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26 Dicembre 2025

Casablanca: pranzo di Natale per oltre 160 giovani migranti alla Parrocchia Madonna di Lourdes

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Nelle giornate fredde dell’inverno marocchino, quando la notte all’aperto diventa più dura e l’incertezza pesa sul futuro, i locali della Parrocchia Madonna di Lourdes si è trasformata ancora una volta in un luogo di ristoro e di fraternità. Martedì 23 dicembre, gli Orionini – responsabili della Caritas di Casablanca – hanno promosso e organizzato un pranzo di fraternità dedicato ai giovani migranti presenti nel territorio.

All’incontro hanno partecipato più di 160 giovani, donne e uomini, con una maggioranza di ragazzi. Secondo un calcolo approssimativo condiviso dagli organizzatori, oltre l’80% dei presenti era musulmano: un dato che rende ancora più evidente il valore di una tavola che unisce, oltre appartenenze e provenienze, attorno a un bisogno essenziale e a un gesto di rispetto.

Preparato con dedizione dai volontari della Caritas, il pranzo è stato anzitutto una risposta concreta ai bisogni: un pasto caldo consumato insieme, con semplicità e dignità. A ciascuno è stato poi consegnato un semplice pacco regalo con un cappellino, un paio di calzini e una scatola di sardina da portare con sé. Inoltre, molti hanno potuto ricevere abbigliamento per l’inverno, un aiuto prezioso per chi vive in condizioni di forte precarietà e spesso trascorre le notti al freddo e all’umidità.

Durante l’anno la Caritas accoglie regolarmente questi giovani offrendo piccoli servizi essenziali: qualcosa da bere e da mangiare, la possibilità di ricevere medicine e un’assistenza sanitaria di base, una doccia calda e uno spazio per lavare i propri vestiti, oltre a un clima sereno e persone disponibili all’ascolto. Arrivano stanchi, segnati da vicende durissime, da violenze e minacce di ogni tipo; molti provengono dall’Africa subsahariana (tra cui Guinea, Cameroun, Nigeria, Sudan e altri Paesi). Per loro, l’Europa è spesso un sogno che rischia di diventare una tragica illusione. Eppure, in mezzo alle amarezze, resiste una convinzione tenace: “Se Dio vuole…”.

Il senso di questa giornata risuona con le parole di Papa Leone XIV nell’Esortazione apostolica Dilexi te: «Nessun gesto di affetto, neanche il più piccolo, sarà dimenticato». È proprio la “piccolezza” concreta – un piatto caldo, un pacco di viveri, una giacca per il freddo, una doccia calda – che diventa linguaggio di Vangelo. E lo stesso testo del Papa ricorda che contemplare l’amore di Cristo «ci aiuta a prestare maggiore attenzione alle sofferenze e ai bisogni degli altri».

A Casablanca, il Natale è passato anche da qui: da una Comunità Orionina che non ha la pretesa di risolvere tutto, ma ha scelto di stare accanto, con rispetto e delicatezza, a giovani “pellegrini”, spesso senza casa, senza protezioni e senza un domani certo. P. Claude, P. Riccardo e P. Anthime si siedono con i fratelli migranti intorno allo stesso tavolo, per gustare la gioia dell’incontro e il calore dell’amicizia. In questo Santo Natale 2025, quel gesto è stato particolarmente intenso. E quel momento – per i giovani migranti e per gli orionini – ha avuto il sapore vero del Natale.

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