Data del decesso: 5 Novembre 1992
Luogo del decesso: Seregno (Milano)
Luogo di sepoltura:
Sac. RODLER Augusto, da Frassilongo (Trento), morto a Seregno (Milano) nel 1992, a 71 anni di età, 51 di Professione e 39 di Sacerdozio.
Da "Atti e comunicazioni della Curia generale" settembre dicembre 1992
Sac. Augusto Rodler
da Frassilongo (Trento), passato al Signore il 5 novembre 1992 nel nostro Istituto di Seregno (Milano), a 71 anni di età, 51 di professione religiosa e 39 di sacerdozio. Riposa a Frassilongo (Trento).
Ricordava con viva commozione di aver potuto conoscere il Beato Fondatore Don Orione e il Servo di Dio Don Carlo Sterpi, quando venne accolto da essi a San Bernardino di Tortona il 30 settembre 1939. Proveniente da famiglia tanto pia, ma povera, aveva sempre desiderato servire il Signore in un Istituto religioso: ma la povertà gli aveva sbarrata la strada, sinché a 18 anni, da poco compiuti - era nato il 6 giugno 1921 - venne raccomandato alla Piccola Opera, con parole di piena lode sulla sua condotta e la costante bontà dei costumi. L'anno precedente l'aveva trascorso per il ginnasio presso il Collegio Manfredini di Este, retto dai Padri Salesiani, che lo avviarono e lo prepararono alla definitiva decisione della sua vocazione.
Il ginnasio lo completò a Montebello (Pavia) e subito venne destinato a Villa Moffa per il noviziato (1940-41), dove pronunciò anche la sua prima professione religiosa nella festa dell'Assunta 1941.
Tornò poi a Montebello (Pavia), ove fece il suo tirocinio di Congregazione al servizio di anziani e infermi, rifugiati da Genova in quella stessa Casa, per sottrarli alle insidie delle incursioni belliche.
Ritornato a Villa Moffa completò il liceo (1945-47) e fece i corsi di teologia a Tortona, (1949-53), con uno spirito di preparazione al sacerdozio, che pochi riuscirono a intravedere, data la semplicità modesta, silenziosa e schiva che lo contraddistingueva, concentrata soprattutto su una pietà sincera e ricca di aneliti, che egli alleò sempre all'obbedienza servizievole, al sacrificio, al lavoro, alla carità fraterna.
Dopo la professione perpetua, fatta a Tortona l'11 ottobre 1948, festa allora della Mater Dei, iniziò il cammino verso il sacerdozio, che ricevette il 29 giugno 1953, con grande ardore di spirito e di propositi.
Le condizioni di salute però cominciarono ben presto a limitare le possibilità fisiche di lavoro, ma vi supplì con la volontà e la dedizione piena, derivatagli dalla devozione a Gesù, alla Madonna e alle tradizioni sante della Congregazione, alla quale era affezionatissimo.
Dalla festa dell'Addolorata 1953 a quella del 1969 si adoperò in ogni maniera come insegnante e assistente dei fanciulli nell'Istituto Sandri, diretto dalla Congregazione in Verzuolo (Cuneo); poi la salute sempre più pregiudicata consigliò di destinarlo assistente ed aiuto nel Piccolo Cottolengo di Seregno (Milano), onde potersi anch'egli giovare dell'assistenza medica e della collaborazione fraterna dei nostri Confratelli e addetti. Soffrì molto negli ultimi tempi: ma tutto accettò con serenità e pazienza, edificando quelli stessi che lo assistevano. La preghiera lo nutrì e confortò nelle sue gravi pene, offerte per la Congregazione, per la Santa Chiesa e le anime.
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