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Ricordiamo Fr. BARBOSA DOS SANTOS Americo

Qualifica religiosa: Religioso Fratello
Data del decesso: 12 Settembre 1996
Luogo del decesso: Curitiba (Brasile)
Luogo di sepoltura:

Fr. BARBOSA DOS SANTOS Americo, da Miguel Burnier (Brasile), morto a Curitiba (Brasile) nel 1996, a 73 anni di età e 41 di Professione.


Fr. Americo BARBOSA DOS SANTOS 

Da Miguel Burnier (Minas Gerais - Brasile), passato al Signore in Curitiba il 12 settembre 1996, a 73 anni di età e 41 di professione religiosa. 

Nato il 26 giugno 1923, trascorse 29 anni tra i suoi cari e 44 in fervido amore nella Congregazione. Formato in famiglia convintamente cristiana, trovò poi nella Piccola Opera il clima  più desiderato per la sua cordiale corrispondenza alla santa chiamata che il Signore gli faceva sentire già da tempo.

Accolto il 3 novembre 1952 a San Giuliano, vestì la divisa religiosa il 24 marzo 1954 in Belo Horizonte, dando inizio al suo noviziato (1954-55), che terminò con la professione dei primi voti religiosi il 25 marzo 1955: pronuncerà i voti perpetui l’11 febbraio 1961.

Giudicato di molto buono spirito, sia di pietà che di umiltà, seppe tuttavia superare le prime difficoltà nell’assistenza ai giovani, giacché, proveniente dal Lar dos Meninos, venne assegnato all’Abrigo  Profissional Dom Bosco in Juiz de Fora, dimostrando temperamento docile e buon spirito di sacrificio nel lavoro manuale, mai dubitando della propria vocazione e camminando in assoluta fedeltà allo spirito del Padre Don Orione.

Operò con saggezza e amore nelle Case degli orfani: a Belo Horizonte, nell’Istituto Don Orione di Juiz de Fora, nella città dei fanciulli in Rio Claro, nell’Istituto N. S. di Fatima in Guararápes.  Servì fin dalla fondazione i poveri  del Piccolo Cottolengo di Côtia e in quello di Paranà in Curitiba, dove trascorse gli ultimi anni.  Passò pure un periodo nella Casa di  Betania in Rio de Janeiro, sempre dando edificazione ed esempio evangelico, realizzando la promozione umana dei fratelli in armonia con la più zelante evangelizzazione.

In Curitiba poté guidare le vocazioni, specialmente di fratelli coadiutori dell’Opera.

Vita senza ostentazioni, la sua, ma vivida, di forte spiritualità, in effusione di carità, offrendo a tutti la sua mano fraterna, in adempimento dell’invito del Padre fondatore, che suggeriva sempre “Ave Maria e avanti!”. Anche Fratel Americo, negli estremi della sua vita, parve chiamare l’angelo del Signore, mentre invocava, come Don Orione: Gesù! Gesù!...

Scrive Padre José Carlos Dos Santos, suo Superiore provinciale: «Quante volte nelle conversazioni di corridoio lo chiamavano “uomo giusto”: mi pare una definizione perfettamente indovinata. Giusto: ha dato a Dio quel che è di Dio e ai fratelli quel che è dei fratelli. Il suo dono è stato la propria vita: uomo di Dio e dei fratelli.».

Davvero la giustizia si esaurisce nella carità e nella carità il caro nostro fratello Americo si è consumato e spento, per vivere eterno in Dio, che è Amore. (Atti e Comunicazioni della Curia Generale, settembre dicembre 1996)