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Ricordiamo Sac. SCIPIONI Giovanni

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 2 Agosto 1978
Luogo del decesso: Roma
Luogo di sepoltura:

Sac. SCIPIONI Giovanni, da Farnese (Viterbo), morto a Roma nel 1978, a 56 anni di età, 37 di Professione e 28 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", luglio - settembre 1978

Sac Giovanni Scipioni

    da Farnese (Viterbo),  morto a Roma  il 2 agosto 1978,  a 56 anni di età,  38 di  professione e 28 di   sacerdozio.

Presentato a Don Orione dalla stessa mamma, era stato accolto giovanissimo a Roma - Montemario. Aveva emesso i voti perpetui nel 1948 ed era diventato sacerdote nel 1950, insieme a 38 altri confratelli nella indimenticabile Ordinazione dell'anno santo, al Santuario della Guardia di Tortona. Nella sua prima Messa aveva detto al Signore che intendeva consacrare la sua vita a conforto degli orfani (aveva perduto il papa nella fanciullezza) e dei ragazzi più bisognosi.

Fu fedele alla sua promessa, lieto di prodigarsi in Argentina dal 1950 al 1959 (Buenos Aires e Mar del Plata), poi in Uruguay (a Montevideo e nella parrocchia di Soca dal 1960 al '71) e finalmente in Spagna, dove ha coronato il suo umile «servizio» a bene dei ragazzi sub normali di Posada de Llanes, nelle Asturie, felice di vivere in mezzo a creature particolarmente bisognose, cui sapeva donare col suo buon cuore la soddisfazione di un'arte, specie nei laboratori di ceramica e legatoria.

Mite e paziente, si era ovunque cattivata la benevolenza di tutti, in particolare nella vasta e non facile parrocchia di Soca (Uruguay), riconquistando una intera popolazione con la sua semplicità e povertà e le tante iniziative di bene.

In Spagna, poi, aveva saputo conquistarsi il cuore dei ragazzetti di Posada, tanto riconoscenti perché avevano capito che stava molto volentieri con loro e viveva per loro.

Se aveva una pena era quella di  intuire che non tutti i confratelli in Italia e fuori - sapevano apprezzare la bellezza dell'ideale orionino, particolarmente dell'apostolato tra i piccoli,  i poveri e i minorati, tesoro della Chiesa di Dìo.

A fine luglio era venuto a Roma per rivedere la mamma anziana cui era affezionatissimo e la buona sorella Maddalena. Un fulmineo infarto lo stroncava nelle prime ore del 2 agosto, festa della Madonna degli Angeli. Da tempo non stava bene, ma non aveva voluto arrendersi per poter «servire» fino alla fine i suoi cari ragazzi, come aveva promesso il giorno della sua Ordinazione.


Don Ignzio Terzi, in "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", luglio - settembre 1978, p. 38:

Improvvisamente a Roma è mancato don Giovanni Scipioni: mi aveva sempre colpito, fin dai tempi 'del comune noviziato, per la sua semplicità e umiltà. Ma ho poi constatato in lui un altissimo senso di carità realizzato così bene in un servizio silenzioso e infaticabile per i minorati.

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