Data del decesso: 3 Luglio 2015
Luogo del decesso: Bergamo
Luogo di sepoltura: Comun Nuovo (BG, Italia)
Sac. Pietro DONZELLI, da Comun Nuovo (BG, Italia), morto al Centro Don Orione di Bergamo nel 2015, a 98 anni di età, 79 di professione e 71 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).
Annuncio decesso
È deceduto Don Pietro Donzelli
Il Religioso è deceduto al Centro Don Orione di Bergamo. giorno 3 luglio 2015 . Era nato a Comun Nuovo (BG, Italia) il 15 marzo 1917, aveva 98 anni di età, 79 di professione religiosa e 71 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Roma). Riposa a Comun Nuovo (Bergamo).
Entrò nello studentato orionino di Tortona, “il Paterno”, il 21 ottobre 1931. Incontrò Don Orione alcuni giorni più tardi. Ma lasciamo a Don Pietro il racconto di quell’incontro straordinario. Lo ricordava così: “Eravamo più di cento riuniti all’ingresso del “Paterno” quando comparve Don Orione. Spalancò i suoi grandi occhi e il suo volto si illuminò, vedendo davanti a sé tante speranze. Ci benedisse. Per me fu un incontro decisivo: Don Orione divenne il mio Padre, il mio ideale, il mio amore... Mi sentii già suo figlio spirituale. Egli stesso, l'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, mi indossò l'abito talare, assieme ad altri undici miei compagni. Anche allora, Don Orione ci disse che eravamo "le dodici stelle di Maria”. Con i miei compagni vissi per tre anni praticamente a contatto con il Fondatore. Si interessava personalmente dei nostri studi, della nostra formazione spirituale. In quei tre inverni ci preparava meticolosamente per le varie "parti" che dovevamo sostenere nella celebrazione del Presepio vivente svoltosi a Tortona, Novi Ligure e Voghera. Egli, nel 1934 andò poi in America e io al Noviziato. Quando nell'agosto del 1931 rientrò in Italia, io avevo già la patente d’ auto da due anni. (…) Mossi da amore, da venerazione, alcuni di noi chierici ci impegnammo a stendere per iscritto, senza avere mai visto una riga di stenografia, quanto egli andava dicendo alla Comunità col sermoncino della 'Buona Notte", dopo le preghiere della sera.
Verso la fine di maggio 1938 accompagnavo il Direttore in macchina da Tortona a Montebello della Battaglia (PV). I miei polmoni non rispondevano più a dovere; di tanto in tanto, ecco che mi sfuggiva un colpo di tosse. A1 primo colpo, Don Orione, preoccupato, mi chiese se non mi sentissi bene, se mi facevo controllare dal dottore, ecc. A1 secondo, scattò domandandomi se mi curavo, se prendevo delle medicine... Lo tranquillizzai positivamente. A1 terzo colpo di tosse più impertinente, Don Orione balzò da sedere, si protese verso di me e volle sapere cosa ne dicesse don Sterpi: cosa intendesse decidere per me. Gli assicurai che don Sterpi aveva già deciso che, terminato l'anno scolastico, mi avrebbe mandato alle arie native. Solo allora si calmò, un po’ soddisfatto. Nell'ottobre dello stesso anno i Superiori decisero di farmi ricoverare in Sanatorio per curarmi a dovere. Prima di partire andai a salutare Don Orione e a chiedergli la benedizione. Egli, con tutta naturalezza, ritenendo ovvia la mia guarigione, come se l'avesse davanti, mi disse: "Guarirai! Guarirai!" – Non vidi più Don Orione, perché 1l 12 marzo 1940 terminò la sua vita terrena, ed io ero ancora in Sanatorio. Ma da quel giorno cominciai a pregarlo con ardore e fiducia, ricordandogli ciò che mi aveva detto: "Guarirai! Guarirai!". Nell'agosto successivo lasciai il Sanatorio "clinicamente guarito".
Consacrato sacerdote il 25 marzo del 1944, ha iniziato il ministero sacerdotale a Casalnoceto (AL), dove, tra studio e lavoro, ha completato il 4° anno di Teologia.
Dal 1946 al 1947 è stato a Genova Villa Solari, come padre spirituale. Nel 1947 ha continuato la sua attività di padre spirituale nel seminario di Sassello.
