Data del decesso: 3 Dicembre 1960
Luogo del decesso: Tortona (Alessandria)
Luogo di sepoltura: Tortona, cripta Santuario Madonna della Guardia
Sac. PERDUCA Arturo da Corvino San Quirico (Pavia), morto a Tortona (Alessandria) nel 1960, a 85 anni di età, 36 di Professione e 62 di Sacerdozio. Fu direttore spirituale delle Piccole Suore Missionarie della Carità. È tumulato nella cripta del Santuario della Madonna della Guardia in Tortona.
Da "Atti e Comunicazini della Curia Generalizia", Ottobre - Dicembre 1960
Can. don Arturo Perduca
da Corvino San Quirico (Pavia), morto Tortona (Alessandria) il 3 dicembre 1960, a 85 anni di età, 36 di Professione e 62 di Sacerdozio. Fu direttore spirituale delle Piccole Suore Missionarie della Carità.
Figlio insigne della diocesi di San Marziano e della Piccola Opera della Divina Provvidenza, ha onorato Tortona e la Congregazione di Don Orione con oltre sessant'anni di sacerdozio vissuti in angelico splendore di pietà, di mitezza, di umiltà e di bontà.
Nato a Casa Castellini di Corvino S. Quirico (Pavia) il 26 maggio 1875, festa della Madonna di Caravaggio, fu subito consacrato a Maria SS.ma dalla buona sua mamma che doveva informarne l'animo al culto delle più elette virtù.
Alunno del Seminario di Tortona, vi conobbe e ammirò il chierico Luigi Orione; prefetto al seminario minore di Stazzano, vi strinse sana amicizia col chierico Carlo Sterpi.
Nel 1898 Mons. Bandi lo ordinava sacerdote, nominandolo cappellano all'ospedale di Tortona. Gli affidava quindi la direzione spirituale dei seminari, ufficio in cui doveva prodigarsi per oltre un quarantennio (prima a Stazzano e poi a Tortona) dando ai chierici il meglio della sua grande anima sacerdotale, così trasparente ed assorta in Dio, così fine e generosa.
Ebbe la reggenza di importanti parrocchie, venne chiesto a fa parte del Capitolo della Cattedrale, dal 1932 al 1935 fu Delegato Vescovile della Diocesi.
Affascinato dagli esempi del Servo di Dio Don Orione e dal programma di carità della nascente Congregazione, aveva intanto chiesto d'essere accolto tra i Figli della Divina Provvidenza: emise nel 1924 i primi Voti e fece nel 1929 la Professione perpetua. Continuava però a lavorare per la diocesi ed attendeva alla cura spirituale delle Piccole Suore Missionarie della Carità, compito di estrema delicatezza e fiducia che Don Orione gli aveva affidato già nel 1917 e cui si dedicò fino alla morte recandovi tutta la sua virtù di uomo di Dio, sempre pronto e attento, illuminato e paziente, prudentissimo.
Realizzando l'antico voto della mamma, innalzò (1938-39) con l'aiuto di Don Orione e di Don Sterpi, il monumentale santuario alla Madonna di Caravaggio a Fumo di Corvino S.Quirico e predispose un bell'asilo per i bimbi del paese natio, lieto che si potesse ricavare una devota cappellina proprio nella sua casa paterna.
Nel 1946 rinunziava al canonicato e si ritirava a San Bernardino di Tortona, quale rettore del Santuario della Madonna della Guardia, dedicandosi totalmente alle Suore di Don Orione, in piissima attesa della divina chiamata.
Una vita sacerdotale tutta candore, dolcezza e semplicità, gli cattivarono universale stima, fiducia, ammirazione, ne resero dolce il tramonto, serena e santa la morte nella novena dell'Immacolata, la sera del 3 dicembre 1960, primo sabato del mese.
Provvisoriamente tumulato nel cimitero di Tortona, attende di tornare quanto prima nella cripta del Santuario della Madonna della Guardia, «ad pedes Matris suae», accanto ai Servi di Dio Don Orione, Don Sterpi e Don Goggi.
Download documenti