La Famiglia Orionina del Brasile, composta da religiosi, religiose, seminaristi e laici, si è ritrovata il 19 ottobre scorso ai piedi della Madre Aparecida per il tradizionale pellegrinaggio annuale. Provenienti da varie regioni del Paese, i figli e le figlie spirituali di San Luigi Orione hanno rinnovato la loro consacrazione alla Vergine, ringraziando la Divina Provvidenza per le grazie ricevute e per il cammino missionario che continua a unire la grande famiglia del nostro Fondatore.
Quest’anno il pellegrinaggio ha avuto un significato particolarmente intenso. Tra i partecipanti vi erano il Direttore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza, padre Tarcisio Vieira, la Madre generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità, suor Maria Alicja Kędziora, e diversi confratelli che prossimamente prenderanno parte all’Assemblea Generale di Verifica della Congregazione, prevista in Argentina. La loro presenza ha reso visibile la comunione profonda e universale della Famiglia Orionina, unita nel desiderio di “fare di Cristo il cuore del mondo”.
La Santa Messa delle 8.00, presieduta da Mons. Orlando Brandes, arcivescovo di Aparecida, ha offerto ai pellegrini una profonda riflessione missionaria. Nell’omelia, il vescovo ha ricordato che la fede è la forza che anima la missione e che ogni credente è chiamato a essere segno vivente dell’amore di Dio: «Chi prega sostiene la missione; chi parte, rende visibile l’amore che ha pregato».
Tra i numerosi incontri che il pellegrinaggio ha reso possibili, uno in particolare ha commosso tutti: l’incontro tra don José Martins dos Reis, un tempo missionario in Kenya, e don Anthony Njenga, oggi Superiore delegato della Regione kenyota. Anni fa, il giovane Anthony era chierichetto nella parrocchia di Kaburugi dove don José svolgeva il suo ministero missionario. Ritrovarsi ora, insieme, ai piedi della Madonna Aparecida, come confratelli e figli di Don Orione, è stato un segno dei frutti fecondi della missione orionina nel mondo.
Durante la celebrazione, religiosi, religiose e laici hanno rinnovato la loro consacrazione a Nostra Signora Aparecida, che è stata guidata dal Direttore generale, padre Tarcisio Vieira, affidando alla Madonna le comunità, le vocazioni e i frutti del prossimo incontro assembleare.
Concludendo, Mons. Brandes ha sintetizzato il senso profondo del pellegrinaggio e della missione con parole che hanno risuonato come un mandato: «La missione si fa con i piedi di chi parte, con le ginocchia di chi prega e con le mani di chi aiuta».
Tra canti, preghiere e fraternità, il pellegrinaggio è stato un autentico segno di comunione e speranza, un invito a proseguire il cammino con Maria, per essere – come voleva Don Orione – missionari della carità, là dove la Provvidenza ci invia.
Il raduno conclusivo degli orionini, dopo la Santa Messa, è stato il momento per affermare: «Siamo venuti al Santuario… vogliamo essere missionari della carità!»
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