La settima giornata dell’Assemblea si è aperta con la preghiera delle Lodi e la Lectio Divina guidate dalla Provincia “Marie, Mère de Dieu”. Il Direttore Provinciale, P. Jean-Baptiste Dzankani, e il Delegato, P. Paul Assidenou, hanno condotto l’Assemblea dentro il Vangelo di Lc 5,33-39. Il “vino nuovo” che chiede “otri nuovi” è risuonato come invito a un rinnovamento reale: non slogan, ma scelte e strutture capaci di custodire la grazia che il Signore dona oggi.
Su questo sfondo orante si è svolta la Sessione VII, dedicata alla Famiglia Carismatica e moderata da don Fausto Franceschi. Attorno alla stessa tavola, con i religiosi membri dell’Assemblea, hanno preso la parola le tre componenti: le Piccole Suore Missionarie della Carità (PSMC), rappresentate da Madre Alicja Kędziora, Suor M. Jósefa Kalinowska e Suor M. Adriana Zbicajnik; l’Istituto Secolare Orionino (ISO), con María Irene Herrera e Blanca Angélica Laureiro Draper; e il Movimento Laicale Orionino (MLO), con Armanda Sano e Silvia Petrossi.
Le relazioni si sono susseguite nell’ordine: PSMC, MLO, ISO. La Madre Generale ha offerto uno sguardo grato e concreto sul cammino condiviso, indicando piste per una comunione più strutturata e per valorizzare specialmente la Settimana della Famiglia Carismatica Orionina. L’ISO ha fatto emergere l’urgenza di una formazione continua, attenta ai mutamenti culturali e agli ambienti digitali (fino ai temi dell’intelligenza artificiale), proponendo percorsi comuni di Lectio, Esercizi e una Scuola del carisma che parli a tutti i rami con un linguaggio condiviso. Il MLO, infine, ha informato sulla grazia di avere nuovi territori dove il Movimento si sta costituendo: nuove presenze in Mozambico, Romania e India, e un impegno crescente su comunicazione e formazione, con progetti come “Fidati alla Divina Provvidenza, sempre in piedi e sempre avanti”, proposti a tutti i laici orionini.
Da queste tre voci è nata la domanda che ha guidato il confronto: quanto l’esperienza di “Famiglia Carismatica” è entrata davvero nelle nostre relazioni e nella vita delle opere? Nei gruppi — con la presenza anche dei rappresentanti della Famiglia Carismatica — la Linea d’Azione 11 del 15° Capitolo Generale è stata riletta come un sogno esigente: comunione non solo dichiarata ma strutturata, dove ciascuno porta il proprio dono al servizio della missione. La verifica di questi tre anni ha riconosciuto passi reali (iniziative comuni, presenza condivisa in alcune opere, momenti di formazione e spiritualità) insieme a margini di crescita nella corresponsabilità e nella programmazione congiunta. Per questo ogni gruppo ha concentrato il lavoro su alcuni impegni prioritari, da assumere subito dopo l’Assemblea.
La plenaria ha raccolto e armonizzato il frutto del dialogo. È emersa la volontà di dare forma stabile alla comunione: elaborare una “carta di identità” della Famiglia Carismatica Orionina; impegnarci di più a far conoscere e promuovere le quattro vocazioni orionine (laici, consacrate, religiosi e religiose); programmare e prevedere l'equipe della Famiglia Carismatica a livello locale e provinciale con referenti per ogni ramo e una cornice operativa semplice; calendarizzare alcuni appuntamenti comuni di formazione e di spiritualità (Lectio Orionina, ritiri, giornate carismatiche); e curare una comunicazione unificata che faciliti scambi rapidi e accessibili.
E, a coronare la giornata, c’è stato un semplice ma eloquente scambio di doni: piccoli segni che conserveranno la memoria di questa Assemblea. Al termine della sessione di lavoro, i membri dell’Assemblea hanno preparato un messaggio da inviare a tutta la Congregazione, perché quanto vissuto insieme diventi cammino condiviso.
Infine, la Celebrazione eucaristica è stata presieduta da P. John Castillo, Delegato delle Filippine, mentre P. Antonio Bogaz ha offerto l’omelia.
Il “vino nuovo” del Vangelo, letto e meditato al mattino, ha trovato negli otri nuovi di una comunione più strutturata — ambienti, responsabilità e passi condivisi — il luogo in cui maturare.


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