Sito ufficiale della Piccola Opera della Divina Provvidenza

Ricordiamo Sac. STOPPANI Sergio

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 13 Settembre 2012
Luogo del decesso: Pescara
Luogo di sepoltura: Roma

Sac. Sergio STOPPANI, da Roma, morto a Pescara nel 2012, a 88 anni di età, 72 di professione e 62 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Roma – Italia).


Annuncio decesso 

Don Sergio STOPPANI è deceduto a Pescara 13 settembre 2012. Nato a Roma il 9 marzo 1924, aveva 88 anni di età, 72 di professione religiosa e 62 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Madre della Divina Provvidenza” (Roma – Italia).

I Figli della Divina Provvidenza esprimono la loro comunione anche suffragando generosamente i confratelli defunti. Ricevuta notizia della morte di un confratello, le comunità si raccolgono in preghiera per lui. Lo ricordano nella santa Messa e recitano per lui, per tre giorni, il santo rosario.  In suffragio di lui ogni casa della Congregazione cura la celebrazione di una santa Messa, cui assiste possibilmente la comunità”. (Norme  41)

Requiescat in pace!

 Ricevo la notizia della morte del caro Don Sergio Stoppani, mentre sto per partire per una visita in Polonia. Mi unisco nella preghiera e nel ringraziamento a Dio per la vita di questo Confratello. Ci teneva a dire che era "romano de Roma". Era di carattere aperto ed espansivo, una buona pasta, generoso e di compagnia; concentrato e contento, pur con qualche suo limite, nella sua dedizione al Signore, fiero di appartenere alla Congregazione e zelante nell'apostolato.  

Entrò in Congregazione a 11 anni, nel 1935, alla Colonia Agricola "Santa Maria" di Monte Mario, a Roma. Fece tutto il suo curriculum formativo a Montebello, Buccinigo, Villa Moffa, Tortona divenendo sacerdote il 29 giugno 1950. Nella sua vita si è dedicato soprattutto all'educazione in varie case per orfani e ragazzi: San Severino Marche, Lopagno, Roma - Monte Mario, Roma - Trastevere, Avezzano, Reggio Calabria, Palermo - Santa Rosalia. Trascorse un decennio nella Parrocchia di Ognissanti, a Roma, fino a quando fu trasferito all'Istituto di  Pescara, anche per avere maggiore aiuto per la salute.

Ultimamente mi scrisse varie lettere, confidando i suoi sentimenti di anziano e rinnovando la sua offerta al Signore: "Ora a me rimane solo di pregare, non solo per Lei, ma per tutta la nostra cara Madre, la Congregazione, perché il Signore voglia, nella sua santissima misericordia, donare ai seguaci di San Luigi Orione tanti santi e veri santi, affinché Dio sia glorificato".

Riposi in pace!

Don Flavio Peloso


A Pescara i funerali di Don Sergio Stoppani

I funerali del caro confratello don Sergio Stoppani si sono svolti il 14 settembre, nella cappella dell'Istituto di Pescara.

Ha presieduto l'eucaristia l'arcivescovo di Pescara, mons. Tommaso Valentinetti, che ha definito "provvidenziale" la celebrazione, perché illuminata dalla festa liturgica della Esaltazione della Croce.

Presenti una ventina di confratelli provenienti dalle comunità vicine (Foggia, Avezzano, Roma, Anzio). Hanno partecipato alle esequie anche alcuni sacerdoti diocesani, e diversi operatori e ospiti del Centro.

Prima della benedizione finale, il direttore dell'Istituto, don Nicola Ierardi, ha letto un messaggio di mons. Giovanni D'Ercole: "Ho appreso con fraterno dolore - ha scritto  - la notizia della morte di don Sergio Stoppani, che ho conosciuto quando ero ancora studente di liceo durante i soggiorni estivi con gli orfani, da lui egregiamente organizzati in montagna e al mare.

Sapeva essere attento e geniale animatore ed io gli sono grato per avermi aiutato, anche con quella sua tipica attitudine romana, a capire i ragazzi e a educarli secondo lo stile e gli insegnamenti di Don Orione". 

