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Ricordiamo Sac. CESARO Albino

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 7 Novembre 1986
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura:

Sac. CESARO Albino, da Quarto d'Altino (Venezia), morto a Genova nel 1986, a 76 anni di età, 57 di Professione e 52 di Sacerdozio.


Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", novembre dicembre 1986

Sac. Albino Cèsaro

      da Quarto d'Altino (Venezia), morto a Genova il 7 novembre 1986,  a 76 anni di età,  56 di professione e 52 di sacerdozio.

    Gli ultimi anni il caro confratello li ha trascorsi nell'Istituto "Paverano" del Piccolo Cottolengo Genovese di Don Orione, raccolto nel ricordo del tempo in cui egli ebbe la ventura di seguire i passi buoni del Beato Don Orione nostro Fondatore, fissandone impressioni, nostalgie, memorie personali, ma insieme cercando di penetrarne e tradurre in diligente, lucida narrazione gli eventi meno conosciuti e pur edificanti, illustratori di una personalità e santità di eccezione. I cinque volumetti da lui editi per i tipi dell' "Agnesotti" di Viterbo, ci restano prezioso documento dell'attaccamento che Don Cèsaro portò non soltanto a Don Orione, ma all'intera Congregazione, che amò in corrispondenza di viva gratitudine, se pur, in qualche momento, anche nella prova e nel dolore: ma, per ciò stesso, nella fedeltà e nella brama di onorarla con attività utili, nello studio e nella scuola, specialmente nel vivo interessamento per la gioventù.

Molti dei nostri lettori lo ricorderanno come intraprendente cultore della divulgazione, della stampa, dei mass media, del cinema: il Centro Italiano di Addestramento Cinematografico resta al Monte Mario di Roma l'espressione del suo interessamento non tanto per un'arte di primaria importanza in questa ora del mondo, ma come il frutto del suo desiderio di giovare ai tanti giovani di umile condizione, aiutandoli a oltrepassare la insperata soglia di professioni capaci di immettere un'idea cristiana anche in ambienti proclivi al cedimento o alla rinuncia del messaggio della Chiesa di Cristo e nell'uso onesto e onorato del terribile strumento delle immagini e della comunicazione.

Si era fatto da solo, per naturale intelligenza, audacia di realizzazione, amore alla bellezza delle cose, inclinazione istintiva alla modernità nella divulgazione del bene.

Nato e cresciuto tra le rarefatte bellezze della laguna veneta, la perdita precoce dei genitori lo portò agli Istituti di Don Orione (Artigianelli, 1919 - '22 e Manin 1922 - '25), appena aperti dal Beato Don Orione in Venezia dietro incitamento del Patriarca Card. La Fontaine, che a Don Cèsaro fanciullo diede nel 1920 la confermazione del cristiano.

Passato poi a Villa Moffa di Bra, vi fece il Noviziato (ottobre 1925 - maggio 1927), dopo aver ricevuto l'abito sacro, benedettogli da Don Orione, nelle festa dell'Immacolata del 1925.

Nel 1927 è tra i primi chierici liceali dell'Opera nell'Istituto "Divin Salvatore" in via Sette Sale a Roma, studente al Pontificio Seminario Romano, dove, nel luglio 1930, ottiene la laurea in filosofia. Nell'agosto 1930 — e anche l'anno dopo 1931, quando si inaugurò il Santuario della Guardia — partecipò con altri compagni, al pellegrinaggio da Roma a Tortona, a piedi, desiderato e concesso dallo stesso Fondatore. Iscritto nel 1930 alla Pontificia Università Gregoriana, nel luglio 1934 — fatti i Voti perpetui (22. 12. 1933) — riceve la licenza in teologia, mentre, nel frat­tempo, è consacrato sacerdote il 31 marzo 1934, a Ventimiglia, da Mons. Agostino Rousset. Nel settembre è direttore dell'Orfanotrofio Colonia di vicolo Massimi a Roma, donde nel 1936 viene destinato a lavorare presso la parrocchia di "Ognissanti", frequentando contemporaneamente il Pontificio Istituto Biblico, insegnando e assistendo i chierici più giovani.

Nell'anno scolastico 1939 - '40 fa parte del corpo docente voluto dal Fondatore nel nuovo Istituto Filosofico "San Tommaso" a Villa Moffa di Bra. Il 27 giugno 1941 si laurea in sacra Teologia alla Gregoriana, trattando il tema: «I novissimi nel libro della Sapienza».

Nell'ottobre 1943 è segretario generale dell'Opera e pubblica il noto basilare studio «Notizie sulla Piccola Opera della Divina Provvidenza». Nel 1946 è direttore al "Manin" di Venezia, poi ritorna al "San Filippo" di Roma, dove insegna e fa da cappellano nelle borgate dell'Appio. Nel 1948 da vita al periodico "Pippo Bono", e nel 1950-'51, alla Scuola Professionale Cinematografica (siglata C.I.A.C.), che poi sviluppa presso il Centro Mutilatini di Monte Mario. Dal 1961 al 1969 a Tortona quale redattore del nostro mensile "La Piccola Opera della Divina Provvidenza", ricco dei suoi interventi più belli. Ritiratosi poi al "Paverano" di Genova, Don Cèsaro consuma il suo desiderio di servire Dio e la Congregazione nella silenziosa offerta delle pene procurategli dalla sempre un po' deficitaria salute, che tuttavia non rallentano mai la sua passione per gli studi utili e amorevolmente filiali verso la Congregazione e, in particolare, verso il Beato Padre Don Orione, la cui ammirazione rallegrò le ore anche meno serene della sua vita, donata a Dio e al bene, nella amata Congregazione.

 

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