristiana alla scuola di un grande santo: don Luigi Orione. Sì, sono stati tanti a testimoniare con la loro vita che la Carità è la meravigliosa esperienza di amare Dio e di amare il prossimo, due fiamme di un unico e sacro fuoco».

Don Fornerod ha poi invitato a riflettere sulla trasformazione della presenza di carità evangelica orionina a Dublino nel corso di questi cinquant’anni, affermando come oggi, «non ci sono più giovani senza famiglia, ma ci sono famiglie giovani senza un tetto che protegga loro figli. Ci sono anche famiglie di adulti che cercano trascorrere il tempo in pace e serenità. Le attività sono cambiate ma lo spirito di Don Orione è lo stesso».

«Ma nella nostra spiritualità – ha quindi concluso – e nella nostra missione c'è un segreto: l’aspetto più alto della carità non sta nell’eroismo del servizio, nel fare cose difficili o grandi, o che richiedono sacrifici immensi, ma nell’eroismo della relazione d’amore con Dio e con gli altri. In questi due movimenti dell’esperienza della carità: amare Dio e amare il prossimo, ciò che più conta è donare noi stessi. Infatti, la vita di San Luigi Orione, raggiunta da quel primo amore di Dio, e con l’amore donata agli altri, troviamo l'identità e la forza della missione evangelizzatrice dei cristiani. Solo la carità salverà il mondo. Solo la relazione d’amore con Dio e con gli altri salverà il mondo!».

Galleria fotografica

© Le immagini potrebbero essere soggette a copyright