Don Nicola ha letto anche il "Testamento spirituale" di don Sergio, redatto il 20 novembe 2011. E' un inno d'amore a Gesù Eucaristia, alla Santa Madonna e a Don Orione.

"Tu Signore - leggiamo tra l'altro - trasformi anche questo mio povero corpo per la tua gloria.

Tu mi divinizzi, o Gesù, venendo dentro di me, perché io possa provare, fin da adesso, le tue delizie di Paradiso. Grazie, Gesù, Grazie! Quanto mi ami!".

(don Achille Morabito)

 Don Sergio sarà sepolto  a Roma nella tomba di Famiglia.


Venti i Sacerdoti, Orionini e Diocesani, che il 14 settembre, festa della Croce, hanno reso omaggio alla salma di Don Sergio Stoppani concelebrando con l’Arcivescovo di Pescara-Penne Monsignor Tommaso Valentinetti.

La Chiesa del Don Orione, intitolata alla Madonna “Assunta in Cielo”, era gremita a testimonianza di quanto Don Sergio, in questi tre anni trascorsi a Pescara, è riuscito ad entrare nel cuore dei nostri collaboratori, dei nostri ragazzi e di tanta gente del quartiere che ha apprezzato la semplicità e l’affabilità di questo figlio di Don Orione che col suo sorriso e la sua bonarietà “romana” ha conquistato tutti.

Lo ricordiamo così, Don Sergio: il bastone nella mano destra che lo aiutava fisicamente a “reggere” la sua natura umana appesantita un po’ dagli anni e da qualche piccolo acciacco; nella mano sinistra la corona del rosario che lo ha sostenuto spiritualmente ad accettare la volontà di Dio in mezzo a tante prove e a tanti dolori.

Ci ha lasciato in silenzio, in piena notte, senza dar fastidio a nessuno.

Ha chiuso quei suoi grandi occhi, nel buio, per aprirli alla luce di Dio.

Ci lascia, Don Sergio, il suo sorriso, la sua gioia di vivere, il suo abbandono filiale nelle mani della Provvidenza di Dio, della Madonna e di San Luigi Orione che lo accolse giovinetto nella Congregazione.

Grazie, Don Sergio.

A Dio

I tuoi confratelli di Pescara


Testamento spirituale di D. Sergio Stoppani

Signore Gesù, che cosa lascio alle anime che mi hai fatto incontrare nei miei lunghi anni?

1) Nella Parabola del mercante di gioielli così parlasti: "Un giorno il mercante scoprì una perla preziosissima, di un valore infinito. Vendette tutto il negozio di perle e comprò quella perla. Così è il regno dei cieli!"

Si, questa perla, questo tesoro immenso, sei Tu, Signore. Tu Gesù sei il mio grande "Tesoro" che vorrei trasmettere ai miei amici, ai miei confratelli: Gesù Eucaristico.

Tu, con la Santa Eucaristia, ti sei donato tutto, tutto a noi. Non ti è bastato dimostrare che ci hai amato di un amore immenso, completo, donandoci tutta la tua vita sulla croce. Non ti è bastato, no, ma hai inventato un atto d'Amore più grande, un meraviglioso miracolo: la Santissima Eucaristia. Qui tu ci doni il tuo Corpo, il tuo Sangue, la tua Anima, la tua Divinità in cibo per noi, per me povero peccatore.

"Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue, avrà la vita eterna".

Nella Santa Comunione, tu ti doni tutto a me, vuoi entrare dentro di me, perché mi vuoi il tuo amico intimo, che gode delle tue predilezioni, delle tue compiacenze, infondendomi la tua infinita felicità. La mia anima si sente "uno" con Te: un cuor solo e un'anima sola. Tu Signore trasformi anche questo mio povero corpo per la tua gloria. Tu mi divinizzi o Gesù, venendo dentro di me, perché io possa provare, fin da adesso, le tue delizie di Paradiso. Grazie Gesù, Grazie! Quanto mi ami!

