Data del decesso: 14 Settembre 2006
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura: Bitti (Nuoro)
Sac. PALMAS Salvatore, da Bitti (Nuoro), morto a Genova nel 2006, a 58 anni di età, 33 di professione e 24 di sacerdozio.
Da "Atti e comunicazioni della Curia Generale", n. 221, Settembre-Dicembre 2006:
Sac. Palmas Salvatore
Serenamente tornato al Signore il 14 settembre 2006 al "Villaggio della Carità" in Genova Camaldoli, a 58 anni d'età, 33 di vita religiosa e24 di sacerdozio.
Sarà stato come un segno di predilezione per il caro confratello il trovarsi pronto alla chiamata del Signore nel giorno che la Chiesa celebra l'esaltazione della Croce, e che pure lui accettò con gioia e serenità, in adesione alla divina volontà, come strumento del suo apostolato ed esercizio sacerdotale, per oltre 25 anni.
Salvatore era nato a Bitti (Nuoro) il 6 aprile 1948, fu battezzato l'11 dello stesso mese e cresimato il 29 marzo 1960. Espletate le scuole dell'obbligo al paese natale, completò a Nuoro le classi medie e ginnasiali dal '60 al '67. Il liceo lo fece al collegio "Cuglieri" di Bra (Cuneo) dal '67 al '72, maturando nel frattempo il forte desiderio di consacrarsi al Signore e di farsi sacerdote.
Fu accolto nella Congregazione Orionina il 7 novembre 1971 all'istituto "San Tommaso" di Villa Moffa (Cuneo) come postulante e studente dell'ultimo anno liceale, preparandosi ad entrare al noviziato dì Velletri-Villa Borgia (1972-73). Dopo i primi voti religiosi emessi nel Santuario della Guardia a Tortona, il 29 agosto 1973, Salvatore fu destinato assistente dei probandi a Selargius (Cagliari) fino al '75.
A Tortona fece il biennio filosofico '75-'77), seguito dal corso teologico presso l'Istituto Don Orione affiliato alla Pontificia Università Lateranense ('77-'80), emettendo nel frattempo la Professione perpetua nelle mani del Superiore generale Don Terzi, l'8 dicembre 1979 e ricevendo l'Ordine del diaconato il 1° novembre '80 per mano del Vicegerente di Roma Mons. Giovanni Canestri.
Rientrato nella sua Provincia religiosa per motivi di salute, dopo che gli esami clinici evidenziarono l'aggravamento dell'emiparesi sx e del fibroma cistico alla clavlcola dx, che lo costrinsero in carrozzella, si preparò con più fervore e tenacia al sacerdozio e alla sequela di Cristo, accettando con cosciente fede e generosità la sua condizione d'infermo, grato al Signore per il dono del Presbiterato, ricevuto il 26 giugno 1982, nella chiesa parrocchiale di Bitti, nella sua Sardegna.
Dopo l'ordinazione e fino alla suprema chiamata del Signore, il "Villaggio della Carità" di Genova Camaldoli fu per Don Salvatore il campo apostolico e sacerdotale dove esercitò la "carità" nella sua essenza di dare e ricevere: con Dio anzitutto, poi con la comunità dei confratelli, dei collaboratori e degli assistiti del Centro, senza trascurare quanti si rivolgevano a lui per trovare conforto e aiuto nella vita. Nei 25 anni ivi trascorsi ha sempre rivestito la carica di consigliere della casa, impegnandosi fino alla fine nella responsabilità di un reparto.
I suoi formatori lo ricordano "aperto, sereno, servizievole, deciso, preciso, sa intervenire a tempo debito (...) Conosce l'ascetica e la pratica, osservante della lettera e dello spirito della Regola". Seppe fare della sua vita religiosa un olocausto di amore a Dio e alle anime, donando pace, serenità e speranza a quanti lo avvicinavano.
I funerali sì sono svolti a Genova Camaldoli, presenti tutti i direttori della Provincia per l'annuale riunione e presieduti dal Vescovo di Nuoro, Successivamente la salma fu trasferita al paese natale in Sardegna, dove, dopo la S. Messa esequiale, fu tumulata nel locale cimitero.
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