L'Equipe internazionale dei Gruppi Studi Orionini invia alla Famiglia carismatica il messaggio conclusivo dell'Incontro incentrato quest'anno sulla riflessione di nuovi modelli di vita consacrata orionina.
Cari membri della Famiglia Carismatica Orionina,
Il Convegno Internazionale dei Gruppi Studi Orionini rappresenta sempre un momento significativo di incontro e di scambio, che si ispira ai valori e agli insegnamenti di don Orione.
L'edizione di quest'anno ha contribuito a riflettere su nuovi modelli di vita consacrata orionina, che tengano conto delle esigenze contemporanee senza perdere di vista l'eredità spirituale del Fondatore.
Questo sforzo sinodale è già stato una testimonianza dell'impegno verso un rinnovamento costante. La riflessione collettiva sui percorsi formativi e sugli orizzonti missionari, l'attenzione alla spiritualità e al ruolo dei religiosi, delle religiose nella comunità, così come delle consacrate e dei laici, ha arricchito la nostra condivisione per continuare a dare i passi fondamentali per una vita consacrata che sia al contempo fedele al proprio carisma e innovativa.
Il rinnovamento della vita consacrata, e in particolare della vita consacrata orionina, riflette un profondo desiderio di adattamento e crescita spirituale in risposta alle mutevoli esigenze del mondo
contemporaneo. Questo processo di trasformazione è radicato nella visione di Don Orione, che vedeva la sua comunità non solo come custode di una tradizione, ma anche come forza viva e dinamica, capace di interpretare i segni dei tempi e di agire di conseguenza: «I fondatori siete voi... quelli che fanno muovere le case siete voi, quelli che danno il volto alla Congregazione siete voi».
La chiamata a una "nuova nascita" è un invito a rinnovare l'impegno personale e collettivo, a riscoprire le radici carismatiche e a incarnare i valori evangelici in modi che rispondano alle necessità attuali. I dinamismi di questa nuova nascita, che non possono mancare sono:
- La testimonianza di fede e la consacrazione delle persone con disabilità, perché manifesta un'autentica inclusione ecclesiale;
- La capacità di scoprire nuove strade per rinnovare la società e la vita cristiana;
- La vicinanza ai poveri, agli emarginati e ai giovani;
- Lo stile sinodale con cui vivere la nostra spiritualità, la vita e la missione.
In questo momento storico, noi religiosi, religiose insieme alle consacrate e ai laici orionini siamo chiamati a essere non solo testimoni, ma anche artefici di questo rinnovamento, ispirati dalle parole di Gesù a Nicodemo, «Chi non rinasce dall'alto, non può vedere il Regno di Dio» (Gv 3,3b). Ricordando questo vogliamo chiedere allo Spirito che la vera trasformazione inizi da un cambiamento interiore e che si manifesti in azioni concrete per il bene della comunità e della Chiesa nel suo insieme.
Durante i giorni del convegno, inoltre, abbiamo completato il lavoro sulla guida e sull'adeguato supporto spirituale e teorico del "Mese orionino" che aiuterà i religiosi e le religiose ad interiorizzare la nostra identità, spiritualità e missione. Infatti, il "Mese orionino" è un cammino articolato in quattro tappe esperienziali che sarà offerto ai religiosi e alle religiose, con al meno cinque anni di voti perpetui, per riscoprire, approfondire e rinnovare le espressioni del nostro carisma nella propria vita e comunità.
A Maria la Madre di Dio e madre nostra, in questo particolare anno a Lei dedicato, vogliamo offrire i frutti e gli sforzi di questo convegno in modo che Lei possa fecondarli, moltiplicarli per riaccendere la fiamma della carità di Gesù nei nostri cuori come ci chiede Don Orione.
Equipe Internazionale dei Gruppi Studi Orionini
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