La famiglia orionina in India si arricchisce di una nuova presenza: dopo Bengaluru (2002), Kollam (2009), Vangalapalli (2017) e Gauribidanur (2020), siamo ora presenti anche a Jamshedpur, nel nordest del Paese. È un passo significativo, che conferma la vitalità del carisma di Don Orione in una terra in continua crescita.
Grazie alla generosità di una benefattrice, un edificio di proprietà della diocesi – precedentemente abitato dalle Suore Benedettine – è stato affidato alla nostra Congregazione per avviare questa nuova missione. Situata in un quartiere popolare, la casa dispone di una cappella che già vede la partecipazione di circa 25 persone ogni mattina alla Messa delle ore 6, con un’affluenza ancor maggiore nelle celebrazioni domenicali. Tra i servizi ereditati vi è anche la produzione delle ostie per l’intera diocesi.
La celebrazione ufficiale di apertura si è svolta sabato 26 aprile, con la presenza del Direttore Generale, P. Tarcisio Vieira, e del Superiore Delegato, P. Arul Dhas. A causa di una Messa speciale celebrata in onore di Papa Francesco, l'orario della nostra celebrazione è stato posticipato al pomeriggio, impedendo purtroppo la presenza del Vescovo, Mons. Telesphore Bilung, SVD. La Messa è stata dunque presieduta dal Vicario Generale della diocesi, padre Alwin, in un clima di grande gioia e partecipazione. Diversi sacerdoti diocesani hanno voluto essere presenti per dare il loro caloroso benvenuto ai nostri religiosi, sottolineando lo spirito di comunione che anima questa Chiesa locale.
La nuova comunità è composta da: Sac. Arvind XAXA; Sac. Rimish PANNA; e dal Chierico tirocinante Mohan SOBHASUNDAR.
Il Consiglio di Delegazione ha avuto un ruolo decisivo nel dare inizio a questa nuova fondazione. Non è il frutto dell’intervento di missionari stranieri, ma l’espressione di un discernimento maturo e di un’iniziativa nata dal cuore stesso della presenza orionina in India. Jamshedpur è, così, la prima comunità orionina fondata interamente dai nostri religiosi indiani, guidati dalla mano sicura della Divina Provvidenza.
La celebrazione di apertura è stata arricchita da momenti intensi e significativi: la benedizione dei sacerdoti prima della processione di ingresso, la viva partecipazione del popolo di Dio e il ballo tradizionale locale che ha suggellato la festa in un linguaggio universale di accoglienza e di gioia.
La Diocesi di Jamshedpur, creata nel 1962 e posta sotto la protezione di San Giuseppe Lavoratore, conta circa 11 milioni di abitanti, dei quali circa 70.000 sono cattolici. Le lingue parlate sono diverse – inglese, hindi, santhali, ho, bengali, mundari – ma nella nostra zona la lingua più richiesta è l'hindi, necessaria per il pieno inserimento nella vita pastorale. La diocesi è suddivisa in 38 parrocchie e 2 quasi-parrocchie; è ricca della presenza di 12 Congregazioni maschili, con una storia fortemente segnata dall'opera missionaria dei Gesuiti, tuttora presenti in buon numero.
"Urge partire!" ripeteva con forza San Luigi Orione.
Nel suo nome, e sulle orme dell’esortazione missionaria di Papa Francesco, ci siamo messi in cammino: abbiamo celebrato il nostro nuovo inizio a Jamshedpur proprio nel giorno in cui la Chiesa celebrava i funerali del Santo Padre, il quale non ha mai smesso di invitarci a uscire verso le periferie, a osare nuove frontiere, a servire con il cuore aperto.
Con umiltà e speranza, affidiamo alla Divina Provvidenza questo piccolo seme, certi che darà frutti di carità, di fede e di speranza per la Chiesa e per i più piccoli.
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