Nei giorni scorsi si è svolto a Villa Giardino, Córdoba, l’Incontro degli Agenti Pastorali dell’Opera Don Orione. In questo spazio di formazione, scambio e spiritualità si sono riuniti più di 90 partecipanti provenienti da diverse province argentine dove sono presenti il carisma e l'opera pastorale di San Luigi Orione. «Tra loro c'erano sia persone appena inserite nel nostro organico, sia altre con maggiore esperienza nelle nostre case», fanno sapere dall’Equipe organizzativa e dal Segretariato delle Opere di carità educative.
L'incontro, che si è svolto durante l'Anno Giubilare della Speranza, è stato caratterizzato dal un motto: "Una scuola che evangelizza, una scuola di speranza". «Attraverso diverse attività comunitarie sono stati favoriti gli scambi tra le comunità, così da consentire ai partecipanti di diventare veri e propri pellegrini nelle case di Don Orione» hanno riferito gli organizzatori che hanno aggiunto «guidati dalle parole di Papa Francesco – “Ravvivare la speranza, camminare con carità” – si è riflettuto sui tre linguaggi che egli propone: la mente, il cuore e le mani. Pensare, sentire e agire come sintesi della vita che ci spinge a trasformare il mondo. “Pensiamo a ciò che sentiamo e facciamo; sentiamo ciò che pensiamo e facciamo; facciamo ciò che sentiamo e pensiamo”».
Durante l'incontro i partecipanti sono stati invitati a riconoscere le scuole orionine come veri spazi di speranza e a scoprire Don Orione come un uomo dal cuore profondamente legato al Papa, in piena sintonia con il messaggio di Papa Francesco hanno risuonato con forza: “È tempo di guardare avanti, con coraggio e speranza. Ci sostenga, pertanto, la convinzione che nell'educazione risiede il seme della speranza: speranza di pace e di giustizia. Speranza di bellezza, di bontà; speranza di armonia sociale”» (15 ottobre 2020).
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