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Ricordiamo Fr. ROSSI Oreste

Qualifica religiosa: Religioso Fratello
Data del decesso: 24 Agosto 1974
Luogo del decesso: Genova
Luogo di sepoltura:

Fr. ROSSI Oreste, da Peraga (Padova), morto a Genova nel 1974, a 68 anni di età e 36 di Professione.


Da "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", luglio-settembre 1974

Coad. ORESTE ROSSI

     da Peraga (Padova),  morto a Genova Castagna il  24 agosto 1974 a  68 anni di età e 36 di  professione.

Apparteneva al gruppo delle «vocazioni tardive» come allora si designavano —, che rallegrarono il cuore del Padre Fondatore Don Orione dopo la fecondissima «questua» da lui lanciata nel 1927 Il caro Confratello giunse nella Casa Madre di Tortona nel 1928, quando già aveva 22 anni Don Sterpi gli fece iniziare le scuole ginnasiali assegnandolo al gruppo dei «carissimi», che vivevano all'ombra del Santuario della Guardia in avviata costruzione. Costatandone però subito le difficoltà nello studio, cercò di aiutarlo, trasferendolo alla Colonia Santa Maria in Roma-Monte Mario, dove ebbe scuola a parte da Don Orlandi e Confratelli mentre si rendeva utile a quegli orfani lavorando come calzolaio (1929-1937).

Fatto il noviziato a Villa Moffa (1937-1938) permanendo la constatata inattitudine allo studio, accettò di passare tra i Fratelli Coadiutori e venne destinato alla Casa di Quarto Castagna in Genova, ove si dedicò, in qualità di infermiere, all'assistenza degli uomini invalidi.

Richiesto dalla Postulazione quando questa nel gennaio 1958 prese sede nei locali dominati dalla «Madonna dei Mutilatini» a Roma-Monte Mario, fece parte di quella comunità religiosa, rendendovi generoso servizio, in umiltà e preghiera, quale cuoco e inserviente (1958-1966) Ritornò poi al Piccolo Cottolengo di Genova-Quarto Castagna. Religioso ben animato, ebbe il merito della sofferenza fisica e di quella interiore, per il vivo inappagato desiderio di divenire sacerdote. Vide poi docilmente nelle disposizioni dei Superiori la volontà del Signore e si prestò volentieri e con sacrificio egli stesso fisicamente provato nelle diverse mansioni esplicate e conchiusesi nel servizio degli anziani poveri e malati fino agli ultimi giorni della sua vita, quando, per improvviso collasso cardiaco, si ricongiunse al Signore.


Don Giuseppe Zambarbieri, in "Atti e Comunicazioni della Curia Generalizia", luglio-settembre 1974, p. 156

FRATEL ORESTE ROSSI, UNA VITA A SERVIZIO DEI POVERI

Anche il buon Fr. Oreste Rossi se ne è andato all'improvviso, senza che potessi più rivederlo dopo l'incontro alla Castagna, nel­la settimana di Pasqua. Ero andato per la visita canonica e lo avevo trovato benino (da tempo la salute era compromessa) e contento del suo lavoro tra i « buoni figli ». Gli avevo chiesto se desiderava essere sollevato dall'assistenza del gruppo di « buoni figli », data l'età e gli acciacchi; mi aveva risposto che desiderava restare con loro, contento di poter fare ancora qualcosa... E così è morto sul­la breccia, prodigandosi fino alla fine in un Piccolo Cottolengo, do­ve aveva prestato la sua opera per una ventina d'anni, appena fat­to il noviziato, e dove tornò come alla sua casa, dopo la parentesi romana alla Colonia di Monte Mario e presso la Postulazione. Par­tecipando ai funerali — confortato io stesso nel vedere, con Don Parodi e i confratelli della casa e delle varie sezioni del Piccolo Cottolengo, tanti altri nostri sacerdoti che si trovavano a Genova per un corso di esercizi — ho intenzionalmente sottolineato l'appor­to prezioso dei fratelli coadiutori: in umiltà e silenzio, spendono spesso tutta una vita al servizio di Gesù nei malati, nei minorati, attirando tante benedizioni sulla famiglia religiosa ed assicurando a se stessi il premio promesso a chi non solo ha dato un bicchiere d'acqua, ma l'intera esistenza a sollievo dei sofferenti. 

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