Data del decesso: 31 Luglio 1966
Luogo del decesso: Tocantinópolis (Brasile)
Luogo di sepoltura:
Fr. MASSARDI Pietro, da Nuvolento (Brescia), morto a Tocantinópolis (Brasile) nel 1966, a 22 anni di età e 4 di Professione.
Don Giuseppe Zambarbieri, in “Atti e Comunicazioni della Curia Generale”, Luglio – Ottobre 1966, p. 204 -206
In morte del Fralel Coadiutore Pietro Massardi perito nel Tocantins (Missione del Goiàs)
Tocantìnopolis, 2 agosto 1966
Carissimo Don Parodi,
la pace del Signore/.... Sono arrivato sul mezzogiorno a Tocantinopolis e mi attendeva una notizia tanto dolorosa: il caro Fratei Coadiutore Massardi è morto tragicamente nel primo pomeriggio di Domenica, 31 luglio, annegato nel Tocantins. Mons. Cornelio e Don Alice erano costernati, e così D. Ladislao Campos, D. Pedro Lopez e D. Bruno Rafia, che ho trovato qui al mio arrivo. Ancora sotto l'impressione dei lutti che ci hanno colpito nella scorsa settimana, io sono rimasto come schiantato. Venivo qui con tento desiderio di rivedere il caro Pierino, in missione da neppure cinque mesi, e mi dicono che è scomparso nel fiume, come i compianti Don Adobati e Fratel Serra, agli inizi di questo tanto travagliato campo di lavoro.
Ho pensato immediatamente alla sua buona mamma — nella umile casetta di Nuvolento, dove sono stato tempo fa — al fratello, alle zie, al cugino, il nostro Ch. Mario Massardi, tutti tanto uniti come in una grande famiglia. Povera mamma, soprattutto, che aveva fatto un sacrificio enorme nel lasciarlo partire per la Missione, ed è stata sempre tanto generosa verso la Congregazione!
Pregherei tanto Lei, carissimo Don Parodi, o il buon Don Paragnin di andare a Nuvolento anche per me: quella madre lo merita. Potrà dare a voce qualche particolare della morte di Pierino. Era tanto contento e si era ormai ambientato bene. Si prodigava con entusiasmo e tutti erano soddisfatti di lui, a cominciar da Mons. Chizzini e Don Alice. Aiutava per l'assistenza ai Seminaristi, si prestava per molti lavori. Aveva appena finito di preparare la nuova cappella: aveva fatto il soffitto, aveva dato il bianco alle pareti, le vernici, ultimando proprio sabato sera. Domenica, dopo pranzo, come al solito, aveva portato a passeggio il gruppo dei Seminaristi, lungo il Tocantins. Era una mèta abituale, cara ai ragazzi. Ad un certo momento, è scivolato (forse anche per la vista assai corta) ed è precipitato in acqua, dove c'è uno strapiombo ed un gorgo pericoloso. Cerano due ragazzetti accanto a lui, gli altri Seminaristi (una quindicina fra tutti! si trovavano un poco più avanti. 1 due bambini, nella impossibilità di soccorrerlo, hanno dato l’allarme, ed è accorsa subito gente. Diversi volenterosi si sono tuffati, ma purtroppo invanamente. Il povero Pierino deve essere stato inghiottito da una specie di voragine che c'è in quel punto del fiume.
Fino ad oggi — a due giorni dalla sciagura — la salma non è stata ancora recuperata. Alla mamma, per pietà, converrà non dire questo. Tanto più che abbiamo speranza che ci possa essere restituita, se le acque l'avessero portata più in giù. Anche le salme di Don Adobati e del Coad. Serra vennero recuperate solo dopo due giorni. Ma c'è anche il pericolo che sia stata sbranata da qualche coccodrillo o da un serpentaccio enorme che è stato visto in quelle acque. Almeno potessimo riavere le spoglie del nostro caro Fratello per seppellirlo accanto ai nostri primi Missionari, nella Cappellina in riva al Tocantins.
