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Ricordiamo Erem. Fra IGINO II (NASCIMBENE Pietro)

Qualifica religiosa: Frate Eremita
Data del decesso: 18 Novembre 1931
Luogo del decesso: Roma
Luogo di sepoltura: Roma , cimitero Verano

Erem. Fra IGINO II (NASCIMBENE Pietro), da Robecco Pavese (Pavia), morto a Roma nel 1931, a 80 anni di età e 30 di Professione.


Da “La Piccola Opera della Divina Provvidenza”, n.12 1931

NECROLOGIO

Frate Igino Nascimbene, il vecchio Eremita della Divina Provvidenza è pas­sato al Signore il 18 novembre scorso nella Colonia Agricola S. Maria a Monte Mario di Roma, dove dal 1903 trascor­se con gli orfanelli della stessa Colonia la sua vita religiosa, vita tutta di lavoro e di preghiera veramente nascosta in Cri­sto, in Dio. Aveva 84 anni. Lasciò ai con­fratelli e a tutti i figli della Divina Prov­videnza il più ricco e bel patrimonio di esempio di virtù religiose.

Basta dare uno sguardo alla lettera che il Direttore di quella Colonia scrisse al R.mo Don Orione qualche giorno avan­ti la sua santa morte, per esserne convinti.

Amatissimo Signor Direttore,

Frate Igino ha ricevuto il SS. Viatico e l’Estrema Unzione, che gli fu ammi­nistrata da Don Risi. Ha emesso con gioia i voti perpetui, e mi incarica di manife­starle la sua gratitudine. Il suo letto è una scuola di pazienza, di fede, di cari­tà, di speranza, di amor di Dio.

Ora vedo in modo particolare quanto sia vero ciò che Lei ci disse che sempre nel­la malattia si vede la vera virtù e san­tità. Egli lo era virtuoso da sano, e la sua virtù tanto più risplende ora che è ammalato. È ammirabile l’umile e sem­plice sua fede, che si rivela in tutta la sua grandezza nelle giaculatorie, che escono dalla sua bocca tra il gorgogliar del rantolo. Non chiede nulla persé. Quando la sua bocca si apre, si apre unicamente per invocare il Signore e la Madonna con giaculatorie semplici, im­parate fin da bambino dalla sua mamma. Gesù e Maria siate in mia compagnia. San Giuseppe, nostra guida, pregate per noi e per la santa Chiesa. Gli ho chiesto

Fra Igino, volete andare in Paradiso? Mi risponde: «cerco di fare la volontà di Dio, sia fatta la volontà di Dio, e poi la vada un po’ come la vuole».

La sua agonia sarà un po’ lunga, perché ha polso buono ed è robusto. La sua morte sarà certamente la morte dei Santi e sotto ogni riguardo invidiabile. Voglia ripetere la Benedizione a Frate Igino e ci benedica tutti.

In Gesù e nella Gran Madre di Dio.

Sac. Luigi Orlandi.

Caro Frate Igino, riposa nella pace di Cristo! dopo la tua giornata silenziosa, ma piena di tante fatiche santificate nel­l'esercizio continuo delle più belle virtù.

La tua memoria sarà tramandata lu­minosa fra i Figli della Divina Provvi­denza. E tu dal Cielo prega perché essi pure non cercando altro che di fare in tutto l'adorabile volontà di Dio, nel si­lenzio, nel lavoro, nella preghiera, corri­spondano perfettamente alla loro santa vocazione.

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