Data del decesso: 29 Agosto 1995
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura:
Sac. PELLACINI Luigi Dante, da Borgotaro (Parma), morto a Genova nel 1995, a 75 anni di età, 57 di Professione e 49 di Sacerdozio.
Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", Settembre - Dicembre 1995:
Sac. LUIGI DANTE PELLACINI
da Borgotaro (Parma), passato al Signore a Genova Castagna il 29 agosto 1995, a 76 anni di età, 58 di professione religiosa e 49 di sacerdozio.
Mentre tutta la Congregazione onorava e festeggiava nel Santuario di Tortona la Madonna della Guardia, egli era da Lei accompagnato in cielo. Ne era stato sempre tanto devoto, sin dal giorno, il 14 gennaio 1933, che Don Orione lo aveva accolto fanciullo in Casa Madre e gliene aveva parlato , con accenti di santo, per animarlo alla perseveranza nella vocazione. Più volte confidò e scrisse che la vocazione l’aveva sentita sin dall’uso di ragione.
Veniva da una famiglia povera ma timorata di Dio, nella quale era nato il 9 novembre 1919, compiendo poi i corsi consueti delle elementari, che gli permisero di iniziare subito il ginnasio (1933-36) nei probandati di Voghera e Montebello, facendo poi il noviziato alla scuola di Don Cremaschi in Villa Moffa, e pronunciando la professione religiosa il I° settembre 1937.
Dopo il liceo a Tortona (1937-39), fece il tirocinio di regola come insegnante e assistente dei probandi a Campocroce di Mirano, e completò poi la sua preparazione al sacerdozio tra Rosano e Tortona (1942-46), con professione religiosa perpetua nel rinnovato Santuario mariano di Casei Gerola (Pavia) (8 settembre 1944) e il presbiterato per il ministero di Mons. Melchiori, nella cattedrale di Tortona, il 7 luglio 1946.
L’indole mite, gioviale e sorridente, già ben sperimentata durante il tirocinio, lo fece destinare dai superiori ad Ortonovo (La Spezia) come addetto e insegnante dei probandi del bel Santuario e viceparroco.
Non amava comparire ed esplicava i suoi impegni con semplicità, largo di consigli e di attenzioni specialmente verso i giovani, ai quali fu quasi continuamente assegnato o come assistente negli oratori (Fano, 1948-50) o come direttore di opera a Genova Borzoli (1951-54), a Magreta (Modena) (1955-60), a Pitigliano (Grosseto) (1961). Fu poi viceparroco a Carbonia (Cagliari) (1962), Padre spirituale nel probandato di Finale Emilia (1963-65), assistente in San Severino Marche (1965-68). La cordiale sua disposizione e il generoso carattere - che lo faceva benvolere dalle popolazioni - permise ai superiori di destinarlo a varie attività secondo le esigenze dell’Opera: direttore a Copparo (1969), a Cagli (1970), a Fano (1971-74), Genova Borzoli (1975-76), vicario a Diano Marina (1977-80), confessore nella Chiesa S. Giovanni Bosco a Fano (1981-83) e (1990-92), viceparroco a Borgo San Lorenzo (Firenze) (1984-89).
Dal 1993 si trovava a Genova - Castagna per attendere anche alla propria salute, ma rendendosi prezioso aiuto ai Confratelli infermi e sempre utile nei molti bisogni della grande istituzione e degli ospiti che essa raccoglie.
Affezionatissimo al Padre Fondatore, a Don Sterpi e alla cara Congregazione, confidava spesso il suo umile sentire e la profonda gratitudine e gioia di esserle stato figlio vivace ed esuberante, ma tanto devoto e, per grazia del Signore, sempre fedele.