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Ricordiamo Sac. CHIARINI Enito

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 29 Novembre 1982
Luogo del decesso: Claypole (Argentina)
Luogo di sepoltura:

Sac. CHIARINI Enito, da Fornacette (Pisa), morto a Claypole (Argentina) nel 1982, a 58 anni di età, 41 di Professione e 30 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", novembre - dicembre 1982

Sac. Enito Chiarini

    da Fornacette (Pisa),  morto a  Claypole (Argentina) il 29 novembre 1982, a 58 anni di età, 41 di professione e 30 dì sacerdozio.

Nato a Fornacette di Pisa il 3 aprile 1924, entrò in Congregazione a soli 12 anni, nel 1936.

Frequentò nel 1936 - '37 l'allora prima Ginnasio a Tortona, la seconda a Voghera e la terza a Montebello negli anni seguenti, sempre segnalandosi per mitezza d'animo, laboriosità assidua e spirito di pietà.

Nel 1940, ultimato il Ginnasio inferiore fu inviato a Villa Moffa per compiere il suo noviziato, ancora sotto la guida di Don Cremaschi. Compiuta la prima professione il 15 agosto 1941 si trattenne ancora un anno a Villa Moffa per compiere il quinto corso ginnasiale e il primo anno del Liceo allora da poco istituito e realizzato sempre nella casa di Bandito.

Interrompe quindi gli studi liceali per compiere il suo tirocinio triennale all'Istituto Paverano di Genova e a Villa Periaschi in Sassello. Soprattutto a Genova il caro confratello visse gli anni critici della guerra, affrontando difficoltà e pericoli, aiutando pure in quei frangenti il venerato Don Sterpi residente allora a Villa Solari.

Dopo Sassello torna a Villa Moffa e conclude il Liceo per poi passare a San Severino Marche per il primo corso di Teologia che continuerà però e concluderà al Teologico di Tortona. È ordinato Sacerdote il 29 giugno 1952.

La vocazione missionaria si fa subito sentire in lui che generosamente accetta la proposta dei Superiori di lasciare la patria per operare nell'America latina, partendo un anno dopo l'ordinazione sacerdotale. È stato per tre anni Consigliere provinciale a Cordoba quando era sede della Provincia religiosa del nord.

Qui divide la sua attività sempre caratterizzata da delicatezza, pazienza e bontà d'animo fra le Case dì Cordoba, Rosario, Claypole. Il suo apostolato è esercitato di preferenza fra i più poveri e i malati nei Piccoli Cottolengo, gli Istituti più cari a Don Orione. Modesto, affabile, molto affezionato alla Congregazione e ai Superiori, si sacrificava volentieri per il bene del prossimo. Per questo era stimato non solo dai confratelli della Provincia N S. della Guardia, ma anche dagli amici della Piccola Opera della Divina Provvidenza e dalle autorità.

Il Signore gli chiese poi il sacrificio della salute e i suoi ultimi anni furono illuminati dalla edificante rassegnazione ai voleri divini, rinunciando anche ai legittimi ideali apostolici per divenire olocausto a bene delle anime e della Congregazione.

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