Data del decesso: 4 Aprile 1996
Luogo del decesso: Genova Camaldoli
Luogo di sepoltura:
Agg. RENZINI Alfredo, da Onferno (Forlì), morto a Genova Camaldoli nel 1996, a 89 anni di età.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", Gennaio - Aprile 1996
Aggregato ALFREDO RENZINI
da Onferno (Forlì), passato al Signore in Genova Camaldoli il 4 aprile 1996, a 89 anni di età:
Si è conclusa nel bacio del Signore la singolare vicenda di quest'anima che perseguì ideali mai raggiunti, pur tenacemente mantenendosi fedele a quelli di Don Orione, dal quale, insieme a Don Sterpi e agli altri Superiori e Confratelli, ebbe molti attestati di affetto e di stima.
Nato il 15 marzo 1907, venne accolto in Tortona dallo stesso Beato Fondatore nel dicembre 1925: proveniva dal Convento francescano di Forano di Appignano dove aveva fatto ginnasio e liceo. Don Orione gli vestì l'abito sacro, davanti al devoto Crocifisso in sua camera, ed egli emise i voti già fatti tra i Francescani.
Iniziò gli studi teologici a Venezia, dove lo accompagnò Don Sterpi, e donde passò assistente al "Camerini Rossi" di Padova.
Il 12 settembre 1927 Don Pensa gli fece la vestizione di regola, presente Don Sterpi. Poi fu assegnato assistente dei probandi a Campocroce, lavorò in Ognissanti a Roma (1928-29), a San Rocco di Alessandria, finché fu mandato ad insegnare ai fanciulli armeni a Rodi (1930-34). Cominciarono poi disagi e sofferenze per la salute e per il suo pur bene animato ma insoddisfatto temperamento, mentre i superiori tardavano, a suo giudizio, la sua ammissione agli ordini sacri. Così passò di nuovo, nel 1935, ai Francescani: il 22 giugno 1936 ricevette in Città di Castello la tonsura e gli ordini minori. Le vicende prebelliche e belliche lo persuasero poi di ritirarsi tra i Cistercensi alle Frattocchie di Roma, dove professò nell'aprile 1941.
Coinvolto, però, suo malgrado, in episodi dolorosi e costretto all'ospedale per un bombardamento, fu internato: liberato, tornò nella sua diocesi di origine, incorporandosi nelle opere diocesane e a San Leo come Vicerettore dell'Istituto Artigianelli di Don Conti..
Nel 1952 tornò nella Piccola Opera, bramoso di diventare sacerdote, ma psicologicamente scosso. Dal Santuario dell'Incoronata di Foggia domandò di partire per il Cile (25 febbraio 1954). Tornato in Italia per salute nel 1959, fu a Spezzano Albanese e a Sulmona (1963-67), accusando sempre più stanchezza fisica, ma, ormai rassegnato, adoperandosi per il meglio delle sue possibilità.
Nel 1968, al Paverano di Genova e, successivamente, a Camaldoli, si offerse particolarmente ad assistere i malati e, in special modo, a rendersi utile ai sacerdoti anziani e bisognosi, con sentimento sempre devoto e cuore riconoscentissimo alla Congregazione, e soprattutto al Beato Fondatore e a Don Sterpi.