Data del decesso: 12 Aprile 1980
Luogo del decesso: S. Sebastiano Curone (Alessandria)
Luogo di sepoltura:
Fr. CAVALLO Giuseppe, da Centallo (Cuneo), morto a S. Sebastiano Curone (Alessandria) nel 1980, a 64 anni di età e 31 di Professione.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", n. 2 aprile - luglio 1980:
Coad. Giuseppe Cavallo
da Centallo (Cuneo), morto a San Sebastiano Curone (Alessandria) il 12 aprile 1980, a 65 anni di età e 32 di professione.
Era nato a Centallo di Cuneo il 7 agosto 1915. Entrò in Congregazione ove pure aveva una sorella religiosa Sr M. Plautilla, già adulto e sperimentato nella vita. Nel 1939 era stato Guardia di Finanza e aveva fatto la guerra fino al 1943.
Fece il suo noviziato a Villa Moffa nel 1947 - 48 sotto la guida di Don Cavaliere. Umilissimo e pieno di spirito di sacrificio fu destinato prima all'Istituto di Lopagno di Tesserete in Svizzera per assistere i ragazzi minorati, poi a Sassello, Campocroce e Sordevolo e finalmente per parecchi anni a l' «Istituto San Giuseppe» di San Sebastiano Curone, come infermiere e assistente dei vecchietti.
L'aspetto costantemente dimesso e tendente a nascondersi davanti agli uomini, racchiudeva davvero una vita interiore di intensità non comune. Non si possono escludere nella sua vita autentiche grazie di ordine mistico, come da sue confidenze trapelò nella visita canonica.
Ma preferiamo in luogo di un elogio che potrebbe pensarsi sempre di convenienza o di valore personale, render pubblica la bellissima, anche se semplice domanda di professione perpetua che, per chi ha familiarità con le cose di Dio, pare tanto rivelatrice.
« Amatissimo Padre,
Il sottoscritto Cavallo Giuseppe, Coadiutore, professo da tre anni, desideroso di porre tutta la sua esistenza terrena a totale servizio di Dio nella persona dei più poveri e più bisognosi, secondo le sante Regole della nostra cara Congregazione, chiede di essere ammesso alla Professione perpetua.
Fiducioso in Dio e nella Sua bontà, fin d'ora La ringrazio vivamente mentre con i più sinceri sensi di deferenza, chiedo la S. Benedizione ».
Parole sublimi di alto senso caritativo animato dalla Fede che il pio fratello seppe mirabilmente tradurre in costante testimonianza di vita vissuta.
Alcuni anni or sono era rimasto vittima di un pauroso incidente stradale che lo aveva ridotto in fin di vita. Parzialmente ripreso era però rimasto fisicamente minorato senza per questo per nulla risparmiarsi nel lavoro per i Poveri, finché il Signore lo chiamò a Sé il 12 aprile 1980.