Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. VALERIO Luigi

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 18 Agosto 2018
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura: Santo Stefano di Magra (SP, Italia)

Sac. Luigi Valerio, da Santo Stefano di Magra (SP, Italia), morto a Genova nel 2018, a 89 anni di età, 72 di professione religiosa e 63 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).


Annuncio decesso

Famiglia orionina: È deceduto Don Luigi Valerio

Il Religioso è morto oggi 18 agosto 2018 all'ospedale di Genova.

Il giorno 18 agosto 2018 è deceduto nell'ospedale San Martino di Genova (Italia) Don Luigi VALERIO. Era nato a Santo Stefano di Magna (SP, Italia) il 19 gennaio 1929, aveva 89 anni di età, 72 di professione religiosa e 63 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).

“I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario.  In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme 41)

Questa mattina, a seguito di un’emorragia, era stato ricoverato – in condizioni critiche - all’Ospedale San Martino di Genova, dove è deceduto poche ore dopo.

Ha svolto il suo ministero in diverse case della Provincia: Sassello, Finale Emilia, Selargius, Fano, Bogliasco, Genova, Copparo, Carbonia, Milano.

Dal 1988 al 1991 ricoperse la carica di Direttore provinciale della Provincia San Benedetto.

I funerali verranno celebrati Lunedì 20 agosto 2018, alle ore 9.00 a Genova Castagna e alle ore 11.00 a S. Stefano di Magra (SP)

Requiescat in pace!


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 254-255, Maggio - Dicembre 2018:

Sac. Luigi Valerio

Deceduto il 18 agosto 2018 all’ospedale “San Martino” di Genova. Aveva 89 anni d’età, 72 di professione religiosa e 63 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).

Fu ricoverato d’urgenza all’ospedale in seguito ad un’emorragia, ma dopo qualche ora il confratello rendeva l’anima a Dio.

Don Luigi era il terzo di sette figli dei coniugi Pietro Valerio e Amelia Delvecchio; venne alla luce il 19 gennaio 1929 a Santo Stefano di Magra (La Spezia); il 24 febbraio successivo fu portato al fonte battesimale e venne confermato il 3 agosto 1936.

Dopo le elementari, per interessamento del parroco, fu accolto il 4 settembre 1940 nel piccolo seminario orionino di Ortonovo annesso al santuario della Madonna del Mirteto, frequentando la prima classe ginnasiale, completando il corso nei probandati di Voghera (Pavia) e Buccinigo d’Erba (Como) (1940-44). Passato a Villa Moffa di Bra (Cuneo), fece l’anno di noviziato, professando i primi voti religiosi l’11 ottobre 1945, proseguendo poi il corso liceale filosofico nel vicino istituto San Tommaso (1945-48), concluso con l’abilitazione magistrale.

Dal 1945 al 1951 passò tirocinante all’istituto San Luigi di Sassello (Savona), impegnato nell’assistenza, insegnamento e nei lavori agricoli della vasta tenuta, a favore dei diversamente abili e agli assistiti della colonia estiva del Piccolo Cottolengo Genovese.

Nel seminario orionino maggiore in Tortona (Alessandria) completò la preparazione ecclesiale e carismatica con il corso teologico (1951-55). Emise la professione perpetua il 2 marzo 1952 a Miradolo (Torino); ricevette l’ordine del Diaconato (18 dicembre 1954) e venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1955 dal Vescovo locale nel Santuario “Madonna della Guardia” in Tortona.

Le primizie sacerdotali e apostoliche le dedicò ai giovani aspiranti alla vita religiosa: un anno a Sassello (Savona), assistente e insegnante, e due anni (1956-58) a Casseneul in Francia. Trasferito a Finale Emilia (Modena), fu vicario, assistente e insegnante ai giovani probandi fino al 1965; diresse poi la comunità di Selargius (Cagliari) comprendente probandato, parrocchia, oratorio e casa di riposo per anziani (1965-68).

Al “Sacro Cuore di Fano (Pesaro Urbino) fu responsabile del CAP (Centro Addestramento Professionale) dal ‘68 al ’75 e direttore della comunità (1972-75); dirigendo poi l’istituto “Famiglia Moresco” di Bogliasco (Genova) fino al 1981 e la Casa del Giovane Lavoratore di Genova Rivarolo fino al 1988, espletando nel contempo l’incarico di consigliere della Provincia “S. Benedetto”, professando il IV Voto di speciale fedeltà al Papa (22 marzo 1987), seguito dalla nomina di Direttore provinciale  (’88-’91).

Dopo il governo provinciale ebbe la direzione dell’istituto “Mons. Gentili” e “Villa San Biagio” di Fano (Pesaro Urbino); dal 1994 al 2002 lavorò pastoralmente nella comunità di Copparo (Ferrara), direttore e parroco, consigliere dal 1999.

Trasferito in Sardegna, fu direttore e parroco a Carbonia (Cagliari) per un triennio, e dal 2005 al 2011 diresse la comunità di Selargius (Cagliari). Per motivi di salute e problemi alla vista passò al Piccolo Cottolengo di Milano per adeguate cure mediche, aiutando come vicario parrocchiale.

Nel 2015 ritornò a Genova Castagna ove, nonostante le cure e l’assistenza amorevole dei confratelli e del personale, la sua salute andò via via peggiorando fino all’improvvisa emorragia che precedette il ricovero ospedaliero e la chiamata del Signore.

Don Valerio lo ricordano di carattere gioviale e aperto, osservante di coscienza, di pietà soda, amante del canto gregoriano e della liturgia; docile, disponibile al lavoro e al sacrificio; il tutto alimentato dallo spirito di preghiera e filiale devozione mariana, che l’aiutarono a testimoniare l’apostolato della sofferenza vissuta e offerta con e per Cristo crocifisso.

Il commiato liturgico si svolse la mattina del 20 agosto nella chiesa del Cottolengo di Genova Castagna, presieduto dal Consigliere generale Don Fulvio Ferrari e nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale nativa a Santo Stefano di Magra (La Spezia), presieduta dal Parroco, presenti fratelli, parenti, fedeli e alcuno confratelli da Genova, con successiva tumulazione nel cimitero locale.