Nel pomeriggio di lunedì 12 maggio presso la chiesa San Michele di Tortona, è stato presentato il libro “Pellegrino di speranza. Don Orione, trionfo della vita”, scritto da don Arcangelo Campagna, in collaborazione con l’Archivio storico Don Orione di Roma e l’Associazione culturale “Il paese di don Orione” di Pontecurone.
Il libro, con la prefazione di mons. Vittorio Francesco Viola, Segretario del Dicastero per il culto divino e la Disciplina dei Sacramenti e vescovo emerito di Tortona, è stato pubblicato in occasione dell’85° anniversario del dies natalis di Don Orione e narra la cronaca delle intense giornate in cui si svolsero le celebrazioni del suo funerale. Per un'intera settimana, infatti, la salma del Fondatore venne vegliata, pregata da migliaia e migliaia di persone, lungo tutto il tragitto che da Sanremo, luogo in cui terminò il suo cammino terreno il 12 marzo 1940, lo riportava a Tortona. Artefice di molteplici azioni caritatevoli, Don Luigi Orione fu considerato santo fin dai primi giorni della sua dipartita e il tributo di folle oceaniche accorse in quella settimana testimoniò che la sua carità non conosceva confini.
Alla presentazione del libro, introdotta da don Flavio Peloso, oltre a don Arcangelo Campagna sono intervenuti l’assessore del comune di Tortona Giordana Tramarin, il direttore generale P. Tarcisio Vieira e don Alberto Bindi responsabile dell’Archivio Don Orione.
«Può sembrare di cattivo gusto scrivere un libro che racconta la morte e il funerale di don Orione avvenuti più di ottant’anni fa – ha affermato l’autore -. Non è così. La cronaca appassionata, calda trasmessa da tutti i testimoni oculari parla di trionfo e di gloria. E l’esultanza di folle sterminate che per un’intera settimana a Sanremo, lungo la Riviera Ligure, a Genova, sulla strada che porta alla Metropoli Lombarda, a Milano, nell’Oltrepò pavese fino a Tortona accolgono, pur nella mestizia del distacco, la salma di don Orione con incontenibile gioia e grande fede. Tutti avvertono di essere a contatto non con un morto, ma con un santo, un grande santo, e lo esprimono con la preghiera e il desiderio di avere di lui un ricordo, una reliquia». Don Campagna, che si è soffermato a raccontare qualche aneddoto, ha poi aggiunto «Don Orione che in vita ha consolato tanti afflitti, ha asciugato tante lacrime, nei giorni del suo funerale è diventato l’uomo, il santo della speranza. L’accorrere e confondersi tra la folla fiduciosa e implorante, anche di chi non lo conosce, non l’ha mai visto, conferma che attorno alla Salma di don Orione, pur in un periodo storico di paura, di angoscia per la guerra appena iniziata, c’è e piacevolmente si respira un’aura di serena speranza. I santi sono stati e saranno sempre così, sostegno nei nostri passi incerti, intercessori presso Dio per un mondo e una vita per tutti più serena. Forse non a caso esce questa pubblicazione in concomitanza con l’Anno Santo che ha come tema la speranza. È la santità che conserva anche nei momenti più bui, la luce della speranza che permette di lavorare e crede in un mondo migliore».
Anche P. Vieira nel suo intervento ha sottolineato come in quei giorni l’affluenza di migliaia di persone «non fu dovuta a una meticolosa organizzazione di eventi di massa, ma alla devota venerazione della gente. Non portavano striscioni chiedendo che fosse proclamato “Santo subito”, come forse faremmo noi oggi; allora non si usava, ma non avevano dubbi che Don Orione fosse davvero un santo. Quello che doveva essere un mesto corteo per portare un uomo al suo luogo di sepoltura, si trasformò in un corteo di gloria, quasi un’anticipazione dell’onore che avrebbe ricevuto i giorni della sua beatificazione e canonizzazione. Il giorno della morte di un santo viene chiamato dalla Chiesa “Dies Natalis”, giorno di nascita nella gloria della vita eterna».
La minuziosa ricostruzione storica dell’evento mediante le numerose immagini pubblicate nel testo insieme a qualche breve filmato visibile tramite Qrcode, è stata presentata da Don Alberto Bindi che ha precisato come la memoria dei documenti gelosamente custodita per tanti anni ha potuto concretizzarsi in questa pubblicazione con un lungo lavoro di collaborazione e di ricostruzione su persone, luoghi, contestualizzazioni. Da Sanremo a Tortona c’è tutta una larga documentazione fotografica che mette in evidenza il delirio di fedeli di tutti i paesi attraverso i quali la salma era condotta.
“È la sorte dei Santi – si legge in un quotidiano dell’epoca -. Mai abbiamo assistito ad un fatto che crediamo unico nella storia degli uomini di Dio: il pellegrinare cioè delle spoglie mortali di quest’uomo, di città in città, in un’autentica apoteosi e in una luce di santità già decretatagli da un arcano presentimento di popolo anticipatore del giudizio unicamente autorevole di Santa Chiesa. Ma vox populi vox Dei: e già così Iddio prese a glorificare il suo Servo”.
[A. Campagna, Pellegrino di speranza. Don Orione, trionfo della vita, Editrice Velar, 2025, p.370, € 25,00]
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