Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. VENEZIANO Michele

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 22 Agosto 2014
Luogo del decesso: Sanremo (Imperia)
Luogo di sepoltura: Ferla (Siracusa)

Sac. Michele VENEZIANO, da Ferla (SR, Italia), morto a Sanremo nel 2014, a 88 anni di età, 67 di professione e 60 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).


Annuncio decesso

Famiglia orionina: È morto Don Michele VENEZIANO.

 Don Michele è morto ieri sera (22 agosto 2014) all'Ospedale di Sanremo (Italia).

Era nato a Ferla (SR) il 2 marzo 1926, aveva 88 anni di età, 67 di professione religiosa e 60 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Italia).

Dopo di lui in Congregazione era entrato anche il papà Santo che nel 1948 fece la sua prima Professione (Fr. Santo morì poi il 26/01/1996 a Floridia SR a 95 anni di età e 48 di Professione).

Don Michele Veneziano, subito dopo la sua ordinazione sacerdotale è andato alla Casa di Seregno (1954 - 1967), dove ha ricoperto l’incarico del vice-direttore della Comunità.

Nel 1967 è partito per il Brasile. È stato prima a Niteroi (1967 - 1969) come vicedirettore, poi a Curitiba (1969 - 1972), anche qui come vice-direttore. Successivamente è stato nominato direttore a Quatro Barras (1972 - 1978). Dopo è stato trasferito a Goiania (1978 - 1980), svolgendo il ruolo del vice-direttore e a Curitiba (1980 - 1982) come incaricato del Cottolengo, fino al suo trasferimento a Rio Claro (1982 - 1983), dov’è stato nominato direttore della comunità. Poi è andato a Rio de Janeiro (1983 - 1984) come incaricato del Santuario e successivamente a San Paolo (1984 - 1986) come parroco.

Nel 1986 è tornato in Italia. Per 7 anni è stato confessore al Santuario della Madonna del Rosario a Pompei (1986 - 1993).

Dal 1993 è stato trasferito a Sanremo, per lavorere come cappellano dell’Ospedale (1993 - 2008). Dal 2008 è stato residente nella comunità di Sanremo.

I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario.  In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme  41)

Requiescat in pace!

I Funerali di Don Michele Veneziano verranno celebrati nella Chiesa del Piccolo Cottolengo di Sanremo LUNEDI' 25 alle ore 10,30. Successivamente la salma verrà trasferita a FERLA SR per la tumulazione nella tomba di famiglia col papà - Fr. Santo. Gli orari della cerimonia di FERLA vanno chiesti a Don Luigino Brolese, Direttore di Sanremo.


Stralcio dell’omelia tenuta dal Parroco Roberto Garro in occasione delle  esequie di don Michele Veneziano il 26 Agosto 2014 nella Chiesa Madre di Ferla:
Siamo stati convocati in questa casa del Signore per celebrare la Santa Messa esequiale in suffragio di don Michele Veneziano, nostro Sacerdote ferlese e degno figlio di San Luigi Orione, alla cui congregazione apparteneva da 67 anni.
Fu il carissimo parroco don Luigi Mirabella ad indirizzarlo nella Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza, dove don Michele ha maturato il dono della Chiamata e si è impegnato a seguire il Signore attraverso il carisma Orionino.
Nel 1954 fu ordinato sacerdote ed il suo impegno costante fu di imitare  sempre il suo fondatore nella via della povertà, dell’umiltà, dell’obbedienza, della Testimonianza di carità verso gli ultimi e i bisognosi. Infatti è stato veramente povero, nulla tenente, contento e sereno di possedere la gioia di amare il Signore secondo il carisma orionino e di  trasmettere agli altri l’esempio di essenzialità nel vivere per il regno dei cieli.
Fu umile fino all’eroismo; mai un lamento nei confronti dei superiori, mai  lasciarsi scappare una parola, un apprezzamento, un discorso, un giudizio sugli altri in genere, e soprattutto verso i confratelli.
L’obbedienza lo ha portato a compiere la volontà di Dio espressa attraverso le richieste dei suoi legittimi superiori, andando sempre dovunque era richiesta  la sua presenza ed il suo ministero sacerdotale.
Non ha chiesto mai nulla, sempre pronto a dire di si, qualunque cosa gli fosse stata richiesta. Ha svolto diversi incarichi all’interno della sua  congregazione: missionario in Brasile per 18 anni, ricoprendo in posti diversi  l’ufficio di vice direttore, direttore e parroco nella città di San Paolo. Confessore al Santuario della Madonna di Pompei per 7 anni, cappellano all’ospedale di Sanremo per altri 15 anni; degente nella casa orionina a Sanremo negli ultimi anni della sua vita.
Una vita spesa e donata per gli altri, tanto da lasciare in chi gli è stato vicino e in chi lo ha conosciuto, l’ammirazione e l’esempio di una vita umile, semplice, gioiosa, silenziosa e santa. Ha imitato, senza fare retorica d’occasione, in maniera degna ed edificante gli esempi e lo stile di vita del suo fondatore San Luigi Orione.
Questo servo buono e fedele, onore di noi ferlesi e vanto della congregazione orionina, affidiamo oggi al Signore a conclusione del suo pellegrinaggio terreno, perché lo accolga nella Gerusalemme del cielo e lo ammetta nella pienezza della comunione dei Santi.  Il Signore, che questo nostro santo sacerdote ha servito per tutta la sua lunga vita, oggi gli possa dire: “ Amen dico tibi: hodie mecum eris in paradiso”. E nel continuare questa liturgia preghiamo Gesù Buon Pastore, che si degni chiamare, dopo 30 lunghi anni di vuoto, qualche giovane perché lo segua nella vita consacrata, sia secolare che religiosa.


