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Ricordiamo Sac. Manuel Daniel G. RUIZ

Qualifica religiosa: Sacerdote
Data del decesso: 7 Aprile 2023
Luogo del decesso: Villa Lugano (Argentina)
Luogo di sepoltura:

Sa. Manuel Daniel Gustavo RUIZ, da Presidencia Roque Sáenz Peña (Argentina), morto a Villa Lugano (Argentina) nel 2023, a 58 anni di età, 33 di professione e 25 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Nuestra Señora de la Guardia” – Buenos Aires.


Annuncio decesso

È Deceduto P. Manuel Daniel Gustavo Ruiz

Il 7 aprile 2023 è deceduto presso la nostra Comunità di Villa Lugano (Argentina), il carissimo Confratello  Sac. Manuel Daniel Gustavo RUIZ.  Era nato a Presidencia Roque Sáenz Peña (Argentina) il 25 marzo 1965. Aveva 58 anni di età, 33 di professione e 25 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Nuestra Señora de la Guardia” – Buenos Aires.

Manuel Daniel entrò in congregazione nel 1987 a Rosario di Santa Fe. Dopo l’anno di Noviziato passato a Claypole, fece la sua prima professione l’11 febbraio 1990. Compiuti gli studi filosofici e teologici, fu ordinato sacerdote il 9 agosto 1997. Svolse il suo ministero sacerdotale in varie comunità della Provincia; Mar del Plata, Rosario, Itati, Villa Lugano, San Francisco, Tucuman. Poi di nuovo a Villa Lugano. Nel 2011 un’ischemia cerebrale che gli lasciò alcune conseguenze nel fisico. Non ostante tutto, continuò il suo ministero sacerdotale. Nulla però faceva presentire la sua morte improvvisa avvenuta a causa di uno scompenso cardiaco in questo venerdì della Settimana Santa. Che il Signore accordi al suo servitore di risorgere con lui nella gloria.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generale", n. 268 - 269, Gennaio - Agosto 2023

Sac. Manuel Daniel Gustavo RUIZ
Deceduto il 07 aprile 2023 a Buenos Aires, all’età di 58 anni, 33 anni di professione e 25 di sacerdozio. Apparteneva alla Provincia “Nuestra Señora de la Guardia” (Buenos Aires).

Originario di Presidencia Roque Sáenz Peña (Chaco, Argentina), Padre Daniel è nato il 25 marzo 1965, il maggiore dei quattro figli di Manuel Leandro Ruiz e Lidia Pugacz. Fu battezzato il 15 agosto 1965 e ricevette la Confermazione il 29 settembre 1978, entrambi nella Cattedrale di “San Roque”. Ha compiuto i suoi studi primari e secondari presso l’Istituto “Don Orione” della sua città e ha anche studiato scienze visive e teatro. Durante la sua giovinezza ha fatto parte di diversi gruppi pastorali a scuola, nella Cattedrale e nella parrocchia “San José”. Successivamente, si è trasferito nella città di Rosario (Santa Fe), dove ha iniziato a studiare legge.

Durante quegli anni andava maturando la sua vocazione, ed è così entrato il 16 novembre 1987 come postulante nella comunità di Rosario, collaborando nella casa “padre Tiburzio”. Nel 1988, ha continuato il suo postulato nel Cottolengo di San Francisco (Córdoba). Ha compiuto il suo noviziato nel 1989 e ha professato per la prima volta l’11 febbraio 1990.

Nel 1990 e nel 1991, ha studiato filosofia a San Miguel e ha svolto il Tirocinio nella “Casa Anchorena” del Cottolengo de Claypole (1992) e nel Cottolengo di Montevideo (1993). Quindi è tornato nel seminario per completare gli studi teologici tra il 1994 e il 1997, dove è stato anche economo della comunità durante l’ultimo anno. Ha professato i voti perpetui il 2 marzo 1996 al Cottolengo di Claypole. Fu ordinato sacerdote il 9 agosto 1997, nella parrocchia “N. S. de Itatí ”, a Presidencia Roque Sáenz Peña. Al termine degli studi, nel 1998, fu assegnato alla comunità di “San José” di Mar del Plata, con il ruolo di Economo, vicario parrocchiale e responsabile della scuola. Nel 1999, andò a Rosario, dove era responsabile del collegio “Mons. Juan Agustín Boneo ”. Nel 2005, è stato destinato a Itatí, come vicario della comunità e della basilica. Nel 2007, è stato trasferito alla comunità di Nueva Pompeya, città autonoma di Buenos Aires (CABA) come superiore, parroco e incaricato della Scuola. L’anno seguente, con l’unificazione di questa comunità con Villa Lugano (CABA), continuò come parroco e responsabile della scuola di Nuova Pompeya. Nel 2011 ha fatto un’esperienza nella Mariapoli di Loppiano (Italia) e poi ha trascorso alcuni mesi nella comunità di Nezahualcóyotl (Messico): ricordava entrambe le esperienze come momenti di crescita umana e spirituale. Nel 2012, è stato assegnato a San Francisco (Córdoba) come responsabile del Cottolengo, Economo e Vicario della Comunità.

A metà di febbraio 2013 ha accettato di collaborare con Mons. Uriona nella diocesi di Añatuya (Santiago Del Estero) come economo diocesano. Il 28 ottobre dello stesso anno, ha subito un incidente sulla Strada Nazionale 16 tra le città di Pinedo e Gancedo (Chaco). Da lì fu trasferito a Presidencia Roque Sáenz Peña e poi a Buenos Aires, dove nella clinica “San Camillo” si è sottoposto a un controllo scoprendo diverse conseguenze dell’incidente, dovendo affrontare quindi due interventi chirurgici, uno sul braccio sinistro e l’altro ai polmoni. In seguito a complicazioni, è stato sottoposto a coma indotto per più di un mese. Dopo il risveglio, ha dovuto iniziare un trattamento di riabilitazione duro e doloroso, dapprima in una clinica specializzata e poi al Cottolengo di Claypole.

Affrontò in modo esemplare la riabilitazione, celebrando i piccoli successi. La sua guarigione è stata una grande testimonianza di vita. “Dio è buono” soleva ripetere costantemente, e dalle sue labbra uscivano parole di ringraziamento a Dio e a tutti coloro che lo hanno aiutato. A metà del 2015, i superiori gli hanno proposto di far parte della comunità di Villa Lugano (Caba), cosa che ha accettato con grande gioia. I suoi limiti fisici non gli hanno impedito di continuare a vivere con entusiasmo il suo ministero sacerdotale: celebrazioni della messa, confessioni, accompagnamento spirituale. In quegli anni, ha svolto un’intensa vita pastorale, secondo le sue possibilità, sia nella comunità parrocchiale che educativa.

È tornato alla casa del Padre un Venerdì Santo, dopo aver vissuto la celebrazione della cena del Signore e aver partecipato alla solenne adorazione di quella notte. Nella prima ora del Giorno Santo della Passione, Daniele si unì alla morte di Gesù. È ricordato per il suo spirito Orionino, la sua capacità di gestione e servizio, il suo amore per il lavoro, la sua fraternità, la sua capacità di organizzare incontri e feste e le sue doti di oratore. Era una testimonianza edificante di resilienza, sforzo, superamento costante, pazienza e accettazione.

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