Nel 1951 (17 marzo) ebbe dai superiori l’incarico di andare a Selargius (Cagliari) per iniziare un’opera sociale a favore dei giovani. Cominciò con l’oratorio, coinvolgendo tanti bravi laici come collaboratori, suscitando attività sportive e ricreative, tirando su un dopo-scuola… in quel giardino variopinto, allegro e ben animato, nasceva anche il glorioso Gruppo Scout! Intanto si formò una piccola comunità di religiosi e nel 1952 ne divenne direttore. Fin dagli inizi don Pietro (chiamato dalla popolazione selargina “su Missionariu”), oltre alle solite attività religiose e pastorali, si prestava molto per l’opera vocazionale, attirando tanti giovani con una buona parola e, soprattutto, con un coerente stile di vita, sull’esempio di don Orione. Sono rimasti famosi i tanti viaggi prima in bicicletta e poi con la mitica “Fiat 500-Bianchina”! Contattò parroci, visitò famiglie, incontrò giovani… Molti hanno accolto il suo invito ed hanno seguito il Signore nella strada del Sacerdozio tra i Figli di Don Orione o della vita consacrata come Piccole Suore Missionarie della Carità.
Da ricordare che in data 28 maggio 1998 il Sindaco di Selargius ha conferito a Don Pietro, l’onorificenza“Città di Selargius” per tutto il bene che lui, “su missionariu”, seminato nella cittadina!
Nel 1955 è andato a Sassello, come superiore di comunità. Dal 1958 al 1962 ha svolto il suo ministero a Genova - Paverano, come vocazionista e consigliere provinciale. Nel 1962 è tornato a Selargius, sempre come animatore vocazionale e collaboratore nel seminario. Vi rimase fino al 1967.
In quell’anno l’ubbidienza lo chiamò a Finale Emilia (MO), in qualità di padre spirituale ma subito, nell’ottobre del 1968, ritornò a Selargius come parroco. Nel 1973 è nominato parroco a S. Severino Marche. Dal 1977 al 1979 lo ritroviamo a Tortona per seguire i lavori al Centro Mater Dei. Negli anni 1979-1984 è impegnato a Diano Marina, come direttore e nel 1984 ritornava a Selargius, ricoprendo il ruolo di superiore della comunità. Nel 1986 ha svolto il suo ministero a Bologna, come cappellano nell’ ospedale Maggiore.
Nel 1987 ha avuto la nomina di incaricato della casa Villa Santa Clotilde in Sanremo. Dopo dieci anni, nel 1998, i superiori gli hanno chiesto il servizio pastorale a Fano Gentili, come vice-direttore e cappellano. In seguito ha svolto la sua missione a Genova - Camaldoli (1999), come animatore spirituale, e poi ancora a Genova - Paverano, sempre nello stesso ruolo. Nel 2002 è ritornato a Sanremo - Villa Santa Clotilde con l’ufficio di consigliere della casa e promotore di iniziative ed eventi orionini. Vi è rimasto fino al 2012, fin quando cioè, per problemi di salute, si è dovuto recare a Bergamo. Qui il Signore lo ha chiamato:” Vieni, servo buono e fedele…”
Requiescat in pace!
Da “Atti e Comunicazioni della Curia Generale”, n. 246, Giugno-Novembre 2015
SAC. PIETRO DONZELLI
Serenamente deceduto il 3 luglio 2015 al Centro Don Orione di Bergamo. Aveva 98 anni d’età, 79 di Professione religiosa e 71 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Roma).