Da “Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 244, Luglio - Dicembre 2014:

Sac. Michele Veneziano.

Serenamente deceduto all'ospedale di Sanremo (Imperia) il 22 agosto 2014, a 88 anni d'età, 67 di professione religiosa e 60 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia religiosa "Madre della Divina Provviden­za" (Roma).

Siciliano, essendo nato a Ferla (Siracusa) il 2 marzo 1926, ultimo di tre figli di Santo e di Carmela Casaccio, fu battezzato nello stesso giorno e cre­simato il 17 gennaio 1936. Al paese fece le elementari fino alla terza, com­pletandole poi nel seminario di Noto, dove pure compì il corso ginnasiale dal 1936 al 1941. A Noto e Siracusa frequentò il liceo, conseguendo l'abilitazio­ne magistrale nel 1944.

Entrò in Congregazione, che già conosceva per via dell'eremo santuario di San Corrado fuori le mura a Noto, il 4 gennaio 1945 all'età di 18 anni. Dopo aver peregrinato (causa la guerra in corso) nelle case di Messina, Reggio Calabria e Roma Colonia Santa Maria, nel 1945 fece l'anno di noviziato a Villa Moffa di Bra (Cuneo) sotto la guida di Don Cremaschi, professando i primi voti l'11 ottobre 1946, allora festa della "Mater Dei".

Dal '46 al '49 fece il tirocinio nell'assistenza in varie case: Casalnoceto, Campocroce, Ponte Nizza, Vigevano, Lu Monferrato e Fubine. Tornato a Vil­la Moffa, completo l'anno di propedeutica, indi il corso teologico nel nuovo Istituto di Tortona (1950-54), integrato dalla professione perpetua (25 dicem­bre 1950), dal diaconato (19 dicembre 1953) e dall'ordinazione sacerdotale ricevuta da Mons. Egisto Domenico Melchiori, nel santuario Madonna della Guardia in Tortona il 29 giugno 1954, presente suo padre Santo, che nel 1947 un anno dopo i voti di Michele, volle seguirlo nella vita consacrata e orionina come Fratello laico, tornando a Dio il 29 gennaio 1996, a 95 anni d'età e 46 di professione religiosa.

Dopo l'ordinazione fu destinato vicario al Piccolo Cottolengo di Seregno (Monza Brianza), aiutando pastoralmente nell'annesso santuario di Maria Ausiliatrice. Nel 1967, offrendo la sua disponibilità missionaria, partì per il Brasile, ove giunse il 27 ottobre, prodigandosi generosamente per 19 anni, fino al 1986.

 Qui, appresa lingua e cultura locale, lavorò come vicario a Niteroi ('67-'69) e Curitiba ('69-'72), poi direttore a Quatro Barras ('72-'78). Successiva­mente fu a Goiània ('78-'80) e Curitiba ('80-'82), incaricato del Cottolengo, indi a Rio Claro per un anno, direttore della comunità. Collaborò poi un anno a Rio de Janeiro nel santuario N. S. di Fatima, terminando il suo apostolato in terra brasiliana a San Paolo, parroco a Nostra Signora Achiropita fino al 1986.

Tornato in Italia, svolse per sette anni il ministero dell'ascolto e della riconciliazione nel santuario della Madonna del Rosario di Pompei (Napoli). Nel 1993 passò al Piccolo Cottolengo di Sanremo, collaborando come cap­pellano dell'ospedale civile della città fino al 2008, diffondendo nei fedeli e malati lo spirito e il carisma del santo Fondatore.

Dal 2008 risiedeva nel Piccolo Cottolengo, continuando la sua testimo­nianza di vita sacerdotale e religiosa con la pratica delle virtù orionine con serenità, spirito di fede e di preghiera, lasciando un vivo ricordo in quanti l'hanno conosciuto.

Le esequie si svolsero il 25 agosto nella chiesa del Piccolo Cottolengo, presiedute dal Provinciale Don Pierangelo Ondei. Infine, la salma proseguì per il paese natale Ferla (Siracusa) ove, dopo il rito di commiato, fu tumula­to nella tomba di famiglia accanto al papà, Fratel Santo.

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