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25 Giugno 2025

Genova: Inaugurato il nuovo edificio della Casa accoglienza “L'Abbraccio di Don Orione”

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Situata tra il verde e il mare nel cuore delle Opere di Don Orione a Genova - Quezzi, la Casa “L’Abbraccio di Don Orione” offre un ambiente protetto e sereno per neonati in gravi criticità per problemi familiari, sociali ed economici, promuovendo un’accoglienza affettuosa e familiare ispirata ai valori cristiani. Nata dall’iniziativa di un gruppo di laici e delle Piccole Suore Missionarie della Carità, la struttura è attiva dal 2008 e accoglie neonati in attesa di adozione o reinserimento familiare. L’obiettivo è evitare lunghe ospedalizzazioni e garantire uno sviluppo armonioso, offrendo cure amorevoli e personalizzate grazie all’impegno di una comunità educativa e volontaria.

Per rispondere ai bisogni emergenti, l’associazione ha ampliato la propria offerta, passando da un’accoglienza per soli neonati (0–6 mesi) a quella per bambini fino a 6 anni, con accreditamento ufficiale. Tale evoluzione è nata dalla necessità di prolungare la permanenza in casi complessi: neonati non riconosciuti, sotto tutela per problematiche familiari o gravi difficoltà genitoriali.

Durante la pandemia, inoltre, si è evidenziato un ulteriore bisogno: accogliere bambini fino a 3 anni, anche in situazioni di emergenza, preservando i legami tra fratelli o intervenendo in casi di grave disagio incompatibili con altre strutture.

L’obiettivo resta sempre quello di garantire un ambiente protetto e amorevole, dove figure professionali esperte ed educatrici attente offrono supporto mirato. L'accoglienza si fonda su cure sanitarie e pedagogiche personalizzate, favorendo un percorso di crescita che conduca i piccoli verso una collocazione stabile, sia in famiglia naturale che adottiva.

Alla luce delle nuove esigenze, si è quindi resa necessaria la creazione di ulteriori spazi. Da qui è nato il progetto della ristrutturazione di un edificio esistente e la realizzazione di nuove aree, dando vita a un secondo polo destinato ai bambini oltre la fascia neonatale.

Il nuovo edifico è stato inaugurato lo scorso 23 giugno 2025 alla presenza di tanti amici, benefattori e volontari de “L’Abbraccio di Don Orione”, che sono stati accolti dal presidente dell’associazione prof.  Ezio Fulcheri e dagli altri soci fondatori e collaboratori, dalle Piccole Suore Missionarie della Carità con la Superiora generale Madre M. Alicja Kędziora e con Madre M. Mabel Spagnuolo, superiora della Provincia Mater Dei. La struttura è stata benedetta da p. Tarcisio Vieira, direttore generale dell’Opera Don Orione, che già nel 2016 aveva benedetto il primo mattone per la ristrutturazione del nuovo edificio.

«Questa associazione ha trovato impulso in un momento molto particolare rappresentato dalla canonizzazione di san Luigi Orione, da cui la denominazione “L’Abbraccio di Don Orione”» ha ricordato il prof. Fulcheri, precisando che «si tratta di una realtà che nasce dalla sinergica fusione di due momenti l’uno scientifico e l’altro carismatico. Questi due momenti non andranno mai disgiunti per preservare la forza di questa realtà; forza tecnico-scientifica, garantita dai tanti professionisti che offrono gratuitamente la loro opera, e forza carismatica-spirituale garantita dalle Piccole Suore Missionarie della carità».

«Oggi, come 17 anni fa, rivivo nel cuore le stesse emozioni e il ringraziamento alla Divina Provvidenza che sempre si prende cura dei più vulnerabili con tenerezza materna e con amore» ha poi affermato Madre Alicja rivolgendo un caloroso ringraziamento al prof. Ezio Fulcheri e la Sig.ra Titti Farina, all’associazione “L’Abbraccio di Don Orione” e a tutti i collaboratori, amici e benefattori della Casa. «Ringrazio anche la responsabile Sig.ra Daniela Mingozzi, insieme a tutti gli educatori, al personale e ai volontari che ogni giorno accompagnano la vita, il cammino e la costruzione di un futuro felice per i bambini che la Provvidenza li affida».

«Come Piccole Suore Missionarie della Carità – ha aggiunto la Madre generale - siamo veramente felici che questa nostra struttura possa continuare ancora oggi ad essere un segno concreto della carità del Cuore di Cristo, e possiamo così allargare le braccia della Congregazione nell’abbraccio tenero ai bambini, alle mamme, alle famiglie nel bisogno attraverso il servizio dell’Associazione e di tutti gli educatori che lo rendono possibile giorno dopo giorno. Siamo nell’anno giubilare, anno della speranza. Papa Leone XIV nel Messaggio per la IX Giornata Mondiale dei Poveri, il prossimo 16 novembre 2025, sottolinea come “tutti siamo chiamati a creare nuovi segni di speranza che testimoniano la carità cristiana” che è “la madre di tutte le virtù”. Questa casa è un eloquente segno di speranza!»

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