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Ricordiamo Sac. RAFFA Bruno

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 17 Agosto 1995
Luogo del decesso: Borgo Incoronata (Foggia)
Luogo di sepoltura: Condera, Reggio Calabria

Sac. RAFFA Bruno, da Reggio Calabria, morto a Borgo Incoronata (Foggia) nel 1995, a 74 anni di età, 56 di Professione e 47 di Sacerdozio.


Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", Maggio- Agosto 1995:

Sac. Bruno Raffa

 da Reggio Calabria (Italia), passato al Signore in Foggia-Incoronata il 17 agosto 1995, a 74 anni di età, 56 di professione e 47 di sacerdozio. Riposa nel cimitero di Condera a Reggio Calabria.

Bramoso di seguire, sulle orme di Don Orione, il fratello Vincenzo e le due sorelle Letteria e Maria, aggregatesi alle Piccole Suore Missionarie della Carità — le quali già, negli anni ultimi trascorsi, lo hanno preceduto nel premio dei buoni —, Bruno venne accolto in Tortona dal Servo di Dio Don Carlo Sterpi il 20 ottobre 1931. Aveva soltanto 10 anni, perché nato il 2.2.1921, ma, dando subito segni di attaccamento e di vocazione, Don Orione lo assegnò al ginnasio (Tortona, Voghera e Montebello 1931-1938), dandogli anche l'abito talare, la vigilia della Guardia del 1938. Fatto il noviziato e i primi voti (1938 -15 agosto 1939) fece il liceo (Tortona, Bandito, Alessandria) (1939-1944) e la teologia (Rosano e Tortona (1944-48), ottenendo anche, nel frattempo, l'abilitazione magistrale in Alessandria.

Iniziato il cammino verso l'altare dopo la professione perpetua (14.10.1945), raggiunse regolarmente il presbiterato il 29.6.1948 in Tortona.

Mite e perfino timido, venne giudicato da Superiori e confratelli di buon spirito religioso, di ottime disposizioni nell'obbedienza, e volonteroso di fare, per la gloria del Signore e il bene della Congregazione. Scelto subito, dopo la sacra ordinazione, come socio del Padre Maestro dei novizi a Villa Moffa, il 14 settembre 1951 divenne prò-maestro dei novizi coadiutori in Montebello della Battaglia, e successivamente incaricato delle vocazioni tardive a San Bernardino di Tortona (1951-57). Nel 1957 poteva finalmente realizzare il suo vivo desiderio di essere inviato missionario in Goiàs-Brasile, dove risiedette, in operosa e zelante attività, sino al 1990. Rettore del Seminario di Tocantinopolis (1957-61), trascorse poi un trentennio volonteroso e fruttuoso, a Nazaré (1961-1990), quale parroco, benvoluto e ricco di paternità verso piccoli e grandi, completamente dedicato, tranne qualche visita alla famiglia e alla ricerca di aiuti per i suoi più bisognosi assistiti presso amici e benefattori d'Italia.

La sua figura dimessa e semplice gli procurava affettuose simpatie nel paziente e fervido ministero. Già dal 1963 la salute prese a dargli qualche pensiero, ma a Napoli venne rassicurato dai medici e riprese il suo lavoro sino al 1990, quando, consigliato di riposarsi in patria, fu prima a Ercolano e poi in Paternò (Catania) e a Palermo sul Monte Pellegrino.

La sua vita si è conchiusa all'ombra della Vergina SS.ma Incoronata, presso il suo artistico, frequentatissimo Santuario, dove ha speso le ultime energie sacerdotali, in sofferenza e preghiera, per il Papa, la Chiesa, la sua amatissima Congregazione, per tutte le anime, nel ricordo dolce e affettuoso del nostro Padre fondatore, di Don Sterpi e degli altri eletti Figli della Divina Provvidenza che lo avevano avviato, in anni lontani, con la parola e l'esempio, al santo ministero delle anime.

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