Fin dai tempi del governo episcopale dell’orionino Mons. Aloísio Hilário de Pinho, la Congregazione ha assicurato la cura pastorale della Cattedrale di Tocantinópolis, mantenendo lì una Comunità Religiosa stabile. Dopo oltre settant’anni di presenza missionaria nella Diocesi, l’attuale Vescovo, Mons. Carlos Henrique Silva Oliveira, ha chiesto alla Congregazione di lasciare la Cattedrale alla cura del clero diocesano e di assumere una nuova parrocchia all’interno della diocesi, in considerazione della scarsità di sacerdoti locali e delle difficoltà che la giovane Diocesi sta affrontando.
Dopo un dialogo tra il Vescovo e il Superiore Provinciale, P. Jorge Henrique Rocha, è stata proposta alla Congregazione la Parrocchia “São Miguel Arcanjo”, situata nel municipio di São Miguel do Tocantins. Questa nuova parrocchia comprende anche due cappelle nell’area urbana e otto nell’area rurale, con la più distante situata a 16 km dalla sede.
Il tema è stato oggetto di attenta valutazione da parte del Consiglio provinciale e del Consiglio generale, che hanno sottolineato il valore ecclesiale dell’accettazione della nuova parrocchia, alla luce della memoria storica orionina, della situazione oggettiva della Diocesi e del desiderio di essere presente in un luogo missionario che ricorda l'antica missione del nord-Goias, per la quale gli orionini hanno dato la loro vita. Inoltre, è significativo lasciare la sede - il centro - della diocesi e andare verso la sua periferia geografica.
Per celebrare il passaggio di consegne della parrocchia, domenica 23 marzo si è tenuta una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo diocesano, Mons. Carlos Henrique Silva Oliveira, e concelebrata da p. Jorge Henrique Rocha, Superiore provinciale, e da altri sacerdoti orionini.
Con commozione, il popolo di Dio ha ricordato l'eredità lasciata dai religiosi orionini, iniziata nel 1952 con l'arrivo dei primi tre missionari: padre Egídio Adobati, fratel Giuseppe Serra e padre Andrea Alice, e proseguita con la dedizione di tanti altri che hanno evangelizzato questa parte del Brasile, costruendo una scuola e un ambulatorio accanto a ogni chiesa.
Testimonianze di riconoscimento sono giunte anche da rappresentanti della comunità locale e da membri delle autorità pubbliche: il sindaco comunale, il signor Fabion Gomes, insieme a un consigliere, hanno presentato al Provinciale un Attestato di Riconoscimento per i servizi resi in questo periodo dalla Congregazione Orionina.
Nella sua omelia, il vescovo ha ricordato la testimonianza orionina come un dono divino che ha arricchito e continuerà ad arricchire la diocesi di Tocantinópolis e ha piantato tra la gente il motto orionino "fare sempre del bene a tutti e non fare mai del male a nessuno".
Padre Jorge ha espresso la sua gratitudine con tre parole: Memoria - per il seme piantato dai religiosi orionini; Passaggio - parola biblica che evoca il passaggio del Signore nella nostra vita; questo è ciò che fecero i missionari, dopo aver svolto il servizio di evangelizzazione, passarono diverse parrocchie alla diocesi; Missione - ricordare l'invito di Gesù ad attraversare il fiume e andare dall'altra parte. “Noi Orionini lasciamo quindi Tocantinopolis per andare dall'altra parte della diocesi: São Miguel do Tocantins. Lasciamo Tocantinopolis con un senso del dovere assolto e con la certezza che Don Orione è molto presente nella vita e nel cuore della gente di Tocantinopolis” ha concluso p. Rocha.
Galleria fotografica