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Ricordiamo Sac. GIUST Angelo

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 24 Novembre 1984
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura:

Sac. GIUST Angelo, da Gorgo (Treviso), morto a Genova nel 1984, a 78 anni di età, 46 di Professione e 32 di Sacerdozio. Apparteneva alla Provincia Religiosa di "San Marziano".


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", Gennaio - Aprile 1995

Sac. Angelo Giust
da Gorgo (Treviso), morto a Genova Teglia il 24 novembre 1984, a 78 anni di età,  46 di  professione e  32 di  sacerdozio.

Da diversi anni si trovava a Teglia, ammalato, offrendo al Signore sacrifìci e sofferenze per la Congregazione e per la Chiesa, nello spirito di Don Orione, per il quale, già nel novembre 1965, aveva chiesto ai superiori di essere ammesso al giuramento di fedeltà al Papa. Chi lo ha bene conosciuto ricorda la serie di difficoltà, di attese lunghe, di dolorose aspirazioni da lui affrontate per raggiungere la santa meta della vita religiosa e soprattutto del sacerdozio. Tutto ciò gli riesce a merito in questa ora dolorosa della sua dipartita, perché dice quanto egli amò la sua famiglia religiosa, alla quale diede il meglio di sé, e soprattutto la sua vocazione come dono del Signore. Conobbe Don Orione e Don Sterpi e i più anziani dell'Opera. Nato a Gorgo (Treviso) il 25 giugno 1906, venne accolto quasi trentenne a Tortona il 4 giugno 1934. Data l'età e la forte inclinazione ai lavori materiali e per provarne meglio la vocazione, venne subito applicato a fatiche manuali, murarie e agricole, a Tortona, seguendo a stento i corsi di studio ginnasiale: poi fece il suo noviziato a Villa Moffa (1938-39) seguito dalla professione religiosa il 15 agosto, festa dell'Assunta 1939. Laborioso, anche in condizioni di salute precaria, conobbe più volte gli ospedali, taciturno, ma pratico, fu sempre molto interessato per il bene anche materiale delle Case, parecchie e bisognose.

Ordinato sacerdote a Tortona il 29 giugno 1952, passò a Quarto Castagna, Ortonovo, Marghera, Sanremo, Camaldoli, Genova Rivarolo, Barabini di Figino: qui trascorse gli ultimi lustri tra i giovani. Allorché le difficoltà negli studi parvero compromettere il suo cammino verso la santa meta sacerdotale, egli scrisse ai superiori. «Con la grazia di Dio sono pronto ad affrontare maggiori croci pur di raggiungere la meta per la quale il Signore mi vuole. Lavorerò assiduamente per divenire santo religioso e zelante sacerdote, onde essere di efficace utilità alla nostra amata Congregazione, nel procurare la gloria di Dio nella salvezza di tante anime. Don Orione dal cielo mi sia di aiuto a seguire scrupolosamente la mia vocazione e a farmi santo ».