Data del decesso: 15 Novembre 1987
Luogo del decesso: Buenos Aires (Argentina)
Luogo di sepoltura:
Fr. BARON Giovanni, da Arzignano (Vicenza), morto a Buenos Aires (Argentina) nel 1987, a 79 anni di età e 50 di Professione.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", Settembre - Dicembre 1987
Coadiutore GIOVANNI BARON
da Arzignano (Vicenza), morto a Buenos Aires il 15 novembre 1987, a 80 anni di età e 50 di professione.
Nato ad Arzignano (Vicenza) il 28 novembre 1907, già venticinquenne si sentì attratto all'Opera della Divina Provvidenza. Entrò a Tortona nell'inverno 1932, mentre al Santuario della Madonna della Guardia erano in atto le missioni al popolo, le prime, là organizzate dal Beato Don Orione e da lui stesso predicate insieme con Mons. Malfatti, rettore del Santuario del Figogna sopra Genova, e dal nostro Don Piccinini. Fu questa una impressione vivissima — ricordava ai suoi confratelli — che valse a confermarlo nella strada abbracciata e a infondergli interi ore entusiasmo di seguire il Padre Fondatore nella sua missione di carità e soprattutto di generoso lavoro per i fratelli più sofferenti. Compiuto il noviziato a Villa Moffa (1936 - '37), già trentenne professò la prima volta — fece poi i voti perpetui nel 1941 — e iniziò subito quella lunga sua giornata di fatiche e sacrifici nella Casa Madre di Tortona, nello spirito di nascosta dedizione che è proprio della nostra benemerita e insostituibile famiglia dei Fratelli Coadiutori.
La prima memoria di lui ce lo presenta al fianco del Fondatore e di Don Sterpi, che veramente lo predilessero per la sua sorridente e pronta disponibilità a compiti anche riservati e difficili, che lo resero preziosissimo collaboratore specialmente nei durissimi anni della guerra. Non si può non .ricordare il suo «motocarro della carità», con cui affrontò allora pericoli e fatiche per il pane e a servizio dei confratelli, secondo le direttive del Servo di Dio Don Sterpi, che in lui riponeva ogni fiducia.
Assecondando poi, nel 1950, il segreto suo desiderio sempre custodito in cuore - e mai attuato per non abbandonare il «suo» Don Sterpi -, partì per l'Argentina, dove fu addetto, in Buenos Aires, alla Parrocchia e Istituto di N. S. della Divina Provvidenza. Qui trascorse quasi otto lustri in attività umile e operosa, offrendo a Dio e alla Congregazione il meglio della sua robusta capacità fisica, con l'esempio di una fedeltà cordiale alla sua famiglia religiosa, ispirandosi sempre alle sante memorie del Beato Fondatore e del veneratissimo Don Sterpi, che lo consolarono negli immancabili momenti difficili, si mantenne stretto ai suoi Superiori e confratelli, che gli furono guida amata per il conseguimento di quelle virtù religiose, delle quali ha lasciato edificante esempio e memoria.