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Ricordiamo Sac. MENEGUS Giovanni Battista

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 29 Novembre 1989
Luogo del decesso: Pontecurone (Alessandria)
Luogo di sepoltura:

Sac. MENEGUS Giovanni Battista, da San Vito di Cadore (Belluno), morto a Pontecurone (Alessandria) nel 1989, a 68 anni di età, 51 di Professione e 40 di Sacerdozio.


Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", settembre – dicembre 1989

SAC. MENEGUS GIOVANNI BATTISTA
da S. Vito di Cado re (Belluno), passato al Signore il 29 novembre 1989 nella Casa di Riposo don Orione di Pontecurone (Alessandria) a 68 anni di età, 51 di vita religiosa e 40 di sacerdozio.

Era una bella vocazione curata dal nostro don Attilio de Lorenzo, allora parroco a San Vito, dove Gio. Battista Menegus era nato il 1 febbraio 1921: don De Lorenzo lo battezzò, educandolo poi alla più sincera pietà e contribuendo a fargli nascere in cuore i germi della vocazione nella famiglia semplice che, con i genitori, comprendeva un altro fratello e due sorelle. Il 5 ottobre 1934 lasciano San Vito per entrare in Congregazione, don Attilio condusse con sé Giovanni Battista, regolarmente accettato da don Sterpi, che governava la Congregazione in assenza del fondatore allora in sud America.

Venne destinato a San Bernardino di Tortona, dove fece in un anno le due prime classi ginnasiali, che completò a Voghera e a Montebello (1934-37). Aveva fatta la vestizione nel santuario della Guardia la vigilia della festa della Guardia del 1935 e ora nel 1937-38 compiva il noviziato, con la prima professione religiosa a Villa Moffa, nelle mani del Beato Fondatore, e qui iniziò anche il liceo, completato poi a Tortona nel 1941

A Roma fece il suo tirocinio, insegnando ai fanciulli del San Filippo e vi iniziò la teologia (1944), terminata poi a Tortona (1945-48), ottenendo a Roma anche il diploma di abilitazione magistrale.

Pronunciò i voti perpetui a Tortona il 22 dic. 1945 e ricevette l'ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1949. Poi la sua vita si svolse principalmente tra i giovani, ai quali riusciva gradito il suo temperamento esuberante, aperto, ottimista nel bene. Lo troviamo così assistente nell'Istituto don Orione di Alessandria (1948-49), e (1953-59) tra gli Artigianelli di Venezia (1949-50), al Manin Orfanotrofio di Venezia (1952-53), direttore al Pensionato S. Antonio presso San Rocco in Alessandria (1968-73), all'Istituto Professionale di Mestre (1950 e 1973-75), alla Casa del giovane Operaio in Torino nel 1961-66, direttore delegato nella Casa di riposo di Fubine (Alessandria) (1977-1981) e direttore della Casa Madre in Tortona (1981-84). Ultimo campo di lavoro è stato per lui la Casa di Riposo di Pontecurone, paese nativo del Beato nostro Fondatore, dove ebbe l'incarico di economo; purtroppo palesò ben presto i sintomi del brutto male, che portò con la serenità delle anime forti. Apparentemente meno sensibile di quanto in realtà era, don Menegus amò intensamente la sua vocazione e la Piccola Opera: con generosa disponibilità all'aiuto verso tutti, seppe superare il proprio carattere di figlio della sua forte terra. Predilesse la predicazione; laborioso e di buone iniziative, fu anima di preghiera, anche se dovette subire periodi di malferma salute, che accettò e vinse nel silenzio e nel vivo amore per la sua missione sacerdotale e di Figlio della Divina Provvidenza. Sensibile ai bisogni altrui, rispettoso e sincero, si donò al bene senza riguardi alla propria persona, unicamente teso a servire il Signore.