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Ricordiamo Sac. BERNARDI Pietro

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 4 Gennaio 2009
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura: Tetti Dronero (CN)

Sac. Pietro BERNARDI, nato a San Giuliano di Roccabruna (Cuneo) il 12 dicembre 1920. Deceduto il 4 gennaio 2009 nel Piccolo Cottolengo di Castagna (Gevova), a 88 anni d’età, 69 di Professione religiosa e 59 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia di “San Benedetto” (Genova - Italia).


Da Atti e Comunicazione n. 63 2009

Era nato il 12 dicembre 1920 a San Giuliano di Roccabruna, nella Val Maira (Cuneo), sesto di undici figli dei coniugi Giovanni Battista e Margherita Giorsetti. Fu battezzato quattro giorni dopo e cresimato il 7 luglio 1932 a Dronero. Il Priore di Tetti Dronero, che vedeva nel piccolo Pietro la stoffa della vocazione, s'adoperò per farlo accogliere nella Congregazione di Don Orione, collaborando anche economicamente, viste le ristrettezze della famiglia. Fu ricevuto a Tortona da Don Sterpi, il 9 dicembre 1935, iniziando subito il ginnasio, compiuto tra Tortona, Milano e Montebello ('35-'38). Dal Padre fondatore ebbe l'abito religioso il 28 agosto '37 A Villa Moffa di Bra (Cuneo) fece il noviziato ed emise i primi voti religiosi nelle mani dello stesso Don Orione, il 15 agosto 1939.

Dopo il biennio liceale, rimase a Villa Moffa fino al '44 come tirocinante e assistente dei novizi. Conseguita la maturità classica a Vigevano, fece il primo anno di teologia come sfollato a Rosano di Casalnoceto e gli altri al "Brignole-Sale" di Genova ('44-'49), Professando in perpetuo l'11 ottobre 1948 a Genova, ricevette il Diaconato il 24 settembre '49 e il 17 dicembre dello stesso anno fu ordinato sacerdote, sempre a Genova. Il IV voto di fedeltà al Papa lo emise a Tortona il 29 agosto 1992.

Da una relazione dei formatori fu definito: "Buono in tutto, condotta, pietà studio; pio, molto retto e di forte volontà". Nel suo lungo apostolato sacerdotale, Don Pietro rispecchiò e visse in sé il ricordo del Fondatore: "Severo, ma buono e amabile". "Non aveva altro a cuore che il servizio ai poveri, alla congregazione, la fedeltà pratica a Don Orione che ricordava e stimava come un Santo, e ciò, soprattutto, con l'attenzione alle persone." Ricorda un confratello: "Tutti quelli che lo hanno incontrato per i più disparati motivi gli sono rimasti riconoscenti perché, come Don Orione, ha fatto ritrovare la capacità di fare del bene, di riscoprire la dote innata in ogni essere di saper venire fuori dalle difficoltà senza piegare a destra e a sinistra."

La Liguria, e in particolare Genova, fu il suo campo di lavoro verso la meta della santità e carità orionina. Dopo l'ordinazione fu a Sanremo, assistente ('49-'56); direttore a Genova Camaldoli ('56-'61). Dopo un triennio di cure per la salute molto provata a Borgonovo (Piacenza) e Selargius (Cagliari), come confessore, tornò a Genova Castagna, direttore del Piccolo Cottolengo fino al '69 Per quattro anni aiutò a Sassello, Genova Teglia e Castagna. Dal '73 al '79 fu direttore al Paverano e consigliere provinciale; dal '79 ali'82 e dal '91 al '97 economo provinciale. Dal '84 al '89 e dal '94 al '99 diresse il Piccolo Cottolengo di Genova Castagna, aiutò poi in economato e al Paverano fino al 2003, attento sempre al bene spirituale e materiale di quanti avvicinava nel suo servizio quotidiano.

Dal 2004 risiedeva nella comunità di Genova Castagna dove, oltre all'adeguata assistenza alla sua precaria salute, con l'aiuto e il sostegno dei confratelli ebbe modo di attendere raccolto e vigilante nella preghiera la chiamata del Signore, fiducioso di ricevere il premio per il servizio ai poveri da lui sempre considerati tesori della Chiesa.

I funerali si sono svolti il 7 gennaio a Castagna e al Paverano, presenti molti delle varie case di Genova. Il giorno seguente, la salma ha proseguito per Tetti Dronero dove è stata tumulata nel cimitero locale, accanto ai genitori, nella tomba di famiglia.


Dal ricordo di Don Flavio Peloso, direttore generale:

Tornando dal Cile, mi raggiunge la notizia della morte del nostro caro Don Pietro Bernardi, avvenuta a notte avanzata del 4 gennaio. Avevo potuto fargli visita poco prima di Natale e dirgli parole di conforto e di riconoscenza per il tanto bene fatto durante la sua vita in Congregazione. Annuiva e fece il suo bel segno della croce al momento della benedizione.
Aveva ricevuto l’abito sacerdotale da Don Orione, il 28 agosto 1937, e davanti a lui fece la sua Prima Professione il 13 agosto 1939. “Don Orione ci predicò la seconda parte degli esercizi in preparazione ai voti, ricordò in seguito Don Bernardi. Erano prediche quelle, piene di entusiasmo e fervore! Passarono gli anni, ma quelle meditazioni mi rimasero ben impresse nell’anima e nel cuore. Ed anche la sua figura rimase in me ben definita, come quella di un padre severo, a volte, ma buono e amabile”. Credo che il documento di consacrazione al Signore, firmato da Don Orione, sia il titolo di presentazione più autorevole giungendo alla porta del Cielo.Come lasciò scritto in un recente questionario biografico, Don Pietro Bernardi ha passato la sua vita “quasi esclusivamente nei Piccoli Cottolengo”. Di fatto, dopo i primi anni quale assistente dei novizi (1941-1944), fu soprattutto nei Piccoli Cottolengo di Sanremo, di Genova-Camaldoli, di Genova-Castagna e di Genova-Paverano; in diverse riprese, svolse anche il compito di consigliere ed economo provinciale. Personalmente lo ricordo come un Confratello pienamente identificato con Don Orione, con il suo Carisma, con la sua Congregazione. Schivo e austero, ma amabile e attento alle persone, Don Bernardi non aveva altro a cuore che il servizio ai poveri, il bene della Congregazione, la fedeltà pratica a Don Orione che ricordava e stimava come un bene prezioso per tutti, un Santo.


Amici di Don Orione, mensile Piccolo Cottolengo di Genova, marzo 2009 (vedi allegato)

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