Si, trasformami, santificami, illuminami, infiammami, riempimi del tuo eterno Amore; che io arda di questo fuoco con fiamma rovente. Possa io rimanere fisso in tutte le 24 ore della giornata, fisso in Te, col dolce desiderio di restare unito a Te, mio vero tesoro, sempre, sempre. Ecco quale grande dono è questa intimità beatificante con Te. Grandi cose vieni a operare in me, o Gesù; grazie ancora!

Ebbene, questo ardente desiderio di compiere sempre, in ogni momento e ora, la tua Santissima volontà, vorrei che tu, o Gesù, lo trasfondessi a tutte quelle anime a cui hai dato la grazie di avermi conosciuto nella mia lunga vita.

Si, questo è il mio testamento spirituale. Si, Tu puoi trasfondere in ciascuno questa profonda vena di spiritualità. E Tu, o Gesù, ci inviti: "Chi ha sete venga a me; venga a me e beva per spegnere questa sete di felicità". E' un invito dolce, che nessuno faccia cadere. E' un invito alla Santità da parte di un Dio, Padre misericordiosissimo, che tutti abbraccia come veri figli e ci vuole felici. Oh! Intimità divina, ti assaporo, e in questo mare mi piace naufragare!

2) Come Gesù ci ha lasciato una dolcissima Mamma, Maria Santissima, per la devozione profonda ereditata dal nostro Santo Padre Fondatore, così anch'io sento un irrompente bisogno di raccomandare agli amici e ai confratelli la tenerissima devozione alla nostra amabilissima Mamma Celeste.

San Luigi Orione come ha fatto per ricevere tanto Amore di Carità che Dio gli ha profuso in abbondanza nel cuore? Infatti nella preghiera a Lui noi diciamo: "O SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, ti adoriamo e ti benediciamo per l'immensa Carità diffusa nel cuore di San Luigi Orione!" E' tutto dono di Dio!! Si, Don Orione è stato sovrabbondato di Carità, perché ha avuto una spiccata devozione verso Maria SS.!! Ecco la risposta! E la Santa Madonna ci porta a Gesù! Lei è la prediletta Madre di Dio, ma è anche la dolcissima mamma nostra; è l'Onnipotente per grazia. Ora se è la mamma nostra, Dio la colmata di una Amore verso di noi, di un Amore sviscerato di mamma autentico per ciascuno di noi, suoi figli, per me! Quanto ci ami Tu, o Maria! Tutto ciò che c'è di buono in me, è tutto grazia di Maria. Tu mi ami di un amore tenerissimo, e mi tieni lontano dal peccato. E come hai amato il tuo Figlio Gesù, così ami me, riempiendomi del tuo Amore, e fa che il tuo Gesù prenda pieno possesso del mio cuore!

Lei è la dispensatrice di tutte le grazie, e Dante canta: "Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz’ali"... Per Maria a Gesù! E più si ama Maria, più cresce l'amore per Gesù.

Abbiamo sempre tanta Fede nel suo materno Amore e non può non intervenire quando siamo nel pericolo. Mettiamoci nelle sue mani, sotto il suo manto e quante buone ispirazioni ci darà, e per Lei arriveremo al Santo Paradiso con le mani piene di meriti. Ecco, si, cari amici e confratelli; lascio a voi l'invito a crescere nella preghiera fervorosa e nel fare tanti fioretti per Lei nella giornata. E ciascuno s'impegni a propagandare questa dolcissima devozione. Viva Maria!

3) Il terzo dono che vi lascio è: una grande devozione al nostro Padre Fondatore, San Luigi Orione. Già vero dono di Dio, quale modello da imitare in questo secolo nel campo della Carità. Quale fedele suo figlio, pur con i miei difetti, sento un impellente bisogno di pregarlo, di imitarlo, di far rivivere il suo Carisma di Carità per i poveri, vedendo in essi il volto di Gesù e servendolo nella più santa letizia.

E in questo spirito di Carità vera, Gesù trionferà in tutti i cuori.

San Luigi Orione, fiamma dei nostri cuori, prega per noi!

Vogliamoci bene in vita e nella morte ultra!

Don Sergio

Galleria fotografica

© Le immagini potrebbero essere soggette a copyright