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Ricordiamo Sac. FROSI Albino

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 29 Giugno 1985
Luogo del decesso: Milano
Luogo di sepoltura:

Sac. FROSI Albino, da S. Martino in Beliseto (Cremona), morto a Milano nel 1985, a 73 anni di età, 55 di Professione e 46 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", Agosto - Ottobre 1985

Don   ALBINO   FROSI
da San Martino in  Beliseto (Cremona), morto a Milano il  29 giugno 1985, a 74 anni di età, 56 di professione e 47 di sacerdozio. Sepolto a Milano nel Cimitero Maggiore Musocco, è stato riesumato il 3.2.2000 e trasferito ad ANNICCO (Cremona).

Era nato a San Martino in Beliseto di Cremona il 14 ottobre 1911. Fu accolto a Tortona dallo stesso Padre Fondatore nell'autunno del 1927: uno dei tanti frutti della provvidenziale «questua delle vocazioni» diffusa da Don Orione con un'efficace circolare ai parroci d'Italia. Veniva già dal seminario vescovile di Cremona. A Tortona completò il corso ginnasiale e quello liceale, prestando anche la sua opera di assistente ai giovani aspiranti raccolti nel seminario esistente allora vicino al Santuario della Madonna della Guardia. La teologia la frequentò a Venezia, presso il seminario patriarcale. Venne ordinato sacerdote a Tortona il 17 dicembre 1938 da Mons. Egisto Melchiori.

Da allora la sua attività sacerdotale e caritativa non ebbe soste. La Provvidenza dispose che al Piccolo Cottolengo di Milano avesse il suo inizio ed anche il suo termine. Non furono poche le case della Congregazione che lo ebbero animatore nel bene, e le principali sono: il Piccolo Cottolengo di Milano, il seminario di Voghera, la chiesa di Ognissanti a Roma, il Piccolo Cottolengo di Sanremo, l'Istituto di Magreta (Modena) e quello di Pitigliano (Grosseto), il Paverano di Genova, il Piccolo Cottolengo di Seregno, l'ospedale civile di Novi Ligure, e negli ultimi anni come cappellano della Casa di riposo per anziani di Melegnano. Dal Natale 1984 ritornò nella nostra casa di Milano per una grave forma di male che da più anni lo faceva tanto soffrire, ove si rese ancora utile con tanta delicatezza verso le bambine più bisognose e per la sua disponibilità.

La sua memoria è cara e benedetta, per essere stato ovunque il consolatorc dei sofferenti, insegnando sempre ad aver fiducia nel buon Dio. La sua anima si è unita alla numerosa schiera dei nostri Confratelli che lassù pregano per noi presso il Signore e vicino alla Madonna della Divina Provvidenza.


Da “Don Orione”, n. 8 1989, p. 31

Sac. FROSI ALBINO, passato al Signore presso il Piccolo Cottolengo di Milano il29.6.1985, a 74 anni di età, 56 di professione religiosa e 47 di sacerdozio.

Da alcuni mesi era tornato al Piccolo Cottolengo Milanese, già campo di proficuo lavoro per lui negli anni 1968- 1975, dopo i quali aveva preso servizio di cappellano, durante una decina d'anni, nella Casa di riposo San Giuseppe di Melegnano (Milano). Cremonese di nascita, essendo nato in San Martino in Beliseto il 4 ottobre 1911, venne accolto nella Casa Madre di Tortona dal Beato Don Orione e dal Servo di Dio Don Sterpi, al quale fu particolarmente caro ed affezionato: era il 26 ottobre 1927. Al Camerini Rossi di Padova completò il ginnasio, già iniziato nel seminario di Cremona, e fece la vestizione per le mani di Don Orione nella festa della Guardia 1929, dopo essere passato a Villa Moffa per il noviziato (1928- 29), sotto la guida di Don Cremaschi, professando 1'8.12.1929. Tornato a Tortona fece il liceo, con il compito anche di assistente a San Bernardino, nella schiera dei "carissimi" che faticavano per la costruzione del santuario della Madonna della Guardia. Pronunciati i voti perpetui l'8 settembre 1933 a Montebello della Battaglia, compì gli studi di teologia presso il Seminario di Tortona, ricevendo il 27.6.1935 la sacra tonsura, e completando i sacri Ordini con il Sacerdozio, per mano del Vescovo Mons. Melchiori, il 17.12.1938 nel duomo di Tortona. Ricoperse diversi incarichi e in diverse istituzioni della Congregazione. Fu destinato al Piccolo Cottolengo di Milano (1939-40), a Magreta e a Voghera, nel seminano Missioni (1940-43), al Piccolo Cottolengo di Napoli e alla parrocchia di Ognissanti in Roma (1943-1948), al Piccolo Gottolengo di Sanremo (1949-1955), al probandato di Pitigliano come direttore (1955-1958), al Piccolo Cottotengo-Paverano di Genova (1958-1960); dopo una breve parentesi ad Arnesano, fu direttore al Piccolo Gottolengo di Seregno (1960-1968) e, in· fine, a quello di Milano (1969- 1975), per passare poi alla Casa di riposo di Melegnano. Di indole sensibile e attenta in tutte te sue mansioni, egli amava ricordare soprattutto gli anni felici della sua preparazione religiosa, sacerdotale, rallegrati dalla presenza del Fondatore, di Don Sterpi e dei primi più anziani Figli dell'Opera. Ebbe anche motto a soffrire, ma gli esempi e gli insegnamenti dei nostri Padri lo sorressero e consolarono sempre. Amò intensamente la Congregazione. Il Santuario della Madonna della Guardia tornava spesso alla sua mente: e riandava al fervoroso lavoro, suo e dei suoi compagni "carissimi", durante gli anni della erezione: si commuoveva ricordando che Don Orione e Don Sterpi «quasi un privilegio e atto di bontà e stima», vollero che egli celebrasse la sua prima Messa lassù davanti alla Statua della Vergine della Guardia.

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