Martedì 26 agosto 2025, presso il Santuario di “Notre Dame de la Garde” a Bonoua, in Costa d’Avorio, si è tenuta una fervente celebrazione eucaristica alle ore 8:00 in omaggio a Don Angelo Primo Girolami, scomparso domenica 24 agosto 2025 a Genova, dove si trovava dal 2023 per motivi di salute.
In comunione con i confratelli riuniti a Genova per il funerale, questa Messa ha riunito un gran numero di religiosi, fedeli e persone care, accorsi per esprimere il loro profondo affetto e gratitudine a quest'uomo di Dio, uno dei primi missionari della Provincia "Nostra Signora d'Africa".
Missionario in Africa dal 1979, Don Angelo ha lasciato il segno in diverse generazioni con la sua gentilezza, semplicità e umiltà evangelica. Tutta la sua vita è stata un dono, un'offerta silenziosa e fedele al servizio di Cristo e dei più piccoli, nello spirito di Don Orione.
La Messa, presieduta da p. Basile AKA, Direttore della Provincia “Notre Dame d’Afrique”, è stata piena di emozione. Nell'omelia, ha opportunamente reso omaggio alla memoria di un padre devoto, dal cuore dolce e generoso, che ha incarnato l'amore di Cristo nella sua vita quotidiana. “Don Angelo, ha ricordato, ha reso la sua vita utile – una vita donata – per Gesù Cristo e per la missione in Africa”.
In segno di gratitudine e ricordo, un programma di tributo sarà organizzato prossimamente in Costa d’Avorio, in accordo con il Vescovo di Grand-Bassam Mons. Raymond Ahoua, presso la Parrocchia di Saint Pierre Claver a Bonoua, presso il Santuario di “Notre Dame de la Garde” a Bonoua e, eventualmente, ad Anyama, in accordo con i vari parroci.
A Genova (Italia), il rito funebre presieduto da padre Pierre Kouassi, Consigliere generale, ha riunito una folla commossa: confratelli, parenti, amici, laici e persone care si sono riunite per rendere l'ultimo saluto a Don Angelo. L'emozione era palpabile, a testimonianza della stima e dell'amore che tutti provavano per questo religioso dal cuore semplice e dalla fede salda.
Nell’omelia il direttore generale, p. Tarcisio Vieira, ha ricordato don Girolami facendo riferimento alla Liturgia del giorno, con le parole di san Paolo: “Siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari”. «Parole con le quali Paolo ha interpretato la sua vita da missionario – ha detto p. Vieira - ricche di significato e adatte a interpretare la vita di missionario orionino di Don Angelo Girolami, che ha vissuto e servito donando sé stesso per il bene degli altri, proprio come una madre per i suoi figli».
«Don Angelo ha vissuto il Vangelo in un modo così profondo da diventare un esempio vivente. La sua vita da missionario è diventata essa stessa un messaggio. La sua vita, donata per il Vangelo, continuerà a parlare. Il popolo della missione - ha aggiunto p. Vieira - è diventato a lui caro. La missione genera una famiglia spirituale, un legame basato sull'affetto e sulla comunione in Cristo, ne sono un esempio queste sue parole: “Più gli anni passano e più mi sento affezionato a questa gente, e non solo perché ne ho scoperto i loro grandi valori umani. Infatti, anch’io vedo i loro mali e le loro miserie, forse più ancora di quelli che vi passano solo qualche giorno o qualche mese e poi si sentono capaci e autorizzati a dire ‘la verità’. Ma ora, che mi sento della famiglia, mi fa male vedere sempre le ‘nostre miserie’ sulla piazza. Mi fa male, come se vedessi pubblicate sui giornali le miserie di mio padre, di mia madre o di mio fratello. È un sentimento di pudore quello che mi ha preso. Ecco la parola giusta: il pudore. Questo pudore non mi impedisce di vedere la realtà, ma mi fa parlare e scrivere di meno, mentre mi spinge a donare sempre di più le mie capacità e la mia vita, perché qualcosa cambi veramente in meglio”».
La sepoltura avverrà oggi 27 agosto, a Tortona, nella cripta del santuario della Madonna della Guardia, accanto a Don Aldo Viti, altro grande missionario della nostra Provincia.
Che il Signore accolga il suo fedele servitore nella pace e nella luce del suo Regno. Padre Angelo rimanga per noi un esempio di fedeltà missionaria, un seme gettato nella terra, che porterà frutto per noi e per le generazioni future.
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