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Ricordiamo Sac. SCALCO Mario

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 15 Novembre 2012
Luogo del decesso: Brasilia (Brasile)
Luogo di sepoltura: Brasilia (Brasile)

Sac. Mario SCALCO, da Cittadella (PD), morto a Brasilia (Brasile) nel 2012, a 84 anni di età, 63 di professione religiosa e 49 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Nossa Senhora de Fátima” (Brasilia – Brasile).


Annuncio decesso

FAMIGLIA ORIONINA: Don Mario SCALCO, tutta la vita in missione. 
Il giorno 15 novembre 2012 è deceduto all’Ospedale di Brasilia Don Mario Scalco, italiano, ha trascorso tutta la vita in Brasile. Era nato a Cittadella (PD), il 30 settembre 1928, aveva 84 anni di età, 63 di professione religiosa e 49 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Nossa Senhora de Fátima” (Brasilia – Brasile).

P. Tarcisio Vieira, superiore provinciale, ha scritto: "Cumpro o dever de comunicar que faleceu,no hospital São Mateus, em Brasília, o nosso confrade Pe. Mário Scalco, que atualmente residia na Casa Provincial, também em Brasília.

Atualmente a saúde do Pe. Mario estava frágil e inspirava muitos cuidados. Nos últimos dias o quadro clínico dele tinha se agravado e precisou fazer uma traqueostomia para ajudar na respiração e ontem tinha sido iniciado o procedimento de hemodiálise. No dia 01 de novembro recebeu a visita de seu sobrinho Aldo Scalco no hospital, quando aguardava a internação na UTI".

P. Mario Scalco fu un “missionario” di cuore e di piena dedizione. Partì per il Brasile quando era ancora chierico e là spese tutta la sua vita per il Signore e per le Anime.

Nacque il 30 settembre 1928 a Cittadella (Padova). Entrò in Congregazione, ove già c’era sua sorella Suor Maria Primitiva – verso la quale aveva affetto come a mamma – a Buccinigo, nel 1945. Fece la Prima Professione a Villa Moffa l’11 ottobre 1949 e quella Perpetua l’11 febbraio 1962.

Nel 1957 partì per il Brasile assieme a Don João Salvador, Don Rino Vaccari, Don Domenico Sanguin, Fr. Angelo Bruno, Don Dino Barbiero, Don Dante Barbaro e Don José Rosin. Fu ordinato sacerdote a Rio de Janeiro, il 29 giugno 1963.

Furono molte le tappe del suo cammino di vita in Brasile: inizialmente fu formatore, direttore a Brasilia (1968-1975) e poi, per il resto della sua vita, nella missione del Goiàs-Tocantins ove manifestò il suo generoso zelo missionario. Nell’ultima decina d’anni le forze andarono diminuendo sempre più e, nel 2007, ritornò a Brasilia, portando la croce della malattia con l’aiuto paziente dei Confratelli. Qui, a Brasilia, ha concluso la sua vita e qui è stato sepolto, oggi 16 novembre.

Esprimo l’affetto e la preghiera di tutta la Congregazione che ha avuto in Don Mario Scalco un confratello dedicato alla missione, fedele Figlio della Divina Provvidenza.

Requiescat in pace!

Don Flavio Peloso


Da “Atti e Comunicazioni Curia Generale”, n. 239, Settembre – Dicembre 2012

SAC. MARIO SCALCO

Deceduto all'ospedale "Sào Mateus" di Brasilia (Brasile) il 15 novembre 2012, a 84 anni d'età, 63 di professione religiosa e 49 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia "N. S. de Fatima" (Brasilia).

