Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. PELLANDA Pietro

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 14 Aprile 1992
Luogo del decesso: Trebaseleghe (Padova)
Luogo di sepoltura: Cimitero di Cartigliano (VI)

Sac. PELLANDA Pietro, da Cartigliano (Vicenza), morto a Trebaseleghe (Padova) nel 1992, a 81 anni di età, 51 di Professione e 39 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale",  Maggio - Giugno 1992

Sac. Pietro PELLANDA
da Cartigliano (Vicenza), passato al Signore in Trebaseleghe (Padova) il 14 aprile 1992, a 82 anni di età, 52 di professione religiosa e 40 di sacerdozio. Riposa a Cartigliano (VI)

Originario da famiglia ricca di figliuoli e di schietto sentire religioso, conobbe la Congregazione mentre si trovava a Roma, autista in Vaticano, e abbracciò la propria vocazione con la consapevolezza che gli derivava dagli anni e dalla serietà del temperamento. Era nato il 4 maggio 1910 ed entrò nella Piccola Opera il 13 luglio 1938, accolto nell'Istituto SS. Salvatore di via Sette Sale in Roma, dove ebbe la grazia - che egli definiva "grandissima" - di conoscere il Beato fondatore, mentre faceva un po' da portinaio.

L'anno successivo venne subito destinato al noviziato (1939-40) a Villa Moffa, vi vestì l'abito sacro la festa dell'Immacolata e pronunciò i suoi Voti religiosi il 7 settembre 1940. Ebbe la costanza di compiere regolarmente i suoi studi ginnasiali (tra Villa Moffa e a Villa San Biagio in Fano), liceali (1946-48) in seminario di Tortona e la teologia sempre nel seminario di Tortona (1948-52).

Pronunciata la professione perpetua nel Santuario di Tortona l'11 ottobre 1948 venne ordinato sacerdote in duomo il 29 giugno 1952. La sua preparazione fu tutto un tirocinio di santa fatica, offerta con filiale devozione al Servo di Dio Don Sterpi, quale autista della Casa Madre, meccanico e tutto fare. Riflessivo, pacato, generoso diede tutto se stesso all'obbedienza con spirito di sacrificio e grande senso pratico, utilissimo in quegli anni di tanto bisogno per la giovane Congregazione sia in Italia che all'estero.

Il 30 giugno 1953 parti per le nostre missioni del Brasile, dove trascorse tutto il resto della sua vita, amalgamandosi ai costumi e alla lingua, con dedizione affettuosa e solerte. Dopo un triennio a Rio de Janeiro (1953-55), passò a Sideropolis, già Nuova Belluno; svolgendovi lodevolmente la mansione di parroco, si adoperò per la costruzione della Scuola apostolica San Pio X, poi fu ancora parroco a San Paulo(196l-64), direttore a Belo Horizonte (1964-67) e Blumenau (1967-1971), parroco a Ibarama (R.S.) (1971- 75), vicario parrocchiale in Paraiba do Sul (1975-82), economo e vicario parrocchiale a Sideropolis(1978- 1988). Tornato in Italia dopo 34 anni di Brasile, per ragioni di salute Don Pietro si affidò alla divina bontà, accettando con serenità e costante preghiera la chiamata del Signore, rievocando gli anni fervidi della sua vocazione tardiva, quando, tra i "carissimi", simboleggiò un poco la volontà tenace della riuscita a gloria del Signore e a consolazione dell'amata Piccola Opera. Il suo esempio vi attirò anche il fratello Don Antonio e le Sorelle Suor M.Giacinta e Suor M.Elena, impegnate in servizio religioso all'estero in Istituti dell'Opera. Il 24.3.1950 pronunciò il giuramento circa la povertà e il 12.3.1980 quello di fedeltà al Papa.

"Sono felice lasciò scritto - di aver destinato la mia vita all'unico e più grande Amore, Gesù Cristo, alla causa dei poveri e delle vocazioni sacerdotali e religiose. Felice di essermi sforzato di diventare un figlio devoto di Maria Santissima e del beato fondatore Don Luigi Orione.