Don Pietro era nato il 15 marzo 1917 a Comun Nuovo (Bergamo), settimo figlio della numerosa famiglia di Serafino e Palma Fenili, poveri, ma laboriosi, credenti, praticanti e fiduciosi nella Divina Provvidenza, alla quale, oltre a Pietro si è donata anche la sorella Suor Maria Gloria nella congregazione orionina delle Piccole Suore Missionarie della Carità. Fu portato al fonte battesimale il giorno successivo e cresimato il 4 ottobre 1925. Dopo le scuola dell’obbligo e l’aiuto ai genitori nei campi, volendo consacrarsi al Signore e servire il prossimo, con l’aiuto del parroco fu accolto il 23 ottobre 1931 al “Paterno” di Tortona (Alessandria) da Don Carlo Sterpi, primo collaboratore e successore di Don Orione. Dopo qualche giorno ebbe con altri cento compagni il primo incontro col Fondatore di ritorno da Roma, che il giovane Pietro ritenne decisivo per la sua vita. “Don Orione divenne il mio Padre, il mio ideale, il mio amore… Mi sentii già suo figlio spirituale” come ricordava spesso, raccontando altri eventi indimenticabili vissuti nei primi anni di vicinanza con Don Orione. Fece il ginnasio a Tortona, Voghera e Montebello (1931-34); passò a Villa Moffa di Bra (Cuneo) per il noviziato con Don Cremaschi, emettendo i primi voti religiosi il 15 agosto 1935. Al “Paterno” di Tortona completò il corso liceale (1935-38) e conseguì la patente d’auto che sarà suo strumento provvidenziale per il suo lavoro e apostolato. Per il tirocinio di regola, come ricorda lui, fu inviato per due anni in sanatorio nelle terre native a Villa d’Ogna di Bergamo e un anno a Villa Eremo di Varallo Sesia (Vercelli), seguito da una abbondante e confidenziale corrispondenza con Don Sterpi, con nel cuore e nella mente la risposta avuta da Don Orione nel suo ultimo incontro prima di partire chiedendogli la benedizione: “Guarirai! Guarirai!” tornando alla fine “clinicamente guarito.” (1938-41). A causa della guerra allora in corso, riprese gli studi teologici a Genova Boschetto e a Villa Rosano di Casalnoceto (Alessandria) dal 1941 al 1945. Dopo la professione perpetua (25 aprile 1943), ricevette dal Vescovo Egisto Domenico Melchiori l’ordine del diaconato (31 ottobre 1943) e il presbiterato (25 marzo 1944) nella Cappella episcopale estiva a Casalnoceto. Completata la teologia Don Donzelli fu a Villa Solari di Genova, padre spirituale (1946-47), continuando la stessa attività nel seminario di Sassello (Savona) fino al 1951. Dal marzo 1951 al 1955 ebbe dai superiori l’incarico d’iniziare e dirigere a Selargius (Cagliari) una nuova opera a favore dei giovani che divenne poi il Centro Don Orione con oratorio, parrocchia, casa di riposo e attività varie a favore della popolazione e dove spese le sue migliori energie fisiche ed apostoliche a favore delle vocazioni religiose, che gli meritarono anni dopo (28 maggio 1998) da parte del Sindaco, l’onorificenza “Città di Selargius” “riconoscenza per tutto il bene diffuso a piene mani, sulle strade di questa città.”. Trascorsi tre anni alla direzione del seminario di Sassello, nel 1958 fu richiamato a Genova Paverano, consigliere provinciale e vocazionista della Provincia, sempre in movimento come Don Orione, con il vantaggio della bicicletta e della macchina per gli spostamenti relazionali e vocazionali fino al 1967 quando fu mandato padre spirituale al seminario di Finale Emilia (Modena) e riprendersi dalle conseguenze della “Maltese” avuta. Dal 1968 al 1973 tornò a Selargius, consigliere e parroco; fu a San Severino Marche (Macerata), parroco e cappellano delle claustrali al Monte (1973-77). A Tortona dal 1977 al 1979 ebbe la direzione dei lavori del nuovo Centro “Mater Dei” per anziani e pellegrini. Dal 1979 al 1984 diresse a Diano Marina (Imperia) il soggiorno “Don Orione” per persone e famiglie bisognose, tornando poi direttore al Centro Don Orione di Selargius (Cagliari) fino al 1986. Dopo un anno a Bologna, collaboratore parrocchiale e cappellano all’ospedale maggiore, fu trasferito nel 1987 alla comunità di Sanremo, consigliere e incaricato delle opere di accoglienza e casa di riposo a Villa santa Clotilde, animatore e organizzatore di eventi orionini locali, fino al 1998. Nonostante gli 80 anni raggiunti, Don Pietro si rese utile e disponibile come animatore e cappellano a Fano Gentili (1998-99), Genova Camaldoli (1999- 2000), Genova Paverano (2000-2002) e Sanremo (Cottolengo) consigliere fino al 2012. Dal 2013, a 95 anni, risiedeva al Centro Don Orione di Bergamo, amorevolmente assistito dal direttore, confratelli, suore, personale e parenti vicini, in orante, paziente e serena attesa della chiamata del Signore giunta la mattina del 3 luglio 2015, ed incontrare nuovamente il Santo Fondatore per dirgli: “Grazie Padre, sono definitivamente guarito! Deo gratias!”. La liturgia delle esequie si svolse nella parrocchia nativa di Comun Nuovo nel pomeriggio del giorno seguente, con successiva tumulazione nel cimitero locale.
Galleria fotografica