Data del decesso: 5 Settembre 2001
Luogo del decesso: Mestre (Venezia)
Luogo di sepoltura:
Sac. MORO Angelo Antonio, da Castion di Loria (Treviso), morto a Mestre (Venezia) nel 2001, a 76 anni d’età, 53 di Professione e 45 di Sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", settembre - dicembre 2001, n.206
Sac. Angelo Antonio MORO
tornato al Signore nella Clinica “Villa Salus” di Mestre (Venezia) il 5 settembre 2001, a 76 anni d’età, 53 di professione religiosa e 45 di sacerdozio.
Era nato a Castion di Loria (Treviso) il 21 settembre 1924, da Michele e Maria Moro, ferventi cristiani, che lo fecero battezzare con pia sollecitudine due giorni dopo e cresimare il 28 settembre 1931.
Entrato come aspirante il 23 novembre 1945 al “Paterno” di Tortona, mostra subito d’impegnarsi nella virtù e nella vocazione religiosa sacerdotale. Avendo già completato le prime quattro classi ginnasiali presso i Padri Domenicani a Bergamo, è inviato a Sassello dove completa la quinta ginnasio e aiuta nell’assistenza. Fa quindi il regolare noviziato a Bandito di Bra (Cuneo) nell’anno 1946-1947, professando l’11 ottobre 1947.
Subito dopo inizia gli studi liceali al “San Tommaso” di Villa Moffa (1947-1950), seguiti dal tirocinio come assistente dei mutilatini al Piccolo Cottolengo di Milano (1950-1952). Dopo la Professione perpetua, emessa il 2 marzo 1952 a Miradolo (Torino), espleta gli studi teologici nel nostro seminario in Tortona, ricevendo nel frattempo i vari ordini sacri, coronati dal Presbiterato, ricevuto per le mani di Mons. Egisto Domenico Melchiori, il 29 giugno 1956.
Dopo l’ordinazione è successivamente inviato in più istituti dimostrando sempre grande disponibilità e serietà d’impegno. Nel 1956-58 è a Milano come assistente e confessore dei degenti. Dal 1958 al 1964 è confessore a Botticino Sera (Brescia). Nel 1964-65 è animatore nella casa di Montebello della Battaglia (Pavia), finalizzata alla formazione religiosa e tecnica degli aspiranti Fratelli coadiutori. Segue una preziosa esperienza nel Trentino: assistente a Spera Valsugana, si sposta poi a Facen di Pedavena e a Cles (1965-1973). Dal ’73 al ’75 lo ritroviamo a Montebello (Pavia), sempre come confessore. Poi Don Moro è nominato Direttore della Colonia Sant’Innocenzo (Calvina) nei pressi di Tortona. Nel 1981 è a Seregno come Vicario ed economo, e nel 1984 direttore del medesimo Istituto, dove rimane fino al 1990.
Dal 1990 al 1996, Don Angelo passa agli “Artigianelli” di Venezia come economo e incaricato della tipografia. Dopo un triennio a Botticino Sera come confessore, torna nuovamente a Venezia. Qui il Signore lo attende per il definitivo incontro con lui.
Dalla frequente corrispondenza con i Superiori appare in tutta la sua portata la costante e pronta disponibilità, il buon esempio, il fervore, l’obbedienza di Don Angelo, pronto al sacrificio, nonostante la poca salute, disposto anche a partire per le Missioni. Risaltano altresì la sua delicatezza ed umiltà nel chiedere sempre i dovuti permessi e ringraziando poi, mentre, altrove, si mostra “sorpreso” per il fatto che spesso, i superiori ringrazino i religiosi per la loro “accettazione” e disponibilità. È segno che il confratello, - aperto, calmo e sereno - viveva di fede, e di preghiera, che gli permettevano, come Don Orione, di “vedere nell’uomo il Figlio dell’Uomo”.
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