Era nato a Cittadella (Padova) il 30 settembre 1928, battezzato il 2 ottobre successivo e cresimato il 25 agosto 1937. La sua famiglia abitava a Cartigliano, nel Vicentino. Compiute le scuole elementari fu mandato all'istituto "Artigianelli" di Venezia per l'avviamento industriale onde poter poi subito lavorare per aiutare la famiglia. Dopo l'anno scolastico e la promozione ottenuta, passò a salutare una sua zia, suora nel convento di clausura delle Carmelitane a Piazzale Roma. Nel 1994, ricordando il 50° del suo ingresso in Congregazione, dove c'era già sua sorella Suor Maria Primitiva, Don Mario così ricordava la sua vocazione: "Tra una parola e l'altra la zia mi chiese se desideravo diventare sacerdote, risposi che non ne avevo alcuna intenzione. Congedandomi, mi regalò un santino, augurandomi di diventare un buon padre di famiglia. Uscito dal convento, dopo un centinaio di metri, attraversai un ponte di legno di cui non ricordo il nome. Giunto al penultimo gradino sentii una voce interiore che diceva " Devi diventare prete!". Non fu un pensiero fugace, ma un impulso imperioso che dovevo seguire. ( ) Il mio è stato un percorso lungo, difficile, irto di tante difficoltà e momenti amari, ma sempre sorretto da quella voce: "Devi diventare prete!". A 17 anni, il 28 agosto '45 entrò nel seminario di Buccinigo d'Erba (Como) accolto da Don Umberto Mascalin, che, oltre allo studio ginnasiale, l'aiutò nella formazione umana e relazionale, in lui assai difficile. Nel '48-49 fece il noviziato a Villa Moffa di Bra (Cuneo), professando la prima volta l'11 ottobre 1949 nelle mani di Don Pensa. Dopo il liceo ('49-'52) a Bra, fu assistente e insegnante agli "Artigianelli" di Venezia ('52-'55) per il tirocinio di regola. Al Teologico di Tortona, dopo un anno, chiese e ottenne di partire missionario. Nel novembre '56 salpò per il Brasile, giungendo a Rio de Janeiro il 2 dicembre successivo. Da allora, per ben 56 anni, fu "Missionario di cuore e di piena dedizione", come ha ricordato il Superiore generale. Il suo apostolato ebbe varie tappe e ruoli: dal '57 al '63 fu assistente e insegnante all'istituto Divina Provvidenza di Rio de Janeiro - Jardin Botanico e nel frattempo si preparava al sacerdozio, - essendo arrivato come Fratello -, studiando teologia presso i Padri Benedettini di Rio, dopo la dispensa della S. Sede per il ritorno al ramo clericale; emise la professione perpetua l'11 febbraio 1962 a Belo Horizonte, ricevendo i vari ordini, con il Presbiterato, a Rio de Janeiro, il 29 giugno 1963. Dopo un anno, insegnante e collaboratore parrocchiale a Siderópolis, dal '65 al '68 fu coordinatore del ginnasio a Rio - Jardin Botanico, poi direttore all'istituto di Brasilia fino al 1975. Destinato alla comunità Casa de Caridade di Araguàina, manifestò e profuse il suo zelo e dedizione missionaria come incaricato d'opera dell'ospedale ('75'90), aiutando nella parrocchia "Sào Sebastiào" e nelle varie necessità pastorali e materiali; fu pure direttore ed economo per due anni ('87-'89). Nel '90-'94 fu prodirettore e parroco ad Ananindeua; vicario, economo e vicario parrocchiale al Sacro Cuore di Araguàina ('94-'97); prodirettore a Palmas fino al 2004, indi consigliere e collaboratore nel santuario-parrocchia "N. S. di Fatima" a Rio de Janeiro fino al 2007. Infine, con le forze sempre più deboli, ritornò a Brasilia, portando la croce e la sofferenza della malattia con l'aiuto paziente dei confratelli, fino alla chiamata finale. Don Mario è ricordato per la sua costanza e fedeltà alla vocazione. Lieto di vivere il sacerdozio amando la congregazione, i superiori ed accettando con fede la divina volontà nella quotidianità, sempre sorretto da quella "voce" e dallo spirito di preghiera. Qui, a Brasilia, il confratello "dedicato alla missione, fedele Figlio della Divina Provvidenza" ha concluso la sua vita e qui è stato sepolto il 16 novembre 2012, in attesa della Risurrezione.

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