Data del decesso: 18 Novembre 1994
Luogo del decesso: Claypole (Argentina)
Luogo di sepoltura: Claypole
Sac. BONIFACI Bartolomeo, da Villa San Sebastiano (L’Aquila), morto a Claypole (Argentina) nel 1994, a 87 anni di età, 60 di Professione e 55 di Sacerdozio.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", settembre dicembre 1994
Sac. Bartolomeo Bonifaci
da Villa San Sebastiano (L'Aquila), passato al Signore in Claypole (Argentina) il 18 novembre 1994, a 87 anni di età, 60 di professione religiosa e 56 di sacerdozio.
La sua pia morte e la sua alta figura riportano alla mente quella schiera di generose vocazioni adulte, che furono frutto della nota questua, lanciata dal Padre Fondatore nel 1927, consentendogli anche un loro contributo di fatiche durante un triennio, per la costruzione del Santuario della Madonna della Guardia in Tortona. Don Bartolomeo figura nelle foto dei chierici che conducono le carriole durante la processione della inaugurazione del Santuario, il 29 agosto 1931. Ma egli ci teneva anche a ricordare con legittimo, santo orgoglio, che era toccato a lui - robusto abruzzese - portare a braccia la lastra maggiore di marmo, destinata alla mensa del grande altare della Madonna.
Nato l' 11.4.1907, era stato accolto in Tortona da Don Orione il 23 novembre 1927, ricevendo l'abito santo nella festa della Madonna del la Guardia 1928. Quale premio del generoso lavoro da lui svolto per il Santuario con gli altri "carissimi", dimoranti e studenti in San Bernardino, venne mandato a Villa Moffa per il noviziato (1933-34), e qui professò, il 15 agosto 1934, nelle mani di Don Orione, che si preparava a partire per il Sud America. Prima d'essere ordinato sacerdote il 17 dicembre 1938, Don Bartolomeo, nella festa dell'Immacolata 1937, aveva fatto la professione perpetua ancora nelle mani del Fondatore; il 27 maggio 1939 lasciò l'Italia per l'Argentina, dove svolse vari ministeri, per oltre cinquant'anni con dedizione e sacrificio.
Sebbene un po' menomato nell'udito, per una otite giovanile - sulla quale bonariamente amava scherzare -, potè impegnarsi generosamente in incarichi avuti dall'obbedienza, anche con responsabilità di direttore (come a S. Francisco, 1972), di consigliere (a Victoria 1960, Mar del Piata 1949, San Fernando 1954, Claypole 1957, Victoria 1966), come economo (Mar del Piata 1980), come cappellano (S. Miguel 1975), ma specialmente come addetto ai giovani nella tipografia di Victoria (1960-1977) e Mar del Piata (1950), oltre il generoso aiuto sempre prestato ai confratelli nell'apostolato parrocchiale e nei Piccolo Cottolengo, come a Claypole, dove trascorse l'ultimo decennio della sua vita, anziano gioioso, abile nell'intrattenersi coi giovani chierici, tranquillo e suscitatore di serena convivenza, grintoso nell'osservanza e nel servizio di Dio.
Buono e semplice, rese al meglio in ciò che potè fare, nel desiderio di aiutare, confortare, onorare la famiglia religiosa con una condotta esemplare, fedele alla cara memoria di Don Orione e di Don Sterpi, che gli furono primi maestri, padri e modelli, a loro sempre affezionatissimo, e filialmente invocati.