Sono stato poco la a pregare sulle tombe dei carissimi Don Adobati, Don Luigi Bettiol, Coad. Serra e Coad. Renaudo. Una croce ricorda anche il caro Don Breviglieri, sepolto nel cimitero di Rio. È stata scavata una fossa per la salma di Pierino Massardi... Sono rimasto assorto in preghiera, col cuore gonfio, contemplando le immagini dei Confratelli, sulle varie croci, e la fossa in attesa. Quante memorie, particolarmente del buon Don Adobati, partito con animo generoso da Villa Moffa, rispondendo tra i primi all’appello per la Missione. Rivedevo Don Bettiol, col suo sorriso e quel gran cuore che lo aveva spinto in Albania, durante la guerra, e poi a prodigarsi tra gli orfanelli di Don Sterpi mentre attendeva allo studio presso il Teologico di Tortona e, con sacrificio senza numero, faceva da mamma e da papà a poveri ragazzi senza nessuno, in momenti di estrema indigenza come quelli dell'immediato dopo guerra. Ed era sempre contento, sempre capace di nascondere le sue pene, sempre pronto a donarsi per gli altri, con premure ed attenzioni squisite verso quei bambini tanto bisognosi. E poi, appena Sacerdote la sua domanda di essere destinato alla Missione: la improvvisa morte a Villa Motta del fratello Chierico: la sua rinnovata domanda per il Goiàs, pur in ore di tanto dolore per i suoi genitori. Pochi Confratelli ho conosciuto così buoni, così generosi, così santamente lieti nel loro donarsi per le anime.
E il compianto Pierino Massardi?... Fin da ragazzo, mi confidava la mamma, aveva nutrito in cuore la vocazione missionaria. Fatti i Voti, subito cominciò a chiedere di essere mandato nel Goiàs. Mi sembrava tanto giovane e lo vedevo anche fragile di salute. Ma insisteva. Ogni volta che andavo a Tortona e mi recavo al Santuario della Guardia per celebrare, mi accoglieva con tanto rispetto e contentezza, mi serviva la Messa ed approfittava sempre per ripetermi la sua richiesta: «Quando mi lascia andare in Missione?». Come non esaudire un'insistenza così generosa? Ricordo la sua gioia quando, anche per il patrocinio del caro Mons. Chizzini, gli dissi, sul finire del Concilio Ecumenico, che la sua domanda era accolta e sarebbe partito all'inizio del 1966. Venne in Brasile alla fine di febbraio: rimase a Rio pochi giorni per regolarizzare le sue cade, e ai primi di marzo era già a Tocantinopolis, a disposizione di Mons. Chizzini. Non sapeva una parola di portoghese e incontrò le sue difficoltà come tutti, ma non si perdette d'animo, pur trovandosi nell'assistenza ai Seminaristi senza comprenderli e senza essere compreso se non con vicendevoli interpretazioni. In pochissimo tempo si era ambientato, si stava rendendo prezioso in tanti lavori, e il Signore lo ha improvvisamente chiamato a Sè, appena
ventitreenne, mentre qui c'era estremo bisogno di personale...
Nel grande dolore del Vescovo e dei Confratelli c'è anche la desolazione perchè è venuta a mancare un'anima generosa che tanto prometteva per la nostra cara Missione. Che cosa posso dire a questi corri e tanfo provati nostri Fratelli? Partecipo alia loro sofferenza, che è anche quella delle nostre buone Suore, particolarmente vicine in questa gravissima ora. Li sostengo, li animo a speranza. La Provvidenza del Signore, che ha permesso questa sventura, non abbandonerà. Manderà qualche altro Confratello, Sacerdoti e Fratelli Coadiutori, a prendere il posto, ancora una volta, di chi è caduto.
Mentre chiederà preghiere a tutta la Congregazione, voglia, carissimo Don Parodi, far arrivare anche questo grido che è di sofferenza ed insieme di tanta fiducia, da parte dei nostri Missionari. Invocano aiuto e rimangono in attesa. — Oh, se almeno un Sacerdote, un Chierico e un fratello Coadiutore potessero venire al più presto! Quante benedizioni il Signore manderà alle provincia italiane che sapranno compiere questo generoso sacrifìcio.
Termino perchè devo andare per la Messa. Non ho potuto celebrare stamattina a Brasilia, e posso così offrire la S. Messa, fin da oggi, per il caro Pierino, nella Cappella nuova da lui preparata. Assisteranno i Confratelli e i Seminaristi. Pregheremo insieme anche per la mamma di Pierino, per i suoi familiari, per i Confratelli caduti in Missione, per i generosi che vorranno venire, per tutta la cara Congregazione... La S. Madonna ci consoli tutti e ci aiuti! Suo aff.mo
Sac. Giuseppe Zambarfaieri, F.D.P.
PS. — La cara salma è stata ritrovata stamattina 3 agosto, a circa 12 Km. da Tocantinopolis. La Madonna SS., esaudendo tante preghiere, ci ha ottenuto questo conforto. Oggi faremo la sepoltura, e si unirà la buona popolazione che ha tanto partecipato al nostro dolore. Anche le scuole elementari di Stato, lunedì, hanno sospeso le lezioni in segno di lutto e i bambini sono stati condotti in Cattedrale per preghiere di suffragio. Il caro Pierino ricambierà dal Cielo.