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Ricordiamo Sac. TONOLI Stanislao Mario

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 4 Novembre 1995
Luogo del decesso: Bergamo
Luogo di sepoltura:

Sac. TONOLI Stanislao Mario, da Salò (Brescia), morto a Bergamo nel 1995, a 87 anni di età, 59 di Professione e 50 di Sacerdozio.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", Settembre - Dicembre 1995

Sac. STANISLAO MARIO TONOLI
da Salò (Brescia), passato al Signore nel Centro Don Orione di Bergamo-Redona il 4 novembre 1995, a 87 anni di età, 59 di professione religiosa e 51 di sacerdozio. Riposa a Salò (Brescia).

Lo accolse nella Casa Madre di Tortona, in occasione del Presepio vivente il 6 gennaio 1933, lo stesso Beato don Orione, che, l’anno successivo, trovandosi in America Latina lo chiamò in Argentina, salutandolo di persona, il 21 giugno 1935, nel porto di Buenos Aires. Sapendolo diplomato in agraria, il Fondatore aveva posto su di lui gli occhi per la realizzazione di un grande progetto che gli stava a cuore:  l'acquisto e la preparazione di 22 ettari di  terreno per la fondazione del  primo Piccolo Cottolengo in quella nazione.

Entrando nell'Opera, Stanislao aveva 25 anni, perché nato il 22 maggio 1908.  Dopo due anni di ginnasio e di santa fatica a Quarto Castagna e ricevuto l'abito  santo da Don Orione in Tortona il 2 aprile 1934, egli fu lieto di accoglierne l'invito e di raggiungerlo: lasciò l'Italia il 6 giugno 1935, stabilendosi in quell'Argentina che gli divenne per mezzo secolo  una seconda amata patria.  L'inaugurazione dei padiglioni del  Piccolo Cottolengo s'aprono ai primi poverelli all'inizio del 1936.  Alla nuova importantissima attività, decisiva per i futuri sviluppi della stessa Congregazione  nella capitale argentina, Tonoli offre generosa fatica, con attenta sistemazione degli orfani e la cura dei poveri, senza tuttavia  risparmiare il più vivo impegno  nei suoi studi ecclesiastici  e la formazione religiosa orionina sotto la guida del nostro missionario  Padre Cesare Di Salvatore, che gli sarà maestro di noviziato (1935-36) e primo direttore del nascente Piccolo Cottolengo di Claypole. Confiderà più tardi che l'esempio e gli insegnamenti di Don Di Salvatore furono per lui salutari e luminosi, soprattutto per la sua obbedienza al Fondatore e l'esercizio della carità senza misura.

Nel frattempo ha la consolazione dell'arrivo in Argentina (13 aprile 1940) di suo fratello Rocco, novello sacerdote, col quale dividerà in seguito ideali e fatiche per gli sviluppi  dell'amata Congregazione.

Dopo i voti perpetui (16 gennaio 1943) e l'ordinazione sacerdotale, ricevuta a Claypole il 23 dicembre 1944, Don Stanislao passa collaboratore parrocchiale  in Nuova Pompeya (Buenos Aires), torna come direttore a Claypole e a Mercedes (1946-55); è viceparroco a Barranqueras (1956-62), a Claypole e Victoria (1962-67), per riunirsi poi con il fratello Padre Rocco, in fecondo apostolato a Tucuman (1968-70), a Itatì (1970-78). A Godoy Cruz (Mendoza) (1978-84) e Santa Fe - General Lagos (1984-86). Una lunga fraternità d'intenti, di sacrifici e di speranze nelle diverse mansioni di viceparroco e di economo.

Raggiunti e coadiuvati, nel frattempo, anche dalla  sorella Clelia, tutti e tre fanno ritorno in Italia il 25 aprile 1986, dopo 51 anni di missione, da parte di Don Stanislao, il quale trascorre tre anni in aiuto  ai Confratelli nel Santuario di Tortona (1986-88), per due anni cura spiritualmente, come cappellano, le Oblate  Sacerdotali di San Felice del Benaco (Verona) e, nel 1992, si stabilisce per cure nell'Istituto Don Orione di Redona (Bergamo), continuandovi soprattutto il fervido apostolato della preghiera. L'anno scorso aveva celebrato in gioia, fede e consolazione il  giubileo d'oro del suo sacerdozio e di vita missionaria, diffondendo questa invocazione: "Oh Santa Madonna, Madre del mio sacerdozio, fa' fiorire, nell'amata Congregazione, generose vocazioni, dal cuore missionario come quello di Don Orione, per i cinque continenti.".