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Ricordiamo Sac. DI GIUSTO Giosuè

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 19 Novembre 1984
Luogo del decesso: Marghera (Venezia)
Luogo di sepoltura:

Sac. DI GIUSTO Giosuè, da Bellazoia di Pavoletto (Udine), morto a Marghera (Venezia) nel 1984, a 68 anni di età, 46 di Professione e 37 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni delle Curia Generale", Novembre - Dicembre 1984

Sac. GIOSUÈ  DI GIUSTO
da Bellazoia di Povoletto (Udine), morto a Marghera (Venezia) il 19 novembre 1984, a 68 anni di età, 45 di professione e 37 di sacerdozio.

Era infermo da tempo per malattia che non lascia speranza, anche se egli ebbe sempre a soffrire per deformazione naturale congenita emitoracica che lo impegnò sin da ragazzo in lunghe cure e degenze di ospedale. Udinese di nascita era nato a Bellazoia di Povoletto l'8 febbraio 1916 supplì sempre alle cagionevoli condizioni di salute con uno spirito vivace, ottimista, ma soprattutto virtuoso.

Accolto a Tortona il 30 settembre 1932 da Don Orione e Don Sterpi, ricevette l'abito sacro il 28 agosto 1933, vigilia della Guardia e, pur addetto a lavori manuali che mai rifiutò, fece il suo ginnasio, tra Tortona e Genova Quarto, nel giro di tre anni (1934-'37), passando poi alla Villa Moffa per il noviziato (1937-'38), coronato dalla prima Professione religiosa l'1 novembre 1938, cui seguirono due anni di liceo, a Bra e Tortona, e il tirocinio, quale infermiere, a Genova Quarto (1940-43). Durante i primi anni di studi teologici compiuti alla Casa Madre di Tortona ebbe la consolazione di pronunciare la sua consacrazione perpetua l'8 settembre 1944 nel Santuario della Madonna delle Grazie di Casei Gerola (Pavia).

Ordinato sacerdote nel duomo di Tortona da Mons. Melchiori, il 29 giugno 1947, con 11 altri confratelli, Don Giosuè venne destinato assistente dei fanciulli nella Colonia Agricola di Cuneo; nel 1954 fu incaricato dell'Istituto Sandri di Verzuolo (Cuneo), orfanotrofio aperto il 21 marzo 1950; nel 1962 lo troviamo consigliere nella Casa del Lavoratore di Marghera, donde passa nel 1965 dopo una pausa di riposo in famiglia per l'alterna malattia di cuore che lo travagliava alla Parrocchia San Pio X, sempre a Marghera. qui trascorrerà circa un ventennio, ricco di zelo e di impegno soprattutto nel ministero del confessionale e nella direzione spirituale della gioventù. Semplice, generoso, pieno di impegno e di attaccamento alla Congregazione e al ministero sacerdotale, visse la sua vocazione nella pienezza di una volontà senza cedimenti, in immediatezza di modi, in umiltà spoglia di pretese e felice quando la conversazione portava a ricordare gli anni fortunati della sua giovinezza, vissuta accanto al Beato Fondatore, a Don Sterpi e ai grandi maestri ed esemplari.

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